Minimum Fax
Tredici storie e tredici epitaffi
William T. Vollmann
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 256
Popolato dalla variegata galleria di personaggi che riconosciamo dalle opere precedenti di Vollmann, questo dettagliato resoconto dal fronte della realtà ci accompagna nel mondo di persone disperate, ossessionate, spacciate o smarrite che cercano di capire in che momento tutto è andato storto e vivono nella speranza che un’altra dose, un’altra notte di sesso, un altro viaggio dall’altro capo del mondo porterà la pace interiore tanto bramata. Tredici storie che sfumano il confine tra l’invenzione e il reportage, la finzione e l’autobiografia, i mostri immaginati e quelli reali, e costituiscono uno dei più coraggiosi, approfonditi e sovversivi ritratti dell’America, un mosaico ardente sempre sospeso tra brutalità e romanticismo, in cui ogni storia si conclude con una piccola riflessione sulla morte, intesa come perdita irrecuperabile: piccoli epitaffi – per persone, animali, oggetti – che non sono un finale ma l’inizio di un nuovo modo di interpretare l’esistenza, per afferrare il senso di una vita in cui non c’è spazio per la paura perché tutto – il dolore, la violenza, la bellezza e l’amore – sono parte dello stesso percorso, voci che si sommano nello stesso grido di speranza.
L'ultimo don Camillo. Immagini e ricordi di un film perduto
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 143
Il 13 luglio 1970, a Brescello, cominciano le riprese di Don Camillo, Peppone e i giovani d’oggi. Diretto dal francese Christian-Jaque, il film è tratto dall’ultimo romanzo di Giovannino Guareschi sui due eterni litiganti della bassa emiliana. Dovrà essere la sesta pellicola interpretata da Fernandel e Gino Cervi, e anche la prima a colori. Malgrado il caldo infernale, le settimane iniziali trascorrono senza particolari problemi, accompagnate dall’attenzione della stampa, non solo italiana, e dalle attese dei tanti ammiratori della saga. Il 31 luglio un improvviso malore costringe però Fernandel a lasciare il set; alcuni mesi dopo, la morte dell’attore blocca per sempre la lavorazione. Misteriosamente sparisce anche il girato: cercato invano per mezza Europa, il film sembra essersi dissolto, evaporato nella leggenda. Parecchi anni dopo, vengono fortunosamente ritrovati centinaia di provini fotografici. Recuperati e riordinati dalla Cineteca Nazionale, si rivelano una puntuale documentazione delle riprese realizzate da Christian-Jaque. Sulla scorta di queste preziose immagini inedite e della sceneggiatura originale, conservata anch’essa al Centro Sperimentale, Alberto Anile restituisce su carta un’appassionata ricostruzione del film, arricchita da saggi di Roberto Chiesi, Steve Della Casa, Luca Pallanch, Marco Vanelli, Dario E. Viganò e dello stesso Anile, e da interviste a membri del cast tra cui Giancarlo Giannini e Graziella Granata. L’ultimo Don Camillo riporta così in vita l’ultimo capitolo, perduto e rimpianto, dell’amatissima serie, regalandoci la magia di un film che avrebbe dovuto essere e non è stato.
Il coltivatore del Maryland
John Barth
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 1006
Siamo alla fine del XVII secolo. Ebenezer Cooke, Poeta Laureato, dall’Inghilterra viene spedito nel Nuovo Mondo con un doppio incarico: amministrare la piantagione di tabacco del padre e scrivere un grande poema epico sulla vita nelle colonie del Maryland. Inizia così un’odissea in cui, tra doppi e tripli scambi di identità, si susseguono naufragi e rapimenti, pirati e indiani, trafficanti d’oppio, prostitute amate, gemelle perdute, re indigeni, una misteriosa ricetta afrodisiaca e continui attentati alla vita del Poeta. Come non bastasse, ci sono poi le continue insidie carnali da cui Ebenezer cerca di difendere quel che ha di più caro: la propria verginità. In questa imponente satira di tutti i vizi umani John Barth eleva a un livello quasi filosofico il suo talento nel mescolare il virtuosismo linguistico a una materia pulp, e il risultato è uno dei romanzi più esilaranti mai scritti. Tra echi di Rabelais, Voltaire, Boccaccio e Cervantes, Il coltivatore del Maryland è considerato una delle opere più importanti del secondo Novecento e una delle massime espressioni della letteratura postmoderna, il cui potere di ammaliare e strabiliare ne fanno un classico fuori dal tempo.
Vera Bushwack
Sig Burwash
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 272
Drew ha un piano: abbandonare tutto, costruire una baita nel bosco e vivere lì con il suo cane Pony. Un progetto apparentemente semplice che però ben presto si scontra con le difficoltà pratiche. Progettare una casa con le proprie mani è più difficile di quanto avesse immaginato. C’è chi non comprende il suo desiderio di vivere lontano da tutto e chi non riesce a concepire che qualcuno che non sia un uomo possa imbracciare una motosega, e c’è anche chi offre un aiuto che forse non è del tutto disinteressato. E mentre la natura selvaggia prende il sopravvento nelle sue fantasie, Drew si trova a fare i conti con i legami che ha lasciato dietro di sé, i traumi e le assenze che pesano e che nemmeno la fitta vegetazione del bosco riesce ad attenuare. L’esordio di Sig Burwash è un racconto sincero e genuino sulla vita selvaggia, è la storia di come – tra crolli e compromessi – si costruisce una baita, ma anche il proprio posto nel mondo.
Perché è divertente. Interviste
Quentin Tarantino
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 336
«Se non avessi avuto tutta questa voglia di fare film, avrei fatto la fine di Ordell, il protagonista di Jackie Brown. Non avrei fatto il postino o il centralinista, sarei finito in galera». Nato e cresciuto a Los Angeles, ma non certo nei quartieri chic che ruotano attorno a Hollywood, Quentin Tarantino è stato salvato dalla sua passione onnivora e vorace per il cinema e dai cinque anni trascorsi lavorando in una videoteca e assorbendo la settima arte in tutte le sue forme: dai capolavori d’autore alla filmografia di genere e pop; dalle produzioni dei grandi studios al cinema italiano, fino a quello asiatico. Poi, l’esordio dirompente con Le iene; la Palma d’oro a Cannes con Pulp Fiction, uno tra i pochi film di fine millennio che ha stravolto il linguaggio cinematografico; il grande omaggio di Kill Bill agli action movie asiatici; le incursioni nel cinema bellico (Bastardi senza gloria) e nel western (Django Unchained); il commovente omaggio alla fabbrica dei sogni di C’era una volta a Hollywood. In questa raccolta inedita delle sue migliori interviste, Tarantino si racconta senza pudore, fornisce nuove chiavi per la comprensione del suo cinema e dei suoi memorabili dialoghi, ma soprattutto offre un quadro completo, originale, spiazzante di tutti i film che lo hanno influenzato e che trovano spazio nella sua opera, ora citati, ora riscritti, ora semplicemente omaggiati.
Flux
Jinwoo Chong
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 360
Poco prima di Natale Bo perde sua madre, investita da un autobus e dal flusso del tempo. Vent’anni dopo Brandon perde il lavoro, perché il giornale per cui scrive deve proteggere il flusso di cassa, dopodiché viene avvicinato da un uomo che gli offre un lavoro e un appartamento; l’azienda si chiama Flux, e giura di aver realizzato una batteria che non si scarica mai. Passano altri vent’anni e Blue, che può parlare solo con l’aiuto di un dispositivo elettronico, torna nella sede abbandonata di Flux per cercare risposte sul proprio passato. Magari la misteriosa compagnia non ha inventato una batteria infinita, ma di sicuro ha trovato il modo di infrangere il flusso del tempo come uno specchio, nelle cui schegge, forse, c’è la madre di Bo, ancora viva. Tra fantascienza e dramma, un’ambiziosa metafora sentimentale sull’unidirezionalità del tempo, che può incrinare anche il più sincero dei legami, facendo sorgere il desiderio di una scappatoia fantastica, di un flusso di energia senza fine da usare per tornare in un passato ideale in cui però non c’è più nessuno, se non un implacabile silenzio.
Lo spirito reazionario. Come il lato oscuro della politica americana ha infettato tutto il mondo
Zack Beauchamp
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 287
C’è una contraddizione fondamentale al cuore della politica americana, che perdura sin dalla fondazione degli Stati Uniti: man mano che la democrazia progredisce e si consolida, ci sarà sempre una fazione reazionaria che si oppone al cambiamento e cerca di incrinarne le basi; man mano che gli ideali di libertà e uguaglianza si diffondono concretizzandosi in leggi e sentimenti più inclusivi, fenomeni come la xenofobia, la discriminazione e la divaricazione sociale vanno di pari passo. Negli ultimi anni questa discrepanza si è tradotta in un populismo di destra aggressivo fino alla ferocia, che utilizza le armi e le regole della democrazia per minarne le fondamenta dall’interno. Questo nuovo reazionarismo – che non si propone di abbattere le istituzioni democratiche ma di piegarle ai propri scopi – è un fenomeno che ha cessato da tempo di essere squisitamente americano e che si è esteso, con modalità talvolta differenti ma con la medesima base ideologica e pragmatica, all’Asia e all’Europa, fino a bussare alle nostre porte. Attingendo a un’ampia esperienza personale, e alternando con sapienza la teoria politica e l’analisi degli ultimi sviluppi in paesi che vanno da Israele all’India, dalla Cina all’Ungheria, Beauchamp spiega con dovizia di dettagli come determinate contraddizioni siano intrinseche al progetto stesso della democrazia, e come lo spirito reazionario, che in passato aveva cercato di respingere e negare quel progetto, ora ne adotti il linguaggio per sovvertirlo, dimostrandosi, in questo, ancora più insidioso.
Ho sempre amato questo posto. Storie del Wyoming. Volume Vol. 3
E. Annie Proulx
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 252
«Nessuno è felice come due giovani innamorati nella casetta che hanno costruito con le proprie mani in un luogo fatto di bellezza e solitudine», scrive Annie Proulx a proposito di una coppia di sposini che cerca di mettere dimora nella brulla prateria spazzata dal vento: di tanto in tanto, come nota il New York Times, nel mondo di Annie Proulx – un mondo in cui la furia degli elementi è letale, e gli uomini non sono molto meglio – si intravede un fugace scorcio del giardino dell’Eden. In questi nove racconti, spesso segnati da una tristezza ineluttabile, tutti i personaggi sono, in qualche modo, dei pionieri, che lottano disperatamente per conquistare un ritaglio di paradiso in una terra impietosa. Con la sua prosa composta e struggente Proulx dipinge un panorama feroce e viscerale, brutale e magnifico, abitato da generazioni di americani che lottano disperatamente per sopravvivere in una terra difficile da amare. Pubblicato a dieci anni dal primo volume delle Storie del Wyoming “Ho sempre amato questo” posto aggiunge un nuovo tassello al monumentale affresco con il quale il Premio Pulitzer Annie Proulx ha riscritto il mito del Far West.
La legge delle colline
Chris Offutt
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 264
Dopo quasi vent’anni di onorato servizio, Mick Hardin è finalmente pronto a congedarsi dall’esercito e a godersi i risparmi di una vita trasferendosi in Corsica. Prima però deve tornare a Rocksalt, la minuscola cittadina incassata tra le colline del Kentucky dove è nato e ha trascorso gli anni dell’adolescenza, per salutare amici e parenti. Come gli è già accaduto in passato, non fa quasi in tempo a rimettere piede nei luoghi della sua infanzia che si trova coinvolto in un caso di omicidio. Sua sorella Linda, che da alcuni anni è sceriffo di Rocksalt, sta indagando sulla morte di Pete Lowe, un meccanico di auto da corsa, e ben presto si imbatte in un secondo cadavere. Quando Linda finisce nei guai e rischia di perdere il posto, Mick si trova quasi costretto a sostituirla e a gestire le indagini insieme al vice di sua sorella, Johnny Boy Tolliver. Tra combattimenti illegali di galli, traffici oscuri che conducono fino a Detroit e nuovi crimini, la ricerca del colpevole si trasforma in un viaggio dentro il cuore più nero di una terra aspra e crudele, nella quale il sangue versato chiama sempre altro sangue, in una spirale quasi impossibile da interrompere. "La legge delle colline" è l’attesissimo terzo capitolo di una serie noir che ha entusiasmato critici e scrittori, e che ha consolidato la fama di Chris Offutt come narratore e testimone dell’America profonda, dove vige ancora la legge del taglione e le questioni, di famiglia e non, sfociano troppo spesso nel sangue.
Vita di Eduardo
Maurizio Giammusso
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 645
A quarant’anni dalla scomparsa, Eduardo De Filippo (1900-1984) continua a esercitare il fascino umano e artistico che soltanto i grandissimi sanno emanare. In questa biografia ormai classica, il critico Maurizio Giammusso ricostruisce con rigore ed esaustività la vicenda pubblica e privata di Eduardo: l’infanzia trascorsa sotto l’ala del padre naturale, il grande commediografo Eduardo Scarpetta; i rapporti affettuosi con la sorella Titina e quelli burrascosi con il fratello Peppino; il difficile passaggio attraverso gli anni del fascismo, della guerra e del dopoguerra, che sono anche quelli in cui vedono la luce le sue opere più celebri – Natale in casa Cupiello, Napoli milionaria!, Questi fantasmi!, Filumena Marturano – fino alle incursioni tutt’altro che sporadiche nel cinema e nella televisione, che ne faranno una figura di tale rilievo nella cultura e nella società italiana da meritare la nomina di senatore a vita. Un indimenticabile ritratto personale che è anche l’affresco storico di un’epoca. Prefazione di Dario Fo.
Una sala di specchi
Robert Stone
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 547
Reinhardt è stato per diversi anni un virtuoso del clarinetto, fino a quando l’alcolismo gli ha reso impossibile suonare. Approdato a New Orleans a caccia di soldi e di liquori, si lega sentimentalmente a Geraldine, un’ex prostituta con il viso solcato da una cicatrice, e accetta di lavorare come disc-jockey e commentatore per una radio di estrema destra, anche se le sue amicizie eccentriche, il suo aspetto fisico e il suo amore per la marijuana tradiscono tendenze politiche di ben altro segno. Morgan Rainey, vicino di casa di Reinhardt, ha appena accettato un incarico dal consiglio municipale, che dovrebbe consentirgli di contribuire al miglioramento dei programmi di assistenza per i più poveri, ma scopre ben presto di essere manipolato da un gruppo di politicanti senza scrupoli, il cui vero scopo è escludere per quanto possibile la popolazione nera di New Orleans da qualunque sostegno economico. Le vite di Rainey e di Reinhardt si incroceranno, in una battaglia senza quartiere tra sogni di eguaglianza e disillusione, impegno politico e cinismo. Premiato nel 1967 con il William Faulkner Award per la migliore opera prima e con lo Houghton Mifflin Fellowship Award; salutato da Wallace Stegner come «uno dei due romanzi d’esordio migliori che io abbia mai letto» e da Joyce Carol Oates come «un romanzo fantastico, brillante, implacabile», "Una sala di specchi" ha imposto Robert Stone come una delle voci più potenti e originali della scena letteraria americana.
Chi ha ucciso Anna Karenina? Inchiesta sugli omicidi bianchi nei romanzi dell'Ottocento
Nadia Fusini
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2024
pagine: 107
Le grandi star del romanzo e del teatro ottocenteschi, da Anna Karenina a Effi Briest, da Emma Bovary a Nora in "Casa di bambola", sono accomunate dalla capacità di svelare la crisi dei ruoli e delle leggi sociali, sconvolgendo in primo luogo l’istituzione della famiglia. E proprio per questo la loro fine è segnata: devono morire. Ma perché queste donne – che per la prima volta emergono come protagoniste – inevitabilmente si suicidano o vengono uccise? E da chi? Dal marito? Dall’amante? Dall’usuraio-ricattatore di turno? Pubblicato per la prima volta nel 1974, "Chi ha ucciso Anna Karenina?" rinasce oggi in questa nuova edizione in tutta la sua sconcertante attualità. Un testo breve quanto illuminante, radicalmente femminista, nel quale Fusini ha distillato forse per la prima volta quella lucidità di analisi e quella limpidezza di scrittura che ne fanno, ormai da molti anni, una presenza luminosa nel dibattito intellettuale italiano e internazionale.

