Rosabianca Edizioni

Un racconto sentimentale e psicologico ambientato a Firenze nel presente. Carlo incontra Silvia, i due avevano avuto una storia quattro anni prima e lui non ha mai smesso di amarla. Lei adesso ha una figlia, Viola, il nome che piaceva a lui. Dopo il fortuito e deludente incontro Silvia gli promette che lo richiamerà, riaprendo così antiche ferite mai guarite. Carlo, sua moglie Laura e la figlia Matilde sono all’apparenza una famiglia normale, ma dietro l'apparenza si nascondono vite tormentate. Smettere di amare, quando si pensa di aver amato veramente, può rivelarsi davvero impossibile. Non sarà con la persuasione e neppure con la psicoterapia che Carlo troverà la sua via d’uscita.

Anni ’60. Alla morte della madre Genò, Mirta scopre che quella donna elegante e silenziosa un tempo era Lucrezia, custode di un passato avvolto nel mistero. Mandata da suo padre a studiare a Parigi, Mirta abbandona la sicurezza di Napoli per immergersi in un mondo vibrante di libertà, passioni e ideali. Un sogno ricorrente la guida verso verità nascoste e la costringe a confrontarsi con ciò che non sapeva di cercare. Tra le strade della Ville Lumière e i banchi della Sorbonne, scoprirà l’amicizia vera, un amore che sfida la ragione e conoscerà se stessa. Come in un ciclo che si ripete, la storia di sua madre torna, ma sarà Mirta a darle un seguito, fatto di amore e giustizia.

In un mondo crudele, Mitja è un concentrato di rabbia e vendetta. In tanti temono la sua natura letale e solo Alain, un misterioso Forte che l’ha istruita alla danza del combattimento, prova a farsi strada nel suo cuore, nonostante i segreti che li dividono. Khepri è un Debole, indottrinato al sapere, all’altruismo e all’amore, ma si nasconde dal mondo in compagnia solo dei suoi libri. Mitja scopre per puro caso la sua esistenza. Le conoscenze che possiede non meritano forse di essere sfruttate… ingabbiate? Segreti si acquattano in attesa di essere scoperti quando tutto collassa: niente è come sembra e verità nascoste tagliano più del vetro.

Gli eventi di una Comunità immersa nella magia del tempo sono sconvolti dalle ripercussioni che questo ha sulla mente umana. I processi di scomposizione e riordinamento delle particelle elementari, necessari per i viaggi nel tempo, porteranno il Generale Tamara a distaccarsi dalla realtà. Le teorie innovative di un docente del Centro di Ricerca, il Professor Crupi, alimenteranno i dubbi del Generale, spingendola verso la pratica proibita dell’esplorazione dei paradossi temporali. I protagonisti di questa vicenda si interrogheranno sulla realtà dell’esistenza, imponendosi di scegliere tra il mondo caotico di Crupi e l’ordine della Comunità. Le vicende di Reclute, Generali, Professori, Avvocati e Consiglieri si intrecceranno in un vorticoso gioco di amori, rimpianti e morte, portando ogni protagonista al suo inevitabile destino.

Passando da un romanticismo tossico ad amori spezzati al loro apice, un autore sconosciuto narra la sua storia attraverso le parole dei personaggi di cui scrive. Come nella realtà, ciascuno dei suoi scritti è composto da strati di sensazioni che si svelano con la lettura. Dietro ogni frase, parola o sillaba si celano fatti tenuti nascosti per pudore, timidezza o ingenuità oppure, come più spesso accade, perché liberarli significherebbe perdersi in balìa dei significati altrui.

Dopo molti anni, Caterina torna nella casa della sua infanzia a Pietra Scavata, un piccolo borgo abruzzese custode dei suoi ricordi. Riordinando la soffitta, ritrova i vecchi diari e con essi il dolore di un amore mai dimenticato. Luciano, il ragazzo che le aveva rubato il cuore, entrato nella sua vita il giorno del suo diciottesimo compleanno, figlio di un padre severo e da sempre contro il loro amore. Ora, dopo la perdita del marito Mattia, Caterina affronta il passato da sola. Strani segnali iniziano a succedersi: rose sulla porta, indizi misteriosi… e poi, l’incontro inaspettato con Luciano. La neve li avvolge, il destino li riavvicina. Forse, quell’amore sospeso è pronto a rinascere.

Nella suggestiva cornice della Garbatella il romanzo si snoda fra due epoche: gli anni Trenta, segnati dal fascismo e dalla repressione, e gli anni Settanta carichi di idee di libertà. Durante il regime, una donna, spia nazifascista, semina il terrore nel quartiere, scomparendo improvvisamente senza lasciare tracce. Decenni dopo, negli anni Settanta, il fervore politico e sociale risveglia antichi segreti. La figura della spia riemerge attraverso la memoria collettiva e il coraggio di una nuova generazione. Scoperta e punita, la sua pena diventa il riscatto di una intera comunità. Caratterizzano la storia personaggi iconici delle due epoche.

“Ho un foglio immacolato, una penna profumata e un mare dentro che non ho mai spiegato a nessuno, perché chiunque ci affogherebbe.” Jenny ha 19 anni, un passato turbolento e un peso sul cuore che non riesce a sostenere da sola. Nella lunga lettera che scrive a sua madre, ultimo tentativo di ricucire un rapporto logorato da anni di silenzi e ribellioni, c’è tutta la sua vita. La carta diventa l’unico mezzo per sviscerare i segreti mai rivelati: la sofferenza del bullismo a scuola, gli anni trascorsi in compagnia di uno stomaco diventato troppo piccolo, la difficoltà di accettarsi e farsi accettare, gli amori evanescenti e le amicizie tenaci, che spesso, nel caos di un‘adolescenza che frantuma le ossa, rimangono l’unica luce. Un romanzo introspettivo, scritto dal punto di vista di una giovane insicura e fragile, che racconta la difficoltà di crescere e l’importanza di avere solidi appigli per non perdersi.

Fine del XIII secolo. Immerso nelle fredde foreste ai confini con le terre pagane, il villaggio di Haydorf vive un’esistenza isolata ma tranquilla, stranamente preservato dalle turbolenze che lo circondano. L’insediamento di un gruppo di monaci dalla città di Riga irromperà in questa pace, e alcune misteriose e cruente sparizioni getteranno il paese in una spirale di paranoia e sospetto. Sotto la minaccia del ritorno di un passato pagano, i vecchi e i nuovi abitanti cercheranno di reagire, ognuno a modo suo, dimostrando di essere in fondo tutti molto umani.

L’infanzia di Michele e quella di suo fratello Piero deve fare i conti con i continui cambi di città che la professione di militare impone al padre. La loro adolescenza si misura con la malattia della madre. Michele reagisce alle difficoltà con la fuga e la ricerca dell’oblio. Nel suo peregrinare di giovane artista, Michele conosce Nelly, artista foggiana, e diventa amico di suo figlio Andrea, che con i suoi respira fin da piccolo l’aria libertaria delle riunioni politiche, mentre a casa della nonna e a scuola riceve un’educazione cattolica vecchia maniera. Andrea non sceglierà mai tra la fede religiosa e la laicità estrema in politica, col risultato di non sentirsi mai completamente a casa da nessuna parte. Quando Andrea si ammalerà di sclerosi multipla, la sua amicizia con Michele si farà più stretta.

Si dice che quella casa diroccata, dispersa nella campagna marchigiana, sia maledetta. Andrea e Simone non credono a queste storie, ma nella casa la terrificante maledizione prende vita davanti ai loro occhi. Ciò che sembrava solo un brutto sogno si trasforma in un incubo quando poco dopo Andrea entra in coma. Così Simone, aiutato dalla sorella di Andrea, Manila, non potrà più ignorare ciò che l’oscura presenza in quella casa ha ordinato: ritrovare un quadro perduto, risalente al Rinascimento urbinate. Insieme dovranno seguire le tracce del dipinto, dal Medioevo alla Seconda guerra mondiale, accompagnati da un avvertimento ben preciso: il quadro non deve mai entrare nella Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro, una fortezza, una dimora alchemica che custodisce un incredibile potere.