Zona
Io brigatista rosso
Vito Molinari
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 160
Quando inizia questa storia, nel 1969, il protagonista ha solo sedici anni, è un ragazzo ligure non troppo informato e avvezzo di politica. Annota in un quadernetto, una sorta di personalissimo "libretto rosso", vicende di cronaca legate alla violenza: dalle stragi di stato alla mafia, dagli attentati di destra a quelli di sinistra, ai tanti misteri che segnano la vita politica e sociale italiana del suo tempo. Seguendo un amico, frequenta un raduno di cattolici del dissenso a Chiavari e nel 1970 l'assemblea nazionale di Pecorile, dove nacquero le Brigate Rosse. Quasi senza averne piena consapevolezza, comincia a collaborare con loro, pur essendo contrario alla violenza e all'uso delle armi, fino ad avere un ruolo nel sequestro di Aldo Moro. Entrato in crisi, chiede di abbandonare. Come sarebbe stata la sua vita se non si fosse dissociato? La risposta è nel racconto di questo libro, che narra proprio quella stagione della sua vita, un incubo per lui e per tutto il nostro paese.
Poesie scelte
Dario Meneghetti
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 90
"Il "poeta immobile" che scrive con lo sguardo alla sua terza raccolta / "La poesia di Meneghetti è un'esemplare risposta a una condizione estrema di vita" / Questo libro è strutturato in tre sezioni. Nella prima la scena è dominata dall'io, un'obbligata spirale egotica in cui la condizione di immobilità dovuta alla malattia dell'autore non assurge neppure a figura dell'anima: è pura condizione materiale, e i rari momenti consolatori appaiono come dichiaratamente illusori. Il tema della malattia si stempera nella seconda sezione, con l'apertura dello sguardo ai percepta del mondo, spesso resi liricamente efficaci dal loro impiego allegorico. L'estro inventivo di Meneghetti si dispiega poi in modi sorprendenti nella terza sezione, dove la lingua si allontana dallo standard e il poeta si fabbrica un suo idioletto, fatto di deformazioni lessicali, eccentrici impasti di veneziano, romanesco, napoletano, grafia e punteggiatura arbitrari fino a sconfinare, a tratti, nel grammelot". (Dall'introduzione di Marco Berisso e Guido Caserza)
Identità e oltre. Migrazione e cultura italoamericana
Peter Carravetta
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 280
Questo libro affronta il problema dell'identità culturale ed etnica degli italiani d'America tramite ricerche letterarie, filosofiche, storiche e di critica sociale. Peter Carravetta scava nella complessa matassa di un exodus storico - quando un quinto della popolazione italiana abbandonò il paese per altre destinazioni, tra il 1880 e il 1914 - e pone domande perturbanti: cosa resta dell'origine? Che ne è della memoria dell'emigrazione? Come viene rievocata, fuori dai soliti logori stereotipi, dagli scrittori di oggi? Chi determina chi siamo? Fin dove si può ancora rivendicare un'identità nazionale, o etnica, come tratto essenziale e non contingente? E quand'è che questa identità cessa di manifestare i propri tratti storici (anche nelle sue varie ricostruzioni) per essere frammentata e assorbita in una società virtuale post-identitaria, trans-nazionale? Nella seconda parte del libro, l'autore prende in esame e offre alla nostra conoscenza l'opera di numerosi scrittori e poeti italoamericani contemporanei, poco noti al pubblico italiano malgrado le notevoli qualità di ciascuno, e propone altresì un nuovo modello interpretativo - che definisce "critica topologica" - ad alcuni dei paradossi critici e culturali del complesso rapporto di oggi tra identità, storia e migrazione, passando dallo snodo cruciale della lingua letteraria. "Identità e oltre è un'opera particolarmente tempestiva, oggi che milioni di profughi, migranti ed esiliati abbandonano il concetto e la realtà falliti dello stato-nazione. Che ci ricorda che fa parte nella natura umana l'attraversare frontiere e confini, siano essi fisici, politici o culturali. Che cosa rimane dopo che l'identità è stata de-centrata, de-tronizzata, de-mistificata? Una antica verità: siamo tutti migranti e solo nell'abbracciare l'altro possiamo diventare integralmente umani. Un esito cruciale della critica e dell'impianto teorico di Carravetta, che parecchio contribuisce a rendere gli italiani e gli italoamericani più comprensibili gli uni agli altri". (Stanislao G. Pugliese) "Peter Carravetta traccia le coordinate dell'odierna condizione del migrante come risultante della globalizzazione dell'economia capitalista e dei tragici, interminabili dislocamenti geopolitici della popolazione umana. Questa sensibilità costituisce il fondamento morale e teorico su cui edificare una nuova consapevolezza, prospettiva favorevole per esplorare le sfide e le opportunità di una esperienza post-identitaria. Questa è una investigazione di prim'ordine ed espressione, al tempo stesso, di un pensiero italoamericano creativo". (Martino Marazzi)
Il vento del libero arbitrio
Vittoria Ronchi
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 110
In questi racconti si alternano memorie e situazioni dell'infanzia e della prima giovinezza dell'autrice - romana di nascita - e accadimenti di fantasia, o presi a prestito dalla realtà, ambientati nella sua terra d'adozione, la Spagna e in particolare l'Andalusia. In tutti prevale un forte senso di libertà, insieme alla consapevolezza che in ogni nostro gesto e in ogni nostra scelta - improntata al libero arbitrio - sia connaturata la responsabilità personale nei confronti di noi stessi e della nostra comunità. "Figlio e nipote di pescatori, José sapeva a malapena leggere e scrivere, e solo perché suo padre lo aveva costretto a frequentare la scuola fino a che il suo corpo non era diventato abbastanza forte per affrontare il mare: da quel momento aveva cominciato a lavorare nella flotta peschereccia del paese in cui era nato e cresciuto, e dove ora stava invecchiando. Come suo nonno e suo padre, aveva imparato a decifrare con precisione il linguaggio del vento, delle maree e delle stelle: questo gli bastava a esser certo che quella notte non si annunciava tormenta, e che dunque il frastuono che lo aveva svegliato di colpo non era di tuoni...".
La storia di Larry
Dante D'Agrosa
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 480
Nell'America degli anni Cinquanta, Larry - per un tragico scambio di persona - viene accusato di aver trafugato un'ingente somma di danaro al proprio datore di lavoro. La fidanzata Audrey viene trascinata inconsapevolmente nella vicenda. I due, per uno strano gioco del destino, vivono una storia parallela, a tratti pericolosa e, talvolta, senza vie d'uscita. Nel loro peregrinare, vengono travolti da un assurdo dedalo di vicissitudini e intrecci, che i due narrano in prima persona e contro i quali lottano strenuamente, per far emergere la verità dagli equivoci di cui sono vittime e ritornare così alla propria vita. "Sul capo ha radi capelli scuri, le tempie sono completamente bianche. Occhiali neri e spessi coprono quasi totalmente il viso magro. È cieco. Suona un vecchio motivo, My Old Kentucky Home, con tale passione da coinvolgere l'animo nel profondo. C'è qualche ragazzino seduto per terra, fermo ad ascoltare. Alcune donne sono affacciate ai balconi, mentre altre attempate signore, sedute su seggiole bisunte, lo accompagnano con la loro caratteristica voce un po' roca. Raggiungo l'artista senza preoccuparmi di nulla; mi siedo accanto a lui, rapito da quelle dita nodose che vanno su e giù sui bottoni dell'ottone. Che magia! Appena finisce di suonare si rivolge a me: - Pensi di aver perso tutto, figliolo? Oggi è il giorno in cui puoi ritrovare la strada, ritorna a casa. Torna alla tua vita".
L'esorcismo del contagio. Pagine da un'auto-quarantena morale
Dino Murgolo
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 154
"La realtà è una rete di relazioni... Non viviamo nel peggiore dei mondi possibili, dobbiamo solo prenderci cura del mondo che c'è". Un pamphlet congegnato in modo assai originale, in cui acute e colte riflessioni sulla pandemia da Coronavirus si alternano a corrispondenze e interazioni personali con amici e conoscenti. Tutto dalla distanza di un'auto-quarantena nella quale l'autore si è posto già dal 2015, come forma di distacco, se non vero e proprio rigetto, da un mondo che ha seppellito l'etica e dal resto della specie umana, che lavora infaticabilmente alla propria distruzione. "Il Coronavirus si è infilato chirurgicamente nei nostri circuiti cerebrali prima che nei nostri alveoli polmonari, e ci impartisce, sempreché impariamo, alcune lezioni. Che avremmo dovuto già conoscere ma che, da tempo, abbiamo avuto la sufficienza di non ripassare o la presunzione di contestare a noi stessi. (...) Aspettiamoci - dunque, adoperiamoci a contenere e a prevenire - le future prossime crisi pandemiche indotte dalla globalizzazione, non solo sanitarie: climatiche, alimentari, demografiche, finanziarie, occupazionali, eccetera. Molte di queste, da molto tempo, sono sotto ai nostri occhi, ma molti di noi, perfino molti di coloro che ne subiscono le conseguenze, si ostinano a non vederle o, per paradigma corrente, si affidano allo stesso pensiero politico che ne ha favorito le cause e ne riscuote i dividendi. Urge un nuovo risorgimento umano, autenticamente liberale e profondamente democratico".
Lazarillo de Tormes
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2021
pagine: 80
Questo numero monografico della rivista «Cabirda» è dedicato alla traduzione in lingua genovese di un classico della letteratura spagnola, a buon titolo parte del canone della letteratura mondiale. Si tratta del romanzo Lazarillo de Tormes, un testo anonimo pubblicato nel Cinquecento, che narra le tribolazioni di un giovane popolano. Un testo importante per diverse ragioni, giacché anticipa il nucleo centrale di tanta letteratura moderna. Per ritrovare la stessa intensità nel descrivere senza paternalismi la crescita di un ragazzo delle classi subalterne bisognerà aspettare qualche secolo, con i ragazzi narrati da Charles Dickens e Mark Twain e con l'imporsi del romanzo popolare. Il testo si inserisce in una tradizione, all’epoca, ancora minore e rarefatta di narrazioni di tono leggero, furbesco e talvolta popolareggiante, che in forme diverse conobbero esiti in varie parti d’Europa, dà l’abbrivio alla fortuna del romanzo picaresco e ne resta esempio emblematico, capace di oltrepassare i secoli e le lingue. Prefazione di Anselmo Roveda.
La felicità dentro
Marisa Botto
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 120
Poesie che scandagliano il sentimento con un ritmo lento e lontano dal clamore, dal rumore del mondo, per concentrarsi sul proprio sentire, dove le parole diventano respiro e si incatenano tra loro, con molta maestria, per definire i passi che portano alla felicità. Quella più personale, intima, "dentro", dove trovano riparo le insicurezze, i dolori, le inquietudini. Marisa Botto ci regala una silloge compiuta, fatta di scrittura vivida, a volte improvvisa, immediata, lancinante, nel verso breve e carico di colori e immagini, di senso che declina talvolta a una confessione, il sussurro di un sentimento che si coglie forte, duraturo, convinto. Le poesie sono frammenti che ricostruiscono il mondo sentimentale dell'autrice, una felicità del vivere che si può esprimere solo "dentro", perché quanto è fuori potrebbe deturparla, illuderla, svaporarla.
I colori della fragilità
Teresa Giulietti
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 240
Laura è una quarantenne che scrive romanzi e sceneggiature. Dopo anni in giro per l'Italia, decide di fare ritorno alla città natale, Parma. Ma l'incontro con i nuovi vicini di casa si rivela sorprendente: a cominciare da June, scultrice ruvida e seducente, con la quale nasce un sodalizio che abbatte molti luoghi comuni sull'amore. Più di tutti però viene travolta da Lorenzo, il bambino del primo piano, dodici anni, arguto e premuroso, cinico e pungente, dotato di un'intelligenza formidabile, ma affetto da una grave malattia, la sindrome delle ossa di vetro, che gli impedisce di frequentare la scuola. Sua madre chiede a Laura di affiancarlo nella sua preparazione umanistica. Ogni ora trascorsa col suo omino dalle ossa fragili è per lei un tuffo rinnovato nelle profondità dell'inconscio, da cui riaffiorano timori e incertezze. Lorenzo, con il suo misto di innocenza e sagacia, mette Laura con le spalle al muro e la costringe a rileggere le proprie paure e i suoi reali desideri. "Ormai, l'avevo imparato: il passato non può essere allontanato con un colpo di spugna, non è una macchia di vino caduta sul tavolo, o un disegno fatto a matita che può essere cancellato. Resta impresso sulla pelle, in ogni contorno e lo ridefinisce. Mia madre con tutte le sue ansie, i suoi amori usa e getta, mi aveva definita, tracciando contorni incerti dentro di me. Ero una donna emotivamente in bilico, strattonata da stati d'animo contrastanti che mi sforzavo di contenere, fingendo, atteggiandomi, recitando una parte...".
Museo dell'uomo. Poesie e poemetti (1994-2020)
Plinio Perilli
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 300
"Poesia inarrestabile, quella di Plinio Perilli: come in un fluire ininterrotto della parola che si confronta con tutti gli aspetti del mondo, che, nel dar voce all'umano, a un appassionato bisogno e desiderio di umanità, mira a raccoglierne e a conservarne religiosamente le tracce più varie, in quello che il titolo stesso di questa raccolta indica conseguentemente come Museo dell'Uomo. Museo di questo volere, cercare, riconoscere l'umano nelle forme che si presentano nel tempo attraversato, nelle persone frequentate e amate, nella comune ricerca di valore e di senso, nell'interrogazione della gioia e del dolore". (dalla nota di Giulio Ferroni) - "Ho cominciato a scrivere - e via via immaginare, poi architettare, concretare - Museo dell'Uomo nell'ottobre del 1994. [...] Ho costruito questa raccolta di poesie e poemetti civili con la certezza e il bisogno di una lirica che non fosse più solo arzigogolo testuale, o performance sperimentale, ma neanche elegante avvitamento di stile, manierismo alchemico-intellettuale, esercizio postermetico o peggio smielata effusione romantica. Poesia (e pulsione - conosciamo Freud) assolutamente moderna: dettame in verità scontato, dopo la parabola irriverente e i lampi fatati di Rimbaud; ma comunque in strenua ricerca, se non archeologica, emotiva, delle nostre radici culturali, delle nostre vestigia profonde, ineludibili". (Plinio Perilli)
Assemblatz
Fiammetta Cirilli
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 40
«In [assemblatz] di Fiammetta Cirilli i testi si accampano, esplosi e scarnificati, sulla pagina, nella forma del frammento sospeso tra prosa e verso, dissimulando il ritmo nella materia spigolosa delle sillabe e delle catene sintattiche spezzate, per dare conto del brusco interrompersi del senso, mentre lo si cerca, ma anche per radunare il caos: assemblatz, appunto. Un lemma che dalla tradizione trobadorica potremmo tradurre come "assemblato, unito" ma anche "intuìto", e che in questa raccolta funziona come una formula ripetuta per suscitare la parola (è infatti l'attesa della sua comparsa, nella figlia piccola; o l'osservazione della forma che prende o non prende, la lingua, tra gli allievi di una scuola); assemblatz è soprattutto un'ecolalia con cui si evoca, tra reticenza e ridondanza, scopo e gioco, l'apparizione primaria del linguaggio». Sara Ventroni - «Se riteniamo che la poesia, per dirsi tale, debba provocare emozioni dall'interno della lingua, e al di là, superando i confini dell'uso razionale del linguaggio, in leopardiano accrescimento di vitalità, questo [assemblatz] di Fiammetta Cirilli, vincitrice della quinta edizione del premio nazionale Elio Pagliarani, sezione inediti, rende del tutto ininfluente la discussione sulla permeabilità del confine fra prosa e poesia: il colpo al cuore suscitato dalla lettura ci avverte che siamo di fronte a un'opera di poesia, necessitata e necessitante, opera "politica" giacché tocca, con la scrittura, uno dei punti dolenti nella carne viva della nostra contemporaneità». (Cetta Petrollo)
Delicatisimo
Michele Fianco
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 60
"Delicatisimo" è un regista che - tra primi piani del protagonista e campi lunghi sui suoi pensieri - delinea il passaggio da un'età a un'altra. O da un'epoca a un'altra. Si va spegnendo il tempo delle dimostrazioni, delle sollecitazioni figlie di una oramai antica "new economy", si aprono invece domeniche di convalescenza, quando l'unica attività possibile è quella di far ordine tra progetti da buttare e uno spazio da riallestire. Ironizza l'autore - o almeno vorrebbe - sui suoi bilanci di mezza età, sul lavoro che non si sa più a cosa serva e sui seimila anni di storia che ci portiamo sulle spalle. Come in una commedia di Allen o un western rivisitato da Leone.