Tullio Pironti
Elogio di Maradona
Mimmo Carratelli
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 30
Diego Armando Maradona (Buenos Aires 30 ottobre 1960 - Buenos Aires 25 novembre 2020). La sua prima frase a Napoli: "Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli perché loro sono come ero io a Buenos Aires". E ancora: "Tutti dicono questo è stato il miglior giocatore del Barcellona, questo è stato il migliore del Real Madrid, questo è stato il migliore del Chelsea. Io sono orgoglioso di essere stato il migliore a Napoli". "Che cos'è Napoli per me? È la mia casa". "Io sono sinistro, tutto sinistro: di piede, di fede, di cervello". "Se non sono felice dentro, non riesco ad essere un campione". "Io corro, io lotto, ma soprattutto dialogo con la palla, per divertire la gente".
Le fave di Babilonia
Altaii Itikal
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 215
L'integrazione in un paese straniero richiede un processo lento e faticoso. L'impulso alla sopravvivenza, il desiderio di andare avanti ad ogni costo e ricominciare cozzano spesso contro il richiamo d'un passato che non muore. Tutto quello che si è lasciato dietro di sé, famiglie e amicizie, urla e desidera essere ascoltato. La scrittura, come qualunque altra forma creativa, permette di dipanare i fili d'una memoria con cui il presente s'intreccia inestricabilmente. "Le fave di Babilonia" nasce da questo doppio bisogno: andare avanti e allo stesso tempo dare una voce ai propri cari. Sono brevi schizzi, che, come abbozzi d'una scultura, tratteggiano un ricordo, un episodio che testimoniano non solo del destino ancora vivo e sanguinante di chi l'ha vissuto in prima persona, ma della difficile vita d'un popolo, quello iracheno, piegato ed umiliato dalla dittatura, dalle guerre intestine e dall'occupazione. Chi scrive è un'intellettuale, un'artista, una donna ch'è stata a contatto con le menti più brillanti del proprio paese e non solo. Nel quotidiano, sempre sul filo del rasoio, la gioia semplice per un piatto di fave o per un tè iracheno assume allora un valore eroico, di resistenza alla crudeltà, alla barbarie. L'esilio diventa più sopportabile, la memoria ha un potere salvifico. I ricordi sono incisi non solo nell'anima, ma anche nel corpo, nella carne. La sofferenza finisce per travolgere l'intero essere. Una malattia devastante colpisce l'autrice e la lotta ricomincia, un nuovo fronte si apre e lei viene chiamata alla resistenza. Ne viene fuori il ritratto d'una figura coraggiosa, una donna indomita, che non s'arrende di fronte a nulla e a nessuno, nemmeno al Na'ib Saddam Hussein, il Dittatore. Fino al punto da telefonargli e dirgli apertamente in faccia quello che pensa.
Una vita per l'ortopedia
Vittorio Monteleone
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 260
Vittorio Monteleone, uno dei chirurghi ortopedici più apprezzati nel panorama medico mondiale, ci racconta, in questo libro, gli aneddoti più rilevanti della sua vita privata e professionale. Parte da lontano, il professor Monteleone: scrive di quando, ancora ragazzo, dovette lasciare Sannicandro Garganico (piccolo comune della Puglia) per inseguire quello che, da sempre, era il suo sogno: diventare un chirurgo ortopedico. Ci racconta della sua ostinazione, dei contrasti col padre (che avrebbe preferito vederlo iscritto alla facoltà di Economia e Commercio), delle interminabili giornate passate sui libri, delle passeggiate nel centro di Roma durante le pause dallo studio. E poi dell’incontro con Rita, compagna vita e madre dei suoi figli, della specializzazione a Napoli, dei sacrifici di un giovane medico che, sin da subito, ha dimostrato di avere la stoffa per arrivare lontano. La sua carriera è stata un crescendo di successi e di soddisfazioni: il primariato all’Ospedale Incurabili, poi al San Paolo e infine al Cardarelli, le borse di studio in Francia e in Svezia, i contatti e le collaborazioni con i più grandi ortopedici europei e mondiali, che gli hanno permesso di diventare un medico all’avanguardia, in grado di padroneggiare le più moderne ed efficaci tecniche operatorie. Come uomo politico si è battuto per la riqualifica di un territorio (quello dell’Italia meridionale) troppo spesso trascurato e abbandonato a se stesso, a causa di una politica sanitaria nazionale poco attenta alle esigenze reali dei cittadini. Una sezione a parte, infine, è dedicata, nel libro, alle parole dei suoi allievi. Parole di stima, di affetto, di gratitudine sincera. Quello che emerge è il ritratto di uomo dai modi forse troppo schietti e diretti, ma dal cuore grande; un uomo che ha saputo osare, che ha saputo sfidare l’ordine prestabilito delle cose, pur di mettere le sue conoscenze mediche al servizio di chiunque ne avesse bisogno. Un uomo che non si è mai fermato, che non ha mai smesso di studiare, di migliorarsi, guidato dalla convinzione, che mai per un momento il destino lo avrebbe allontanato dalla passione per l’ortopedia.
Crescere nel racconto: Elena Fortún e Ana María Matute
Ivana Calceglia
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 329
Attraverso l'analisi del rapporto esistente tra scrittura e infanzia nella narrativa breve di due autrici del '900 — Elena Fortún (Madrid, 1886-1952) e Ana María Matute (Barcellona, 1926-2014) —, il volume intende fornire uno studio sistematico delle forme e delle funzioni del racconto contemporaneo spagnolo per e sull'infanzia, mostrando il valore letterario dei testi, prima ancora che la valenza pedagogica generalmente associata alla scrittura "infantile".
Le langage des émotions. Melange en l'honneur de Giovannella Fusco Girard
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 633
Elogio del giudice
Salvatore Maria Sergio
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2020
pagine: 41
Salvatore Maria Sergio, è Avvocato cassazionista, vincitore del Premio di Diritto penale "Ettore Botti", del Premio di eloquenza "Nicola Amore" e del Premio internazionale "Sebetia-ter per il diritto". Medaglia d'oro al merito forense. Co-fondatore ed ex segretario nazionale dell'Unione delle Camere penali italiane. Socio onorario della Camera penale di Salerno.
Verso la felicità. Prospettive ermeneutiche e antropologiche
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2019
pagine: 224
L'idea di raccogliere questi dodici scritti incentrati sulla riflessione intorno al concetto di felicità nasce da alcuni interrogativi sulla particolare congiuntura storica che stiamo vivendo: le guerre, le violenze, le disuguaglianze sociali, la precarietà, il terrorismo, le violazioni dei diritti umani e, non ultima, l'incapacità delle politiche nazionali e sovra-nazionali di fornire risposte o intraprendere cammini virtuosi, costituiscono il punto di partenza di alcune considerazioni sulla legittima aspirazione dell'individuo a raggiungere la felicità personale. Ogni epoca della storia umana è segnata dal tentativo di definire l'idea di felicità, individuata ora nella buona sorte, nella prosperità, nell'accumulo di beni, ora nella libertà, nella pienezza dell'anima e nell'armonia tra lo spirito e il corpo, così come tra l'io e il mondo. Il soggetto contemporaneo appare quanto mai intrappolato in una dimensione labirintica in cui la consapevolezza della vulnerabilità umana non trova conforto in alcuna certezza riparatrice; né tantomeno sfocia in una netta determinazione a porre fine a comportamenti egoistici che tendono a perpetuare uno statu quo che, difendendo interessi particolari, ignora il benessere collettivo. È proprio il conflitto tra la dimensione individuale e quella collettiva della felicità che qui si vuole indagare: c'è ancora spazio per la felicità dell'io in un mondo che sembra reggersi sulla sopraffazione e l'ingiustizia?
Diario di bordo. Un anno di scuola in carcere nei pensieri di una prof e degli studenti della classe accanto
Antonella Ferri
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2019
pagine: 160
Gli autori di questo volumetto, scritto da «tante penne e matite», hanno nomi diversi: c'è una "prof", animata dalla passione per un lavoro cui è giunta quasi per caso, e ci sono detenuti diventati studenti, in virtù o "per colpa" degli errori commessi; da un lato, dunque, una persona che non smette di interrogarsi sul senso della propria azione quotidiana quale strumento rieducativo, dall'altro uomini e ragazzi che attraverso pensieri — talvolta ironici, talvolta seriosi — si rivolgono a qualcuno che sentono come punto di riferimento. Nasce così l'idea del diario di bordo, una strategia didattica che diventa gioco con l'intento di mantener vivo un rapporto educativo, ma soprattutto umano, compromesso dall'imprevisto avvicendarsi dei docenti. Il diario diventa allora un mezzo "leggero" attraverso cui raccontare a più voci un anno di scuola in carcere, di vite in bilico tra momenti di disagio e serenità rubata alle celle, attraverso pagine che mettono in luce gli intenti tanto di chi insegna che di chi impara. "Diario di bordo" racconta la volontà di ri-costruzione, le aspettative non sempre ripagate, le attività che spingono alla crescita personale e gli abbandoni. È la testimonianza della solitudine di scelte sbagliate e quella di un mestiere che si confronta anche con chi ritiene ingenua fatica insistere sulla via della conoscenza con chi ha imparato troppo presto la ferocia della strada. Le parole diventano così specchio, anche dal punto di vista ortografico, di un mondo troppo spesso ignorato, mostrando quanto sia importante educare alla tolleranza, al senso civico e alla legalità, magari anche alla comprensione della bellezza che può rendere qualsiasi uomo libero.
L'industria che salva il paese
Antonello Di Mario
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2019
pagine: 192
«Leggendo questo ultimo lavoro di Antonello Di Mario si ha l’impressione di ripercorrere le cronache di una guerra di trincea, in cui si lotta con ogni strumento – dagli obici ai morsi – per guadagnare un palmo di terra, una cima in mezzo a una pietraia dove è impossibile nascondersi, o per difendere una posizione strategica conquistata tra mille difficoltà. Occuparsi di lavoro è difficile; difendere quello che c’è è impresa ardua, moltiplicarlo una meta che tutti vorremmo che fosse raggiunta, anche se nessuno sembra sapere come. Complesso il ruolo del sindacato, intrappolato in un presente un po’ senza respiro; pressante e angosciante perché ci sono di mezzo le vite di persone concrete per le quali il lavoro è l’unica risorsa. Bisogna trovare una strada o delle strade per consentire a tutti non tanto di avere un reddito quale che sia, ma di potersi guadagnare da vivere – come si diceva una volta – e costruire su questo il proprio progetto di vita. Allargando un poco lo sguardo, come si può fare su un vasto panorama da un osservatorio che lo sovrasti, potremmo vedere e ricordare come, da almeno un paio di secoli, la lotta per il lavoro, per un lavoro giusto, ben retribuito, dignitoso, salubre, protetto sia stato l’impegno caratteristico e distintivo del nostro popolo. Dalle leghe contadine e dalle Società di mutuo soccorso in poi, la nostra coscienza democratica e civile si è sviluppata su questo terreno, coinvolgendo grandi masse di popolo in una lotta di liberazione che è anche essa – come la Resistenza e la lotta al nazifascismo – alla base della nascita della Repubblica italiana e ispirazione certa della nostra bella Costituzione. Chissà se questa storia di tutti noi, e il ruolo che ha avuto il movimento operaio e sindacale, è ancora interpretata come una forza identitaria viva, a cui attingere per guardare con rinnovata fiducia e impegno al compito inderogabile di immaginare e creare una nuova stagione del lavoro. Senza questo la vita delle persone è a rischio, e anche la nostra cultura democratica, che non è sfoggio di slogan o di idee, ma consapevolezza di essere parte di una storia difficile e bella, animata, generazione dopo generazione, da gente comune che non si è arresa di fronte a difficoltà apparentemente insormontabili e ad avversari potenti. Il libro di Antonello, così incalzante e bagnato di concretezza, ci avvisa dell’urgenza di rimetterci in marcia insieme, pensando all’oggi, al domani e al dopodomani, forti di ciò che siamo stati e che possiamo, se lo vogliamo, sempre essere.» (dal Post scriptum di Agnese Moro) Prefazione di Carmela Barbagallo. Presentazione di Paolo Pirani. Introduzione di Enrico Marro.
Le indemoniate. Racconti fantastici di Tommaso Campanella al cardinale Richelieu
Maria Primerano
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2018
pagine: 482
Questo è un racconto vero e fantastico insieme. Che in mezzo a lampi di diavoli e luci chiarificanti di angeli, muovendo da Stilo a Parigi, da Soriano Calabro a Loudun, à la manière de une sarabande, corre lungo un filo ininterrotto di parole, lesto come un fiume, sfioccandosi in rivoli e rivoletti, snocciolandosi minuziosamente come i grani di un rosario, riferendo di donne religiose e aristocratiche, nobili e borghesi, ricche e povere, analfabete e popolane. A divulgare notizia dei fatti e delle cose e a tenere col fiato sospeso, mentre una nana di corte cerca di carpire magie e malefici, è un frate domenicano, appassionato di astrologia e arti occulte. Nato a Stilo, in Calabria, nel 1568, e giunto alla corte di Luigi XIII a Parigi, Tommaso Campanella, il domenicano che tiene avvinti col suo dire, è qui che muore, nel 1639, tra dèmoni e stregoni, medici ed esorcisti, monache recluse e curati dissotterrati, vicari bruciati e bimbi nati da illeciti amplessi, donne possedute dal diavolo e teatrali enfatiche simulatrici.
Manso, Lemos, Cervantes. Letteratura, arti e scienza nella Napoli del primo Seicento
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2018
pagine: 192
Gli anni del viceregno di Pedro Fernàndez de Castro, VII conte di Lemos, rappresentano uno dei momenti di maggior splendore artistico e letterario della Napoli spagnola. Dal 1610 al 1616 si dispiega l'azione di governo, caratterizzata da una politica di forte dirigismo culturale del Viceré, in una città plurilingue in cui vivono e compongono alcune delle loro più celebri opere intellettuali come i fratelli Argensola, Villamediana, Della Porta e, ovviamente, Giovan Battista Manso, fondatore, nel maggio del 1611, di quel grande sodalizio culturale che fu l'Accademia degli Oziosi. Dedicatario delle principali opere del Cervantes maturo (le Novelas ejemplares nel 1613, la Seconda Parte del Chisciotte nel 1615, il volume Ocho comedias y ocho entremeses nel 1615 e il postumo Persiles nel 1617) e di testi di autori napoletani tra cui spicca Giovan Battista Della Porta, il VII conte di Lemos è, assieme a sua moglie Catalina de la Cerda y Sandoval, illustre mecenate, nonché fulcro di un poderoso circolo attorno al quale gravita l'attività culturale e letteraria napoletana, marcata dalla riforma universitaria e dalla costituzione di una imponente biblioteca pubblica che il Viceré volle lasciare in eredità alla città. Nato dall'intento di celebrare il legame tra la Spagna e Napoli in occasione del IV centenario della morte di Cervantes, il volume presenta saggi di ambiti diversi: alcuni sono eruditi commenti di passaggi testuali del romanzo di Cervantes, altri sono incentrati sul rapporto che il grande scrittore ebbe con Napoli e con colui che ne fu viceré negli anni che vanno dal 1610 al 1616; altri ancora affrontano momenti essenziali della parabola mecenatesca di Pedro Fernàndez de Castro, gettando nuova luce sulle correnti ideologiche, le teorie filosofico-scientifiche e gli orientamenti letterari che animarono la Napoli delle prime decadi del Seicento: una straordinaria stagione politica e culturale, in cui la città partenopea assurse a grande capitale italiana ed europea.
Derek Dolphyn e l'Enig-mago
Christian Capriello
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2018
pagine: 548
Solo qualche ora prima di trovarsi al cospetto del "Varco", Josh McIvoy si sarebbe detto un comune sessantacinquenne, destinato a consumare i suoi ultimi anni nella malinconia, dopo la perdita dell'amatissima moglie e lontano dall'affetto dei suoi familiari. Ma la scoperta della sua vera identità lo ha messo spalle al muro: ha sempre vissuto nella menzogna e tutte le sue precedenti convinzioni sono ormai svanite. Costretto, suo malgrado, a osservare sotto nuova luce quanti gli hanno vissuto accanto con l'unico scopo di proteggerlo, proiettato d'un tratto in un altro mondo - un mondo incantato, popolato di efferati maghi, disposti a tutto per raggiungere i propri obiettivi - Josh incontrerà misteriosi personaggi e creature bizzarre dotate di poteri straordinari. Un'ardua missione lo attende: sconfiggere un temutissimo nemico, che ama agire nell'ombra. Per farlo, dovrà mettersi sulle tracce del più grande dei maghi, l'Enig-Mago: un uomo geniale, che si esprime in maniera singolare e che, scomparso da tempo, sembra aver lasciato dietro di sé mille briciole di pane. Josh, tuttavia, scoprirà di non essere solo in questa nuova avventura. E che, per riuscire nel suo intento, potrebbe essere necessario agire con le sembianze di qualcun altro...