Raccolto
Alessandrina Ravizza. La signora dei disperati
Paola Signorino, Francesco Oppi
Libro: Copertina rigida
editore: Raccolto
anno edizione: 2015
pagine: 320
Alessandrina Ravizza era diversa. Con quegli occhi penetranti che incutevano rispetto, non aveva paura di nulla, nemmeno di scontrarsi con la disperazione più nera, di accovacciarsi tra prostitute e ammalate di sifilide e di prendere sotto la sua protezione i piccoli manigoldi che preferivano il coltello al gioco della palla. Bastava poco. Uno sguardo, un sorriso luminoso e una stretta di mano, "ch'era di pietà, fiducia e promessa insieme". Perché le promesse, Lei, le manteneva, a costo di mettere in gioco la propria salute, in nome dei diritti naturali universali, propri di ogni essere umano. A cento anni dalla scomparsa riscopriamo Alessandrina Ravizza attraverso un percorso fatto di testimonianze, aneddoti, lettere e scritti di una donna che "sapeva avvincere le anime", e costruire dal nulla istituti ed organismi di cura, di assistenza e di (ri)educazione: dalla Cucina per malati poveri alla Scuola-Laboratorio dell'Ospedale sifiliatrico, dall'Università Popolare alla Casa di Lavoro per disoccupati. Una figura antesignana della moderna concezione della politica sociale, a cui va la nostra riconoscenza, il nostro rispetto, la nostra ammirazione.
Un mondo dove tutto torna. La memoria locale come strumento per la cura e la riproduzione dei territori
Nicola Sordo
Libro: Libro rilegato
editore: Raccolto
anno edizione: 2015
pagine: 190
Questo libro nasce non tanto da letture, quanto dalla sintesi di due esperienze formative, quella degli studi di Agraria, e quella delle interviste agli anziani. E se cerco meglio, devo aggiungere a questa "bibliografia delle esperienze" qualcosa d'altro: l'esperienza, di qualche anno fa, in un ecovillaggio della Danimarca, Svanholm, luogo speciale, dove per la prima volta ho visto e toccato con mano la possibilità di un sistema diverso di organizzazione della vita dell'uomo, basato sui principi dell'ecologia e di un'etica e di un'economia che mettono il bene comune, piuttosto che quello del singolo individuo, al centro. A questa esperienza ne sono seguite altre, perché ho cominciato a cercare altri luoghi, ecovillaggi, fattorie, e soprattutto ho conosciuto persone, capaci con il loro esempio e la loro azione di illuminare, indicare vie da percorrere.
Sensi soprannaturali. La ricerca della bellezza divina nell'opera di Cristina Campo
Roberto Furlan
Libro: Libro in brossura
editore: Raccolto
anno edizione: 2014
pagine: 492
"Scoloriscono, accanto alle scarse pagine, i profluvi di altri 'poeti' del suo secolo. (…) Uno 'scalpellino', si definisce Roberto Furlan, con metafora rinascimentale. Il suo lavoro è di tutto rispetto, scandaglia la poesia di Cristina Campo cercando di evitare gli stereotipi e soprattutto di barare, scrivendo in modo elusivo di chi dell'elusione ha fatto un'arte. Questo libro si doveva infatti intitolare Contro Cristina Campo, contro quelle modalità sospirose e allusive di certa scrittura intorno a Cristina Campo e ai suoi amici. Furlan non è tipo da allusioni: la sua intelligenza pulita, l'onestà di una ricerca che trova molto più di quanto infine dica, la caparbietà che ha superato tante fatiche e tante notti, tutto questo ha prodotto un lavoro che non ha precedenti, uno studio su Cristina Campo che non fa il verso a Cristina Campo. Imperdonabile, direbbe lei, ed è il miglior complimento che ci si potrebbe attendere da Vittoria Guerrini. O Puccio Quaratesi. O Cristina Campo, sì insomma lei." (Dalla prefazione di Maria Bettetini)
Giuseppe Abbati. Frammenti di materia in 26 combinazioni. Catalogo della mostra
Libro
editore: Raccolto
anno edizione: 2014
pagine: 12
Nella ricerca di Giuseppe Abbati è dominante la curiosità verso gli stili e le correnti del ‘900. Della prima parte del secolo corto intravvediamo soprattutto un’anima dadaista espressa nel solco di Grosz e Johannes Baader o, di più, di Hannah Hoch (a parte gli evidenti omaggi a Duchamp). Vediamo emergere così l’attrito dell’artista sulla realtà del nostro ultimo ventennio nella scomposizione, nel taglio, che diventano il già ampiamente evocato all’inizio del ‘900 (dopo guerre e crisi sociali che ci appaiono chiaramente corsi e ricorsi), “atto eretico” e fondamentalmente liberatorio, attraverso il riassemblaggio di matrice concettuale dadaista. A livello formale troviamo in queste “combinazioni” tutto il lavoro di studio e ricerca che l’artista ha rivolto, particolarmente, ad alcuni dei grandi artisti attivi nella ricomposizione estetica a mezzo del collage...
Secondo la propria degnità. Leon Battista Alberti e Simone Weil
Gianfranco Draghi
Libro
editore: Raccolto
anno edizione: 2012
pagine: 176
(...) "rivivranno la sensibilità dell'amicizia come bene amato dall'amico, e questo esser forza delle repubbliche e base di una convivenza, questo amore e fiducia per le leggi naturali, e come la repubblica ciceroniana è basata sulla formazione individuale, così quella dell'Alberti sul valore dell'educazione e creazione della personalità; così come il richiamo lucianesco è esterno, valida rimane quest'osservazione, che le esigenze degli antichi, l'etica statale romana veniva naturalmente risentita in questa piccola repubblica albertiana, e l'uomo singolo, se si addomesticava a viverci, di sé e della propria famiglia e dello stato aveva idea rispettosa ma ristretta, famigliare, sì, cittadina, pur se moralmente ampia ed alta. Ritrovano presso la sua sensibilità valore la coscienza della modestia, della tolleranza, della comprensione; epoche egli accoglie, ricche di contrastanti interessi, epoche idealmente rinnovate, e si può dire sognate, esempi indicatori;(...)" (dal testo sull'Alberti)

