Marotta & Marotta

Due anni dopo il trionfo inaspettato del terzo scudetto, il Napoli torna sul tetto d’Italia. Ma questa volta la storia è diversa. Non c’è il dominio assoluto né la squadra schiacciasassi. C’è sofferenza, sacrificio, resilienza. C’è un gruppo che si reinventa, che lotta contro gli infortuni, contro i pronostici e contro le assenze pesanti. Un gruppo guidato da Antonio Conte, uomo di campo e di carattere, che ha saputo tenere insieme i pezzi anche quando tutto sembrava franare. Da Verona a Verona, ma con esiti opposti: allora una cinquina, oggi una sconfitta all’esordio. Allora una marcia trionfale, oggi una corsa punto a punto fino all’ultima giornata. Un campionato vissuto con il cuore in gola, senza coppe europee, senza certezze, ma con tanta anima. “4nema e core” è il fotoracconto di una stagione indimenticabile, fatta di momenti decisivi, volti, emozioni. È il ritratto fedele di uno scudetto diverso, più sofferto, più umano. Forse per questo, ancora più bello.

I due libri sono un tributo fotografico alla squadra, ai protagonisti e ai momenti decisivi che hanno scritto una nuova pagina di storia. Due libri da sfogliare con orgoglio, per rivivere ogni gol, ogni esultanza, ogni abbraccio. Con centinaia di fotografie esclusive, dettagli curati e una narrazione avvincente, questo cofanetto rappresenta un vero oggetto da collezione. Un doppio omaggio che nessun tifoso napoletano può lasciarsi sfuggire. Perfetti da regalare o custodire nella propria libreria, per rivivere - ogni volta che si vuole - la magia di due stagioni indimenticabili.

Non deve stupire se riproponiamo con questo libro il tema della contenzione, che è stato fondativo delle pratiche di deistituzionalizzazione – dal manicomio ai servizi territoriali – da cui è nata la riforma psichiatrica. Basti ricordare il “e mì non firmo” di Basaglia quando gli presentarono il registro delle contenzioni all’Ospedale Psichiatrico di Gorizia e di come il rifiuto di quella pratica coercitiva ha caratterizzato, da quel giorno, tutte le esperienze dei servizi territoriali generati dalla chiusura dei manicomi. Il caso a cui ci riferiamo è infatti quello della morte, legato al letto di contenzione del reparto psichiatrico dell’Ospedale Civile di Vallo della Lucania (Sa), del maestro Francesco Mastrogiovanni. Il caso ebbe una grande risonanza mediatica perché l’agonia del povero Maestro venne filmata dalle telecamere di sicurezza della stanza in cui era ricoverato. Perito di Ufficio psichiatra, venne nominato il Dottor Giuseppe Ortano, a cui con questa pubblicazione rendiamo il nostro doveroso riconoscimento e omaggio, non avendo potuto farlo prima per l’intervenuta malattia e la immatura scomparsa.

La vite sostenuta da alberi vivi è una tecnica di coltivazione discendente dall’arbustum galicum etrusco, ancora oggi presente nel Casertano dove l’unione tra maestosi pioppi e il vitigno Asprinio dà luogo alle tipiche piantate, suggestivo elemento iconografico dei luoghi. Carolina Levita ne fa una fiaba. Età di lettura: da 7 anni.

"Terapeuti sociali attivatori di conflitti, operatori militanti della trasformazione dei rapporti di classe, creativi indagatori delle difficoltà della vita di chi apre per sé una crisi e coinvolge/sconvolge tutto il proprio mondo relazionale ed esistenziale, donne e uomini della Salute Mentale che scelgono soluzioni individuali al posto di protocolli generalizzanti: ecco chi siamo Noi di Psichiatria Democratica, […]" (Salvatore Di Fede)

I temi che compaiono nel titolo del presente volume rientrano in un’area di ricerca particolarmente complessa, non fosse altro per i molteplici campi disciplinari che investono. La Maturazione, l’Educazione, l’Apprendimento sono infatti aree tematiche di ampio respiro, approfondite sotto prospettive e riferimenti teorici spesso molto diversi gli uni dagli altri. Il Volume si rivolge prevalentemente agli Operatori della Scuola e in particolare agli Insegnanti che lavorando con soggetti in età evolutiva vengono frequentemente a confrontarsi con situazioni che a volte sembrano esulare dal loro specifico professionale, nel senso che vanno ad investire problematiche di varia natura non sempre previste nel loro percorso formativo.

Alexandre Davy de la Pailetterie Dumas nacque a Villers-Cotterêts nel 1802. Figlio di un ufficiale dell’esercito repubblicano che si era segnalato nelle campagne napoleoniche, ne rimase orfano a soli quattro anni. Uno spensierato ottimismo e uno straordinario spirito d’iniziativa gli consentirono una vita serena mai afflitta da dubbi o incertezze. Dal 1816 al 1823, fu impiegato come scrivano presso un notaio del suo paese natale. Poi, raggiunse Parigi dove fu copista nella cancelleria del Duca d’Orléans. Nella raffinata e colta capitale, il giovane Dumas fu iniziato alla conoscenza dei classici italiani e tedeschi e, nel 1829, divenuto primo bibliotecario, ebbe occasione di conoscere e frequentare alcuni tra i massimi esponenti dell’élite intellettuale del l’epoca. Amò la bella vita, le belle donne, la buona cucina e i viaggi. Al 1835 risale la sua prima venuta in Italia. Il secondo viaggio in Italia, lo portò a Napoli, dove trascorse tre anni alla direzione de L’Indipendente, dedicando gran parte del suo tempo alla propaganda garibaldina. Dopo una vita tumultuosa, fatta di eccessi di ogni genere, morì quasi in bancarotta il 5 dicembre del 1870.

Undici storie, piccoli o grandi avvenimenti, reali o solo realistici e, tutti, al confine delle possibilità del l’agire umano. Le narrazioni seguono al lavoro di memoria e di riscrittura compiuto negli anni per aver ascoltato testimoni diretti e indiretti, oppure per averle immaginate a seguito di altre suggestioni letterarie. O, ancora, a seguito di avvenimenti osservati occasionalmente, talvolta pure partecipati e spesso condivisi emotivamente.

“Sanmartino” costituisce un utile ed aggiornato strumento di lavoro per quanti vogliano approfondire la conoscenza di uno dei maggiori scultori del settecento italiano.