Officine Gutenberg

Camminate piacentine giunge al terzo volume: una pratica scheda che riassume i dati numerici dell'escursione, una mappa con il cammino da effettuare ben evidenziato, la descrizione geografica, paesaggistica, geologica e antropologica dell'area, un sunto del percorso e infine l'originale roadbook, autentico marchio di fabbrica, corredato di immagini dei passaggi chiave del percorso, in grado di accompagnare passo dopo passo anche gli escursionisti e i camminatori meno esperti. Dalla lunare Valle Tribolata all'idilliaco Prato Grande, dalla mitica Val Boreca al sorprendente Groppo di Gora: 16 nuove escursioni, diverse per ambientazione, distanza dalla città, dislivello, lunghezza e difficoltà, che rappresentano 16 nuovi inviti a uscire dalla città, a frequentare antichi percorsi e a camminare osservando diversi ambienti, naturali o modificati dall'uomo. Un modo per scoprire il territorio piacentino.

Una collana di guide agili, maneggevoli, “friendly”. Che possano essere facilmente consultate in cammino o durante una visita, e altrettanto facilmente riposte nel marsupio dello zaino. Ecco le Guide Marsupio, stampate in digitale e assemblate nei locali della cooperativa sociale Officine Gutenberg con il coinvolgimento di personale svantaggiato. Punto di forza è un format invariato nel tempo: una pratica scheda che riassume i dati numerici dell’escursione, la mappa con il cammino da effettuare ben evidenziato, un sunto del percorso, e infine l’originale roadbook, autentico marchio di fabbrica, corredato di immagini dei passaggi chiave del percorso, in grado di accompagnare passo dopo passo anche gli escursionisti e i camminatori meno esperti. La pubblicazione numero 18 è dedicata a 10 nuove escursioni, con focus sull’Alta val d’Arda, tra luoghi storici, montagne simbolo della Resistenza, trattorie tipiche, un parco provinciale e laghi sconosciuti. Da Velleia a Sperongia, dal Menegosa al Groppo di Gora, dal Parco di monte Moria ai laghi del Rudo e del Gallo, da Rabbini a Settesorelle: la valle forse meno frequentata dell’Appennino Piacentino si apre ai camminatori più curiosi.