Produzioni Nero
The Mediterranean: a round sea
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 116
The sniper in the brain. Ediz. italiana e inglese
Jacopo Pagin
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 280
Genova. Guida alla selva
Libro
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 192
«Genova è un insieme aggrovigliato di spazi, direzioni e interruzioni che si è fatto città. Spazi antichi e riconfigurati nella modernità, spazi contemporanei, spazi e piattaforme dimenticati e lì lasciati rigermoglianti al punto di essere antichità rivivente, rigemmata. Esplorare e penetrare in intervalli, buchi, altezze e verticalità, sottosuoli e sotterranei, acque ctonie e acque correnti, boschi e suoni urbani, voci e canti della strada, attraversare frammenti sarà per il lettore un vagabondaggio in zone poco conosciute e talvolta ignorate del contesto urbano genovese approfondendo e scoprendo non solo la natura selvatica della città ma anche l’alterità che ormai la avvolgono». Il volume raccoglie alcuni esiti delle ricerche dell’Unità di ricerca dell’Università degli Studi di Genova, prodotti nell’ambito del progetto Prin «Sylva. Ripensare la ‘selva’. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità», unità coordinata dalla professoressa Carla Pampaloni.
Otaku. La cultura che ci ha trasformato in animali accumuladati
Hiroki Azuma
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 208
Nato in Giappone e da lì diffusosi in tutto il mondo, il termine 'otaku' indica quella fascia di appassionati la cui intera esistenza ruota attorno al consumo maniacale di manga, anime, videogiochi e altri prodotti della cultura pop. In questo storico saggio, tra i più celebri della teoria critica nipponica, il filosofo Hiroki Azuma ne indaga le origini e le modalità di diffusione, per arrivare – grazie allo studio del culto sviluppatosi attorno a fenomeni quali Gundam, Neon Genesis Evangelion e Di Gi Charat – a tracciare il profilo di un nuovo soggetto, ormai protagonista della tarda modernità: l’«animale accumuladati», una forma di consumatore ossessionato dalla collezione e dalla catalogazione dei più disparati elementi presi da narrazioni sempre più stratificate, di cui la cultura otaku è al contempo avanguardia e rappresentazione terminale, anticipando l’attuale fan culture globale e gettando le basi delle cosiddette «estetiche di internet».
Venezia. Guida alla selva
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 304
«Questa è una delle innumerevoli guide su Venezia, ma è fondata sulla nozione di vita, di ecologia e sul respiro delle diverse forme della bios che la abitano, come racconta la mappa concettuale che la struttura. È un’alternativa per mutare lo sguardo e attraversare la città come una foresta di cristallo: specchiandosi è possibile ricordare la propria «doppia natura» di fugaci e rapaci cercatori della migliore immagine, ma anche di abitanti temporanei di una terra inconoscibile, sfuggente, selvaggia». Il volume raccoglie alcuni esiti delle ricerche dell’Unità di ricerca dell’Università Iuav di Venezia prodotti nell’ambito del progetto Prin «Sylva», unità coordinata dalla professoressa Sara Marini. I contributi presenti sono a firma di membri dell’Unità di ricerca e di ricercatori e autori che hanno collaborato al programma. Tutti i saggi sono stati sottoposti a un processo di peer review. Il libro è stato realizzato con Fondi Mur-Prin 2017 (D.D. 3728/2017).
Scrivere femminista. Per un altro canone in letteratura
Azélie Fayolle
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 172
Nel corso della storia, le donne che scrivono sono state spesso confinate alla narrativa di genere quando non al romanzo rosa. Velatamente accusata di vittimismo e sentimentalismo, la cosiddetta «letteratura femminile» continua a essere relegata ai margini di un canone a stragrande maggioranza maschile – ma se anziché di letteratura femminile cominciassimo a ragionare di letteratura femminista? In "Scrivere femminista", Azélie Fayolle non solo demolisce le certezze del canone maschile, ma ipotizza un vero e proprio canone alternativo composto da una costellazione di autrici nelle cui opere l’intento femminista diventa la premessa di un percorso di presa di coscienza individuale e collettiva. Dal rape & revenge al body horror, dai fantasmi al fantastico, le parole di scrittrici come Virginia Woolf e Annie Ernaux dialogano con i manifesti incendiari di Valerie Solanas e Virginie Despentes, ma anche con le utopie di Monique Wittig e Ursula Le Guin. "Scrivere femminista" risponde all’oppressione patriarcale costruendo una narrazione altra in cui esplodono la rabbia, la ribellione e la risata; un coro di voci che inventa una lingua e uno stile capaci di propagare lo sguardo femminista.
Iperpolitica. Politicizzazione senza politica
Anton Jäger
Libro: Libro in brossura
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2024
pagine: 160
Dopo interi decenni di crollo delle ideologie, crisi dei partiti e «morte della politica», ecco che finalmente la politica è tornata. O almeno così sembra: in effetti, mai come oggi la società sembra spaccarsi in due su tutte le questioni di attualità, dai vaccini alla guerra in Ucraina, dall’Unione Europea a Gaza. Eppure, nonostante i dibattiti infuocati e il continuo clima di scontro tra opinioni contrapposte, nulla sembra cambiare. Le organizzazioni politiche sono sempre più deboli, i sindacati inesistenti, i partiti evaporati, e a votare non va ormai (quasi) più nessuno. Dalla post-politica siamo insomma passati all’iperpolitica: un fenomeno, grandemente alimentato dai continui litigi online, in cui a dominare sono moralismo dilagante, apparenza senza sostanza e incapacità di immaginare dimensioni di lotta collettiva. In questo polemico quanto brillante saggio, Anton Jäger ci fornisce la chiave per capire un presente in cui il dibattito su qualsiasi istanza riguardante la società, la cultura o l’economia si esaurisce perlopiù in controversie ideologiche buone per le piattaforme social, senza che a tanta animosità corrisponda alcun effetto sui processi decisionali.