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Edizioni ETS: Istoreco

Chi porterà queste parole? Tragedia in tre atti

Chi porterà queste parole? Tragedia in tre atti

Charlotte Delbo

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2025

pagine: 80

"Chi porterà queste parole?" di Charlotte Delbo è l’unica opera teatrale scritta da una sopravvissuta alla deportazione nazista dedicata all’esperienza concentrazionaria femminile. In scena 23 deportate politiche che si raccontano e raccontano la vita nel lager, una vita di orrore e morte ma anche di coraggio e speranza. La domanda che dà il titolo al testo è il fine ultimo che le protagoniste della pièce perseguono formando una catena umana fatta di solidarietà e resistenza, affinché ce ne sia una che ritorni per dire. Un fine accompagnato dall’intima, consapevole paura di non essere credute poiché, scrive Delbo, “là da dove ritorniamo le parole non volevano dire la stessa cosa”. Ecco che allora il titolo è anche un richiamo alla responsabilità, in chi dà voce e ascolta quelle parole, a prenderle e portarle con sé, custodirle e condividerne la memoria. Scritta nel 1966, quella di Delbo è un’opera di straordinaria potenza, che ha visto la sua prima rappresentazione italiana nel 2015 a Livorno nella traduzione che qui presentiamo. A portarla in scena la compagnia Effetto Collaterale con la regia di Francesca Talozzi e Alessia Cespuglio.
10,00

Teatri della scissione. Livorno, il Goldoni e il San Marco

Teatri della scissione. Livorno, il Goldoni e il San Marco

Francesco Dei

Libro

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2023

pagine: 92

Questo agevole volume non ricostruisce nel dettaglio i lavori del congresso socialista di Livorno (15-21 gennaio 1921), né contiene originali interpretazioni sul significato storico della scissione comunista. Il suo oggetto, infatti, sono gli spazi concreti in cui quegli avvenimenti si consumarono: la città labronica e due dei suoi maggiori teatri, il Goldoni e il San Marco. È dunque ripercorsa, su fonti di prima mano, la storia pregressa dell’uno e dell’altro, dall’edificazione ottocentesca fino alle requisizioni legate alla Grande Guerra, con particolare attenzione ai passaggi di proprietà e alle modalità di gestione; viene chiarito come il Partito socialista italiano, dopo avere accarezzato altre ipotesi in altre città toscane, fosse giunto a individuare il Goldoni – da riaprire, dopo gli usi bellici, proprio per l’occasione – come sede del XVII Congresso nazionale, e come altri locali di Livorno, tra cui il teatro San Marco, fossero messi a disposizione delle varie mozioni; si cerca di spremere al massimo le scarsissime fonti – nessuna visiva – relative al rapido congresso comunista al San Marco, venerdì 21 gennaio 1921, dal quale la stampa non comunista fu esclusa e sul quale Umberto Terracini, uno dei pochi che ne abbia scritto il ricordo, darà un’immagine romantica ma non del tutto veridica.
11,00

Oberdan Chiesa. Un uomo, una vittima, un mito

Oberdan Chiesa. Un uomo, una vittima, un mito

Giovanni Brunetti

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni ETS

anno edizione: 2022

pagine: 108

Il 16 luglio 1947 iniziò a Livorno un processo fondamentale per far luce sull’allora recente passato nazifascista della provincia. Nella gabbia degli imputati figuravano molte delle autorità “repubblichine” labroniche, chiamate a rispondere della condanna a morte per rappresaglia di un prigioniero comunista, Oberdan Chiesa. Costui per non era una figura qualsiasi. Nonostante la giovane età aveva alle spalle un passato da esule, volontario antifranchista in Spagna, prigioniero di guerra e confinato politico. Rientrato a Livorno in seguito alla caduta del fascismo, dopo l’8 settembre 1943 si era avvicinato alla nascente Resistenza livornese, venendo arrestato prima di assumere un incarico dirigente. Nonostante ciò, anche dopo l’esito del processo per individuare i colpevoli della sua morte, il ricordo della sua triste vicenda ci mise del tempo prima di affermarsi incontrastato e diventare il caso più esemplificativo della durezza della guerra civile combattuta tra il 1943 e il 1945 nella provincia di Livorno. Per quale motivo? Lo scopo di questa ricerca è quello di provare a rispondere a questa domanda di fondo, ripercorrendo tutte “le vite” di Oberdan. Non solo la sua biografia, vale a dire il periodo da emigrante in Algeria e in Francia, l’esperienza nella Guerra civile spagnola, nei campi di detenzione per i volontari internazionali, o quella da confinato a Ventotene, ma anche quanto accadde alla sua memoria dal secondo dopoguerra ad oggi. Quello che emerge è un affresco piuttosto significativo della nostra storia recente, costellata da esempi positivi come quello di Oberdan ma anche da tentativi di mistificazione e insabbiamenti da parte di quelle forze politiche ancora nostalgiche del passato regime.
12,00

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