Rudis Edizioni

Sicilia 1831. Empedocle, capo della setta del triskelion scarlatto intende restituire alla Sicilia l'autonomia politica sottraendola al re, così come stabilito dal Congresso di Vienna. Il suo vero intento rimane, però, quello di fare riacquistare alla nobiltà siciliana gli antichi privilegi secolari di cui è stata defraudata. Ferdinando II, accortosi del pericolo, nomina un nuovo direttore di Polizia, Salvatore Maniscalco, che si mette subito sulle tracce di una misteriosa setta eversiva. Il suo fine è quello di sgominarla e consegnare i suoi adepti alla giustizia. Tuttavia, la notte del 1° ottobre del 1862, una dozzina d'inermi cittadini vengono brutalmente aggrediti e feriti a colpi di pugnale.

Mi chiamano Alpini Gionatan, sono nato il 21 febbraio del 1978 a Cesenatico, e quando proposi di creare un catalogo per la prima esposizione in centro città di Cesena, e le opere esposte, quelle della prima Biennale d'arte su social network, era troppo tardi per le tempistiche tecniche editoriali. Così, con la possibilità di proporre un ulteriore progetto, ho colto l'occasione, realizzando questo. Di cosa si tratta? Una raccolta di opere e pensieri degli artisti creatori aderenti, trasposti digitalmente sul supporto cartaceo, le pagine di questo libro. Le opere, i testi, interagiscono con una mia opera, ma anche no, e fra loro da un comune intento: collaborare, condividendo, creare in collettivo. Tutti gli artisti ai quali ho chiesto di contribuire si sono mostrati disposti a spedirmi un'opera, un testo, a dedicare tempo e risorse per un libro che sia una vera e propria opera d'arte.

Ambientato nel leggendario e magico centro di Roma, un insolito caso di omicidio coinvolge in modi diversi la vita di più personaggi. Stella, scrittrice e investigatrice, decide di concedersi una vacanza ma si trova a risolvere questo caso in cui il destino l'ha indirizzata. Un destino che svia i segnali, intreccia dubbi, devia messaggi nel complesso sistema di relazione umana. Nessun indizio sembra voler portare a nulla tanto da credere che si tratti di suicidio finché viene ritrovato un enigmatico biglietto...

Cosa porta l'uomo a scrivere? Una domanda che istruisce l'essere umano a confrontarsi con la propria natura interiore. Per narrare ciò che è difficile riconoscere ed ammettere a se stessi si sceglie la strada del racconto. "Storie di un aspirante scrittore" nasce da ciò che del resto descrive anche il titolo. Dall'aspirazione di poter raccontare la quotidianità, a qualunque età e condizione sociale con l'obiettività di chi vuole raccontare l'ambizione dei combattenti della giornata, soffermandosi sulla loro umanità e sul loro voler essere vivi a tutti i costi. Un requiem del grigiore dell'esistenza con la speranza di riscoprire un giorno la felicità.

"Di baci e sberle" è una raccolta di 46 poesie, tutte in versi liberi, disposte non nell'ordine in cui sono state scritte ma in base ad affinità di significato tra l'una e l'altra. Queste poesie sono nate in maniera del tutto spontanea ed inaspettata. Sono sorte in risposta a eventi complessi, forti e anche dolorosi vissuti dall'autrice che tramite la scrittura è riuscita a trovare senso a quanto stesse accadendo. Un flusso di pensieri con un potere terapeutico e, senza esagerare, salvifico. Pertanto questa raccolta è un racconto di intimità e si sofferma in particolare sulla descrizione di sentimenti ardui da comprendere e gestire. Si tratta quindi di testi autobiografici, ma con contenuti universali che accomunano tutte le persone nel proprio percorso di vita. I versi, oltre ad elogiare la potenza della poesia, tratteggiano anche un profondo cambiamento nello spirito dell'autrice. La vita umana, così come l'amore, è fatta "di baci e sberle" e solo nel momento in cui ci si impadronisce dell'umiltà e della volontà per diventarne consapevoli si riesce a far davvero risplendere la propria ricchezza interiore.

"amare", volutamente riportato con la lettera minuscola, è una raccolta di sette racconti che descrivono sentimenti attraverso spaccati di vita vissuta, eventi dall'alto contenuto simbolico ed evocativo, avventure che celebrano la quotidianità. Sette come i 7 chakra, o i 7 giorni della creazione. Un numero per definizione simbolo di ricerca mistica, che rappresenta ogni forma di scoperta e conoscenza. Così come i racconti narrati, il numero sette è volto all'esplorazione delle parti più intrinseche dell'esistenza fino a giungere alla scoperta, non solo del suo scopo, ma anche del suo significato può profondo. Gli autori che si sono cimentati in quest'opera hanno tutti caratteristiche, storie e indoli diverse, ma tutti accomunati dalla passione per le arti figurative, per la narrazione, per il cinema e per la letteratura.

Prendete un lembo di una pagina inzuppata di stampa e scuotetela forte. Finché ogni granello di accomodamenti e rassicurazioni, manierismi e lustrini non cadano giù. Nel nulla. Questo è quel che resta. Ciascun racconto si tiene in piedi grazie alla forza caleidoscopica delle sue parole, lasciando sperare in infinite possibilità di visioni. Una metafisica dei sentimenti, dei sogni e dei pensieri, un'analisi incomprensibile, costruita non per fornire risposte ma per consigliare domande. "I racconti in equilibrio soffrono di vertigini..." offre un posto in prima fila per sbirciare dal buco di una serratura: un posto d'eccezione con vista su una mente. Se farete attenzione potrete sentire gli strumenti tintinnare, le macchine sbuffare e l'artista all'opera, si lascerà guardare. La porta non è serrata ma per oltrepassarla dovrete spegnere il buon senso e la logica imperante. Lasciarvi liberi. Riuscire o non riuscire. Questo è il principio.