Officina
Le città visibili. Archeologia dei processi di formazione urbana. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 262
"Officina Etruscologia" vuole essere un laboratorio aperto ai giovani archeologi che lavorano nelle Università, nelle Soprintendenze, nelle realtà locali per la conoscenza, la valorizzazione e per la tutela del territorio. Vuole costituire un luogo di incontro e di dibattito capace di garantire l'edizione rapida e diretta di nuovi dati, siano essi frutto di ricognizioni nel patrimonio museale o esito di ricerche sul campo. Grande attenzione vuole essere riservata alle notizie di scavo inedite che possano contribuire alla conoscenza delle manifestazioni artigianali e della cultura materiale delle civiltà etrusca e italica. Questo è il primo volume degli Atti del Seminario Internazionale "Le città visibili. Archeologia dei processi di formazione urbana" tenutosi presso il Complesso di Santa Chiara ad Alghero (31 Gennaio-1 Febbraio 2014). Il seminario, per volontà di tutti i partecipanti, è un piccolo dono ai nostri cari amici, Gilda Bartoloni e Alberto Moravetti. Un "confronto-scontro" fra generazioni: sei giovani studiosi hanno presentato le loro ricerche sull'Etruria padana, su quella settentrionale e meridionale, sull'Abruzzo, sulla Campania e sulla Sardegna e hanno verificato la bontà delle loro idee con i "maestri" degli anni '80 e '90 e con il pubblico presente.
La traduzione visibile
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 136
Nell'era dei contenuti digitali e della comunicazione in rete la traduzione svolge un ruolo sempre più centrale. Di fronte all'esplosione di contenuti e al moltiplicarsi dei canali di distribuzione commerciale di libri, film e opere audiovisive, la domanda di traduzioni cresce a un ritmo più veloce di quello dell' offerta. E se da un lato si raffinano i sistemi software per la traduzione automatica, dall'altro proprio i limiti - ancora evidenti - di quest'ultima hanno risvegliato l'attenzione del grande pubblico sulle difficoltà insite in molte operazioni di trasferimento linguistico e culturale. La percezione del ruolo della traduzione non è tuttavia cambiata solo per quel che riguarda la fruizione dei prodotti culturali ma si è trasferita alla dimensione quotidiana: in ragione dei flussi migratori e dell'aumentata collaborazione sovranazionale a livello economico e politico, nelle società odierne la traduzione emerge come necessità a tutti i livelli della vita sociale. I saggi raccolti nel presente volume esplorano alcuni aspetti dell' aumentata visibilità di traduzione e traduttori, soffermandosi fra gli altri - sulla necessità di aggiornare i programmi di formazione di traduttori e interpreti, sull'emergere di nuovi 'mestieri' della lingua, sui nuovi ausili digitali per il traduttore professionista e sui nuovi scenari di diffusione dei prodotti culturali a livello internazionale.
I tempi del rito. Il santuario di Monte li Santi-Le Rote a Narce
Maria Anna De Lucia Brolli, Jacopo Tabolli
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 192
L'idea di promuovere un progetto espositivo condiviso sui risultati dello scavo condotto appena pochi mesi orsono nel santuario di Monte Li Santi-Le Rote, nel Parco del Treja, nasce dalla consapevolezza che la tutela del territorio passa anche e soprattutto attraverso la sua valorizzazione. Due sono i musei coinvolti nella mostra, il Museo archeologico dell'Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana, e il Museo Archeologico -Virtuale di Narce a Mazzano Romano. La mostra "I tempi del rito" rappresenta senz'altro per il MAVNA una nuova sfida, mentre non è la prima volta che il Forte del Sangallo realizza una mostra sul santuario, testimoniando così l'attenzione che la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale ha da sempre nei confronti di questo straordinario complesso sacro, inserito negli anni scorsi anche nel Progetto di Soprintendenza "I grandi santuari d'Etruria". Le indagini che hanno riportato in luce altre eccezionali testimonianze del rito praticato nel santuario sono state condotte grazie ad un finanziamento regionale per la messa in opera dei plinti di fondazione di una nuova tettoia di protezione dell'area.
Il disegno dell'impossibile. Temi e rappresentazioni dell'utopia urbana. (1955-1975)
Nicolò Sardo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 159
Nel secondo dopoguerra, principalmente a partire dalla fine degli anni '50, entra in crisi la fiducia per i sistemi di pianificazione elaborati e l'estrema separazione tra la scala dell'edificio e quella della città. Nelle riflessioni che nascono da questo disagio si sviluppa un'idea di città in cui l'edificio stesso - con le sue dimensioni e con il suo disegno - ne diviene l'elemento fondativo e, nei casi più estremi, l'essenza stessa: la megastruttura racchiude in sé tutti gli elementi necessari a definire l'ambiente urbano. Molte delle questioni già sollevate nei decenni precedenti, soprattutto da Richard Buckminster Fuller, trovano uno sviluppo in tante tra le elaborazioni che verranno svolte principalmente negli anni '60. Se da un lato si configura una sorta di continuità con l'utopia illuminista soprattutto nella tensione di alcune esperienze a precisare anche una nuova società -, è però trainante l'ottimismo in una tecnologia capace di sciogliere molti dei problemi dell'abitare umano. I temi dell'utopia che si sviluppano sono influenzati senza dubbio dai quesiti sollevati dalla ricostruzione delle città europee dopo il secondo conflitto mondiale; e il progetto che si va a definire si colloca in una posizione intermedia tra quella dell'edificio e quella propriamente urbanistica. La tendenza è talmente diffusa da poter parlare di "internazionale dell'utopia" o "accademia dell'utopia", come è stata definita da Manfredo Tafuri. Prefazione di Cristiano Toraldo di Francia.
Il santuario di Montetosto sulla via Caere-Pyrgi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 227
La località Montetosto si trova a 4 km a ovest di Caere, sulla strada che collegava la città con il suo porto principale, Pyrgi. Sino al 1962 la località era nota solamente per il grande tumulo, di 60 m di diametro, scavato da Raniero Mengarelli (1924-1929). Lo scavo dell'area fu portato avanti in tre campagne (1965, 1967 e 1969) sotto la direzione di Giovanni Colonna e la supervisione di Francesca Melis. Lo scopo principale era quello di comprendere la planimetria del complesso, la cui monumentalità era apparsa subito evidente, a giudicare dalla poderosità delle strutture conservate e dal consistente nucleo di terrecotte architettoniche. Dopo le prime incertezze in merito all'interpretazione delle strutture, la pianta quadrata di 54 m di lato, composta da una serie di ambienti disposti attorno a un cortile centrale, attirò immediatamente l'attenzione degli studiosi per le analogie con strutture coeve, quali quelle di Murlo e di Acquarossa, e il complesso fu messo in rapporto da G. Colonna con il culto funerario praticato dagli abitanti di Caere ancora al tempo di Erodoto per espiare la colpa della lapidazione dei Focei catturati intorno al 540-535 a.C. nelle acque del "Mare Sardonio", all'indomani della battaglia di Alalia. Nonostante il forte interesse per il contesto, i materiali scoperti sono rimasti finora sostanzialmente inediti.
Tracking language change in specialized and professional genres
Franca Poppi, Josef Schmied
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 245
Il presente volume corre sui due binari paralleli dell'English for Academic Purposes (EAP) e dell'English for Special Purposes (ESP), mettendone in luce, nell'era della globalizzazione, il punto di intersezione con l'asse didattico. Il linguaggio professionale e specialistico, gli stili di scrittura e le pratiche di presentazione vengono oggigiorno studiate e analizzate trasversalmente all'interno dei diversi corsi universitari per sviluppare negli studenti competenze comunicative e interculturali che permettano loro di affrontare il mondo del lavoro globale e dell'inglese globale. Se da una parte trova così soluzione quello scollamento spesso percepito tra mondo del business e mondo dell'istruzione, emergono tuttavia nuovi bisogni che sembrano aprire ulteriori bivi e diramazioni in una molteplicità apparentemente irriducibile, complicata dal vasto orizzonte delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). Come mette in luce l'introduzione, il collante diventa l'analisi di genere, che fornisce una cornice teorica da un lato convenzionale e standardizzata, ma che lascia comunque spazio alla dinamicità e al cambiamento.
Ritualità funeraria e convivialità. Tra rigore e ostentazione nell'Abruzzo preromano
Valeria Acconcia
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 390
Il consumo del vino nelle forme legate alla pratica del banchetto trasmesse dal mondo greco, è una caratteristica dell'emergere delle aristocrazie dell'Italia preromana, e in particolare dell'area tirrenica, dalla metà dell'VIII secolo a.C. Nel versante medio-adriatico della penisola italiana, però, fin dalla Prima età del Ferro si delineano caratteri autonomi nei rituali connessi alla sepoltura che, soprattutto nel territorio dell'antico Abruzzo, riflettono un complesso di norme e tradizioni fortemente radicate, nelle quali prevale la volontà di rappresentare in termini egualitari gli individui, per genere e fasce di età. Questo scopo è generalmente ottenuto con la definizione del ruolo guerriero per gli uomini adulti e di quello di rappresentanti della ricchezza familiare per le donne e gli individui più giovani. Con modalità variabili, inoltre, viene adottato un rituale legato al consumo di cibi e bevande tendenzialmente contenuto e rigoroso, ridotto spesso alla deposizione di pochi elementi vascolari. Di contro, si registrano anche spinte a rappresentare la ricchezza e il rango degli individui, che di solito coincidono con l'adozione di modelli influenzati dal mondo tirrenico o, anche, piceno. Questo lavoro intende proporre un approccio di tipo funzionale alle culture funerarie dell'Abruzzo preromano, con specifica attenzione al periodo compreso tra l'età del Ferro e arcaica e alla composizione del set vascolare.
Plans for the historic centre of Padua, Italy. Issues with urban morphology
Enrico Pietrogrande, Alessandro Rabacchin, Alessandro Dalla Caneva
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 121
Tecniche di conservazione e forme di stoccaggio in area tirrenica e Sardegna
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 126
Questo nono volume di Officina Etruscologia è dedicato al tema della conservazione delle derrate in area tirrenica. Nelle società tradizionali il consumo dilazionato delle risorse e la conservazione degli alimenti costituiscono, infatti, una sfida di portata vitale, che si confronta con le caratteristiche dell'ambiente e le esigenze della comunità: attraverso alcuni casi di studio, offerti dalle più recenti indagini, sono illustrate le soluzioni adottate all'interno di un ampio quadro cronologico e geografico. Per le fasi più antiche, comprese tra l'età del Bronzo e la Prima età del Ferro, due contributi tracciano l'evoluzione crono-tipologica dei dolii e avanzano una riflessione sulla funzione dei grandi contenitori quali indicatori delle strategie di gestione delle risorse nelle comunità della Liguria e della Corsica; un eccezionale contesto dal villaggio nuragico di S. Imbenia attesta nel IX sec. a.C. la conservazione di semi di cardo, probabilmente destinati all'uso farmaceutico. Per l'Etruria, lo scavo di un silos sull'acropoli di Populonia testimonia le tecniche e gli accorgimenti costruttivi messi in atto nella conservazione delle derrate in epoca orientalizzante, mentre l'esame dei reperti da un edificio di Rofalco concorre a ricostruire il funzionamento di un grande magazzino nel territorio di Vulci tra IV e III sec. a.C.
Napoli est réussi. Il ritorno in Occidente di Le Corbusier. Ediz. italiana e francese
Orfina Fatigato
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 212
Il 6 ottobre 1911 un giovane svizzero arriva a Napoli dopo un lungo viaggio. Partito da Berlino, ha visitato Dresda, Praga, Vienna, ha costeggiato il Danubio, ha attraversato i Balcani, ha visto e amato Istanbul, poi Atene, è partito da Brindisi per arrivare in Italia meridionale, a Napoli. Vuole visitare la città, vuole scoprire Pompei e le collezioni del Museo Nazionale. A Napoli trascorre il suo ventiquattresimo compleanno; è Ch.-E. Jeanneret, il giovane futuro Le Corbusier. A Napoli Jeanneret scrive sul suo IV Carnet di viaggio le pagine che diverranno, cinquantacinque anni più tardi, l'ultimo capitolo dell'ultimo libro di Le Corbusier. In questo lavoro si seguono le tracce dei materiali che egli ci ha lasciato in eredità, schizzi fotografie lettere, appunti, cartoline. Come attraversa la città? Cosa vede? Cosa scopre? Cosa rappresenta Napoli nel ricco scenario del suo lungo 'Voyage en Orient?' 'Napoli est reussi?' Il testo elabora alcune possibili risposte, attraverso la ricostruzione degli itinerari di attraversamento e di visita della città e la rilettura critica dei diversi frammenti del "paesaggio napoletano" che Jeanneret / Le Corbusier decide di portare con sé in Occidente.
La forma della sostenibilità
Richard V. Moore
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 174
"La forma della sostenibilità" è il risultato di uno studio, condotto in un arco temporale che spazia dall'antichità al contemporaneo, volto ad indagare l'evoluzione morfologica conseguente all'introduzione di tecnologie per il risparmio energetico negli edifici. Lo studio evolutivo, nel testimoniare il lungo percorso di affinamento per il miglioramento dell'habitat, individua negli esempi architettonici prescelti, quelli portatori di sostanziali novità nel campo della forma architettonica legata alla ricerca del comfort indoor, complementare al percorso creativo dell'architetto sensibile al contesto nel quale interviene. Segue, infatti, a "La costruzione del volume apparente" (1995) e "Dietro l'idea" (2007) con i quali è stata proposta la Teoria degli Elementi Architettonici quale risultato della collaborazione di tutte le aree e specializzazioni che intervengono nella formazione dell'idea progettuale.
Le tombe da riserva del Truglio al Museo Pigorini di Roma
Maria Taloni
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2014
pagine: 437
Il volume, esito del lavoro di tesi di laurea in Etruscologia e Antichità Italiche, affronta l'analisi di una serie di tombe e materiali senza contesto rinvenuti all'inizio del secolo scorso da U. Antonielli nel sito di Riserva del Truglio, presso Marino (RM) e conservati presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini" di Roma, dopo la prima edizione parziale dello scopritore e quella di PG. Gierow inserita nel monumentale lavoro sul "Latium Vetus". I materiali costituiscono ancora, dopo più di un secolo, una delle più consistenti evidenze archeologiche laziali per il periodo orientalizzante, qui riediti con un nuovo apparato grafico e alcune notizie inedite d'archivio. Alla catalogazione del materiale e al commento dei singoli contesti tombali seguono l'analisi tipologica che cerca di delineare l'ambito di diffusione sia geografico sia cronologico dei materiali completata da una tabella tipo-cronologica redatta tramite il programma Seriate di Winbasp, lo studio degli aspetti relativi alle strutture tombali e allo sviluppo planimetrico del sepolcreto, alla posizione e combinazione dei corredi per delineare, in sintesi, gli aspetti dell'ideologia funeraria peculiari, le dinamiche di genere e le strutture socio-economiche alla base della comunità di riferimento. L'approccio interpretativo, infatti, considera il contesto funerario, secondo le attuali esigenze metodologiche.

