Team Service Editore

“Rubiamo la Luna” è un romanzo a tinte forti che affronta temi delicati e scomodi, intrecciando dramma, suspense e passione in una storia che esplora il coraggio e la forza d’animo di una madre. Doralice è una donna intrappolata in un matrimonio soffocante e tormentata dal rimpianto. Quando suo figlio Marco, un giovane fragile e in lotta per essere se stesso in un mondo che lo giudica, fugge di casa, Doralice realizza troppo tardi di averlo perso a causa della sua iniziale incapacità di accettarne l’orientamento sessuale. Il dolore insopportabile la spinge a sfidare l’ignoto, portandola a infiltrarsi in una congregazione segreta e pericolosa, apparentemente dedita a ideali di comunità e solidarietà, ma che nasconde un mondo torbido di manipolazione, coercizione e piaceri illeciti. È guidata da Leonardo Muniz De Moraes, un personaggio carismatico che aveva amato durante i suoi anni giovanili. Trascinata in un vortice di emozioni, bugie e scelte apparentemente impossibili, Doralice si ritrova a lottare contro un sistema che sfrutta e abusa dei più vulnerabili. La battaglia della donna per salvare suo figlio e liberarlo dalle grinfie della setta si intreccia con serrate indagini di Polizia, segreti del passato e un cammino personale di redenzione. “Rubiamo la Luna” è una storia avvincente di speranza, sacrificio e resilienza, che sfida le convenzioni sociali e pone in evidenza le complessità dell’animo umano, portando i lettori a riflettere su quanto si è disposti a rischiare per l’amore e la libertà.

Pensieri e sentimenti diventano personaggi, moltissimi, come fotografati dall’alto: moltitudini, nel fluire incessante e variabile della vita.

Con un tono disincantato, talvolta amaro con sfumature di critica e insofferenza, Livio Musso evidenzia un suo personale malessere del vivere ai giorni d’oggi nella sua amatissima Asti che ora egli respira e percorre con sconforto quasi senza più riconoscerla, pensandola e cercandola negli angoli più nascosti della memoria. Dall’inaugurazione del monumento di piazza Medici al tragico disastro del piroscafo Sirio nel quale persero la vita astigiani e astigiane; dal ricordo dei negozi del centro della Asti di metà Novecento alla nostalgica descrizione delle cabine telefoniche nei bar di un tempo lontano; dalle feste in casa ai profumi dei nebbioni e delle grandi nevicate dei decenni passati. Musso ripercorre momenti di vita della sua città visti sia come protagonista sia quale testimone di quanto la Asti di oggi abbia perso quasi del tutto certe abitudini, certi aspetti così astigiani.