Pandosia

Nel 444 a.C., Pericle, il potente statista ateniese, affida a Ippodamo di Mileto il compito di fondare una colonia sulle rovine di Sibari. Lo assiste Erodoto, il primo grande storiografo dell’umanità. Insieme tracciano le linee della città e ne impostano la politica, ma quattro anni più tardi una rivolta dei soldati e un’alluvione cancellano il loro operato. Calliope, l’unica figlia di Ippodamo, scoprirà che per ridare a Sibari la dignità perduta è necessario riporre nella tomba del suo primo fondatore il leggendario arco di Filottete. La ricerca dei pezzi dell’arma porterà lei e il suo compagno di viaggio, Aristide, un perieco di Sparta, ad attraversare la Magna Graecia per mare e per terra. Guidati dagli dei, che dimostreranno loro benevolenza in più occasioni, visiteranno templi, grandi e piccole città, luoghi misteriosi e affascinanti; si batteranno per l’abolizione di antiche tradizioni sanguinarie e godranno della vista di tesori meravigliosi.

Anno 1544, Giacomo d’Alagon viene chiamato da re Filippo II a difendere la Sardegna dalle scorrerie dei pirati ottomani. Li sconfigge nei pressi di Desulo e si impossessa del loro tesoro. Il futuro marchese di Villasor rinviene fra i preziosi un manufatto che i nemici ritengono divino: una semplice urna, che sprigiona, tuttavia, un enorme potere. Nella Cagliari dei giorni nostri, una giovane donna e un medico sono connessi attraverso i propri sogni. I due finiscono al centro di una vicenda fatta di agguati, omicidi e minacce: una confraternita cerca l’urna con ogni mezzo, e Viola è l’unica in grado di controllarne il potere. Inoltre, accade qualcosa ai limiti dell’umana comprensione: creature divine discendono sulla Terra per reclamare ciò che un tempo gli era appartenuto.