SBS Edizioni

Nato al Campania Libri Festival 2024, "Un libro a mille mani. Napoli" è il frutto di un esperimento di scrittura partecipata che ha coinvolto oltre cento persone — bambini, ragazzi, adulti, napoletani e viaggiatori — invitate a lasciare una traccia, un pensiero, una microstoria. Ne emerge un mosaico colorato di racconti, in cui affiorano la ricerca della libertà, il bisogno di dare voce a ciò che resta imprigionato, l'ombra dell'angoscia e la luce dell'immaginazione. Senza forzare una regia unificante, i contributi sono raccolti e curati nel rispetto delle parole originali: un flusso di emozioni, sogni, paure e desideri che restituisce il volto creativo di Napoli e la bellezza della partecipazione. Un libro comunitario da leggere in sequenza o a salti, come si ascoltano le voci di una piazza.

Dopo "Tela bianca. Atto primo: l'Autostima", in cui è stato affrontato il tema della fiducia in sé come fondamento di ogni percorso personale, questo secondo volume prosegue il cammino concentrandosi su un altro snodo essenziale: le decisioni. "Tela bianca. Atto secondo: le Decisioni" offre strumenti pratici e riflessioni concrete per imparare a scegliere con consapevolezza, affrontare l'incertezza e trasformarla in opportunità di crescita. Attraverso consigli mirati e indicazioni operative, l'opera guida il lettore a valutare alternative, assumersi responsabilità e rafforzare la propria capacità di orientarsi nei momenti cruciali. Non un manuale rigido, ma un compagno di viaggio che sostiene nel costruire, passo dopo passo, un cammino più lucido e autentico.

Dopo "Frammenti di frastuono" (SBS Edizioni), Alessandra Esposito torna con un nuovo viaggio, questa volta epistolare. "Frammenti di vita. Dieci lettere in cerca di un mittente" raccoglie dieci testi che danno voce a esperienze intime ma universali. Sono lettere che parlano di amore e assenza, di silenzi e ricordi, di paure e rinascite. Ogni frammento invita a fermarsi e a riflettere sul valore dell'ascolto e della scrittura come atto di verità e condivisione. Un libro che non si limita a essere letto, ma che accompagna il lettore in un percorso di consapevolezza e riconoscimento del sé attraverso le parole.

Saggio che indaga la frattura tra identità autentica e pressioni della modernità: dalle “maschere” di Pirandello e Trilussa all'omologazione prodotta da consumismo, televisione e piattaforme digitali. Esamina FOMO, ansia sociale e dipendenza da like e followers, mostrando come la logica del “tutto e subito” impoverisca responsabilità e pensiero critico. Con riferimenti a Pasolini e alla metafora del “giardino” della mente, propone strumenti per riconoscere desideri indotti, recuperare autonomia e ricostruire relazioni significative. Un invito a scegliere chi essere, oltre le identità imposte.

Un'intervista immaginaria al destino diventa lo spunto narrativo per raccontare una vita intensa, fatta di sogni, cadute e rinascite. Con sincerità e ironia, Fabio Marino si mette a nudo in un libro che attraversa esperienze profonde, lotte personali e momenti di svolta. Una narrazione autentica, capace di toccare corde universali e offrire al lettore un viaggio tra verità, fragilità e coraggio. Un invito a riconoscersi nella voce di chi ha scelto di non mollare.

Pubblicata nel 1888, "Miseria e nobiltà" è più di una commedia: è il ritratto di un'epoca, dove la fame si traveste da eleganza e la necessità diventa inganno. Con ironia tagliente, Eduardo Scarpetta racconta le contraddizioni della società in un testo che ancora oggi conserva intatta la sua forza. Rappresentata innumerevoli volte nei teatri e resa immortale dal cinema, questa pièce è diventata un classico. SBS Edizioni la ripropone per omaggiare la Regione Campania, ospite del Salone Internazionale del Libro di Torino 2025, confermandone il valore intramontabile. Questa edizione include la prefazione di Antonio Grosso, regista e attore teatrale napoletano, che ha avuto l'onore di portarla in scena, mantenendone vivo il legame con la tradizione.

Napoli alla fine dell'Ottocento è una città ferita, schiacciata tra miseria e trasformazione. "Il ventre di Napoli", pubblicato nel 1884, nasce come risposta di Matilde Serao alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Agostino Depretis, che invocava di "sventrare" la città. Ma Napoli non è solo strade da rifare: è vita, è popolo, è dolore e resistenza. Con uno sguardo lucido e impietoso, Serao racconta la realtà che il potere ignora, descrivendo con forza narrativa la miseria dei vicoli, il coraggio delle donne, la lotta quotidiana per sopravvivere. Non è solo denuncia, ma un atto d'amore, ancora oggi attuale. SBS Edizioni ripropone questo capolavoro per omaggiare la Regione Campania, ospite del Salone Internazionale del Libro di Torino 2025. La prefazione è curata da Viridiana Myriam Salerno, giornalista campana e direttrice di un giornale online, a testimonianza di un legame che evolve e continua.

Mia è una ragazza come tante: sogni in tasca, qualche insicurezza e un cagnolino fedele sempre al suo fianco. Quando arriva la chiamata che può cambiare tutto, inizia per lei un viaggio fatto di prime volte, cadute rovinose e piccoli traguardi quotidiani. Tra amicizie che si trasformano, colleghi improbabili e incontri che tolgono il fiato, scopre che crescere è complicato, ma anche bellissimo. Con leggerezza e profondità, questo romanzo racconta la vita vera: quella che fa ridere, piangere, innamorare e rialzarsi. Un inno alla forza delle ragazze che non smettono di cercare il proprio posto nel mondo.

Quali sono le domande fondamentali che l'essere umano si pone? Esiste un senso ultimo dell'esistenza? La verità si sviluppa nella fede, nella filosofia o nella storia? Mario Barbaro affronta questi interrogativi intrecciando riflessioni filosofiche, credenze religiose e analisi storiche. Attraverso il pensiero di figure emblematiche e un approfondito lavoro di ricerca, il lettore viene guidato tra etica, spiritualità e scienza, senza pregiudizi né dogmi. Un testo che stimola il pensiero critico e invita a superare le convinzioni consolidate, per comprendere come la nostra società sia stata modellata da idee e credenze. Un viaggio tra fede e ragione, tra passato e presente, per interrogarsi sulla direzione dell'umanità.

In "Sempre ritorni come l’onda", Antonio Scommegna affida alla poesia il suo canto, una riflessione profonda sulla vita, il tempo, la fede e l’amore per la propria terra. I suoi versi, densi di memoria e interrogativi, attraversano il dolore e la speranza, sfiorando l’anima con immagini vibranti e sensazioni che si imprimono nella mente del lettore. La crisi del sacro, il legame con le radici, il desiderio di infinito si intrecciano in un dialogo intimo con l’esistenza, mentre la parola diventa onda, in un perpetuo ritorno di emozioni e consapevolezza. Una silloge intensa e toccante, in cui il poeta si confronta con l’impermanenza delle cose e con la necessità di dare un senso ai propri passi. Il suo canto, pur segnato dalla malinconia, non rinuncia alla luce: come il mare che non cessa di tornare a riva, la poesia diventa un rifugio, un atto di resistenza alla fugacità del tempo.

Il tempo scorre come un battito d'ali, sospeso tra memoria e desiderio. In un volo il mio tempo. Silenzi che parlano è un viaggio poetico nell'anima, un dialogo intimo tra emozioni e ricordi, tra attese e trasformazioni. Le parole dell'autrice si posano leggere, eppure profonde, attraversando i paesaggi della vita: l'amore e le relazioni, l'esistenzialismo e la spiritualità, la natura e il cambiamento. Ad arricchire la raccolta, le opere artistiche di Francesca Barzon, che accompagnano i versi in un intreccio di immagini e parole, amplificando la forza evocativa della poesia. Un libro che invita a rallentare, ad ascoltare il silenzio e a lasciarsi trasportare dalla bellezza dell'espressione artistica.

Una perdita può trasformarsi in una rinascita? "La morte del padre" di Tatiana Testa esplora il dolore dell'assenza e il viaggio nei ricordi di chi resta. La protagonista, attraversando le stanze di un passato irrisolto, si confronta con emozioni sospese tra rabbia, rimpianto e amore non detto. Ogni capitolo è un frammento di memoria che riemerge, un passo verso la consapevolezza e la riconciliazione con se stessa. Con una scrittura intensa e profondamente evocativa, Tatiana Testa costruisce un romanzo che scava nell'intimità delle relazioni familiari e nella forza del perdono. La morte del padre è un'opera che parla a chiunque abbia affrontato una perdita e sia alla ricerca di un nuovo inizio.