Editrice Domenicana Italiana: Semiotica ed Ermeneutica
B. J. F. Lonergan tra tomismo e filosofie contenporanee. Coscienza, significato e linguaggio
Giuseppe Guglielmi
Libro: Copertina morbida
editore: Editrice Domenicana Italiana
anno edizione: 2011
pagine: 176
Bernard J. F. Lonergan (1904-1984), da profondo conoscitore di Tommaso d'Aquino - il grande maestro medievale che non temette di dialogare con la cultura del suo tempo ed affrontarne le relative problematiche -, giunse al convincimento che non si poteva rimanere ancorati ad un tomismo sterile e monotono, poiché da allora erano trascorsi sette secoli di storia e una mera ripetizione delle sue idee avrebbe incontrato solo orecchi sordi. Occorreva pertanto conoscere e studiare le idee di Tommaso e soprattutto imitarlo nella relazione che egli intrattenne con la cultura a lui contemporanea. Persuaso di ciò, Lonergan intrecciò un dialogo fecondo con il suo presente e le filosofie contemporanee, mettendo a tema la centralità della cultura, della storia e delle scienze umane. Quest'opera evidenzia i percorsi di studio di Lonergan e in particolare le sue nozioni di coscienza, linguaggio e significato.
Lo spazio della parola
Libro
editore: Editrice Domenicana Italiana
anno edizione: 2010
Questo volume è sigillo di un debito nei confronti di Michele Malatesta, professore di Logica nell'Ateneo federiciano, che, ricollocando la filosofia in una dimensione esperienzale, ci ha accompagnati per tanti anni nei dedali della logica con umanità, cura e rigore. Il pensiero, come il linguaggio, nasce nei giorni felici, negli spazi aperti del confronto, nell'ironia dei fallimenti e delle rimesse in gioco, nella consapevolezza del suo essere performativo. In un simile orizzonte, è compito della filosofia custodire responsabilmente lo spazio della parola e dei suoi maestri educare ad un esercizio consapevole dell'analisi e dell'argomentazione, in un rivolgimento che obbliga ad un apprendistato continuo. Nei corridoi del Dipartimento di Filosofia "A. Aliotta" dell'Università di Napoli Federico II, la risata contagiosa di Malatesta é stata quotidiano richiamo alla calviniana leggerezza del sapere, pungolo, principio inderogabile di messa in movimento. Come scriveva Joao Guimaraes Rosa, "solo quello che la gente può pensare in piedi - é quello che vale", e Malatesta pensava parlando e camminando.

