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Le Lettere

Ala spazzina

Ala spazzina

Renato Ranaldi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2022

pagine: 441

"Ala spazzina" è il romanzo di una Teoria. Il protagonista è un artista affiancato da un'infelicità ubiquitaria giustificata da una logica che lo giudica con severità. Ha preteso troppo dall'Arte che gli ha nutrito l'Io fino a farlo deflagrare, allora è stata accusata incapace di non sapere riscattare l'inquietudine che ha provocato. Quella persona ha la certezza di patire il costante tormento proprio del genio - è convinto di essere tale - e, in questa coscienza esaltante di sé, concepisce la Teoria draconiana che lo autorizza a cassare i modi dell'Arte, ma è quella stessa Teoria a schiavizzarlo. La presenza sottomessa di un angelo custode sui generis che gli ha garantito protezione non serve a evitare concatenati quanto disastrosi eventi. La cronaca è battuta da incessanti raffiche di possesso e dall'assoluta dedizione al Principio inesorabile che ha brutalmente condizionato quel genio il quale, imperterrito, continua a condannare gli artisti sottomessi alla Bellezza. Lo sventurato protagonista, privato della rassicurante irrilevanza del mondo, potrà toccare con mano cosa sia una rovina, occorre quel dolore per rovistare dentro il cuore della gente che potrebbe addirittura sembrare amabile e, perché no, comprare dei quadri. Quel desiderio fa i conti con l'Improbabilità che vira all'autodistruzione, nega ogni afflato relativo all'Arte che viene consegnata al Nulla. Vale soltanto la scommessa di riappropriazione della roba nella cassettiera, i disegni che testimoniano quella dannazione voluta dalla spietata Teoria di cui il genio senza nome - nel libro non viene rivelato - è vittima. Solo il possesso di quelle carte lo appagherà. Chi l'ha conosciuto ha rifiutato quell'ossessione che l'ha reso unico, ma intollerabile: solo il suo angelo-femmina, dalle ali spropositate che spazzano in terra, e che brilla per fascino e irresistibile attrazione carnale, ha saputo leggere la mappa labirintica della sua mente. Gli è rimasta alle calcagna nella speranza di recuperarlo anche dopo aver subìto la massima umiliazione per un angelo: le erano state mozzate le ali. Alla fine, intuirà che nella cancellazione è la salvezza: come se fosse del tutto avvezza alla malvagità deliberata di un piromane, dà alle fiamme tutti i segni che avevano dato fama al suo protetto: occorre la cenere di un rogo per consegnare alla salvifica dimenticanza il profilo dell'artista tanto amato. La metastoria è chiusa a chiave, condannata a se stessa, a dispetto del criterio che ci piomba addosso e che pretende il buonsenso di una chiusa: è stato mostrato un nodo che non deve essere sciolto.
20,00

Studi danteschi. Volume Vol. 85

Studi danteschi. Volume Vol. 85

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2022

pagine: 543

Diretti al loro inizio da Michele Barbi, poi da Mario Casella, Gianfranco Contini e Francesco Mazzoni, sono di fatto divenuti, cessato nel 1923 il «Bullettino della Società Dantesca Italiana», organo ufficiale della Società Dantesca Italiana che ne cura l’aspetto scientifico. Altre riviste dantesche, tutte utili e importanti, si sono aggiunte in Italia e all’estero a incrementare con diverse aperture di campo la fortuna di Dante ai tempi nostri, ma gli «Studi Danteschi» sono rimasti fedeli a quanto ebbe a scrivere nel 1920 Michele Barbi, enunciando “i nostri propositi”: apertura a qualsivoglia scuola, purché conduca all’accertamento di fatti e contribuisca con le proprie indagini a provare una verità; approfondimento dello studio della cultura medievale e, di riflesso, del pensiero dantesco e della cultura che fu di Dante, muovendo dalle varie opere per giungere, storicizzando, alla globalità della Divina Commedia. Una rubrica espressamente dedicata alle Notizie della Società segnala anche eventi di carattere dantesco promossi da altri istituti, utile documentazione a illustrare termini e modi dell’odierno dantismo.
125,00

Nuova storia contemporanea. Volume 2

Nuova storia contemporanea. Volume 2

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2022

pagine: 252

Quadrimestrale di studi storici e politici sull'età contemporanea.
30,00

«Spiritus intus alit...». La ricezione di un luogo filosofico virgiliano nel pensiero moderno

«Spiritus intus alit...». La ricezione di un luogo filosofico virgiliano nel pensiero moderno

Brunello Lotti

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 351

I versi costituiscono l'incipit del sesto libro dell'Eneide che aprono il discorso di Anchise ad Enea sulla natura e sul destino delle anime. Essi costituiscono un preambolo cosmologico, ispirato alla fisica stoica, dell'escatologia pitagorico-platonica sul ciclo di vita, morte e reincarnazione delle anime individuali. La loro fortuna nella storia del pensiero occidentale è vastissima e questa monografia ne tenta una ricostruzione, sia documentando in numerosissimi autori la diffusione del passo virgiliano dalla tarda antichità all'Illuminismo sia esaminando i temi filosofici che sono intrecciati alla ricezione del passo, in particolare il dinamismo e l'ordine della natura e l'animazione cosmica.
35,00

Soft power and the art of cultural diplomacy

Soft power and the art of cultural diplomacy

Gaetano Castellini Curiel

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 154

Definita come "lo scambio di idee, informazioni, arte e altre manifestazioni culturali tra nazioni e popoli, ai fini di accrescerne la comprensione reciproca", la diplomazia culturale è da sempre presente e operante in ogni contesto di relazioni internazionali: dall'invio di esploratori e viaggiatori nelle vesti di "ambasciatori informali" all'avvio di rotte commerciali transnazionali, dai programmi di scambio culturale ai viaggi delle delegazioni internazionali, dall'organizzazione di eventi culturali all'estero alla partecipazione a gare sportive internazionali. Inoltre, l'essenza stessa della diplomazia culturale è connessa a un concetto ancora più ampio, quello disoft power, che, in opposizione all'hard power, derivante dalla forza militare, demografica ed economica di una nazione, è definito come "l'abilità di far sì che gli altri modifichino il proprio comportamento nella direzione da noi voluta, come risultato della nostra capacità di attrazione". Il soft power, ricorrendo a strumenti diversi, quali la cultura, i valori morali e le idee, rappresenta il potere dell'attrazione e dell'influenza, riassumendo una stima qualitativa del grado in cui i valori o la cultura percepiti da una nazione ispirano affinità o attenzione sugli altri. Partendo da questi due concetti fondamentali, il tentativo di questo libro, che si presenta come un breve saggio tematico, è quello di tracciare il percorso evolutivo della diplomazia culturale in relazione all'esercizio del soft power, prima ripercorrendone le principali fasi di sviluppo cronologico, e poi esaminando come diversi stati e regioni del mondo abbiano, ciascuno a suo modo, impiegato la diplomazia culturale ed esercitato il soft power per raggiungere specifici obiettivi politici a livello internazionale. In relazione alla recentissima emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus a livello globale, l'elaborato si conclude con una riflessione sul modo in cui il diverso "carattere culturale" di ciascun paese abbia portato a una serie di soluzioni e scelte strategiche tra loro molto diverse, sia a livello di gestione dell'emergenza che di comunicazione politica e mediatica. La capacità di destreggiarsi con l'arte della diplomazia culturale non è mai stata così importante come adesso, in un momento storico caratterizzato dall'esistenza di un sistema globale basato su regole in perenne evoluzione e non circoscritte, dove gli scambi e il dialogo internazionale trascendono letteralmente i confini geografici e si sviluppando attraverso canali sempre nuovi e alternativi. Infine, tra le nuove sfide emergenti, quella più interessante sembra essere l'ingresso di nuovi attori "diplomatici" sulla scena internazionale, ovvero di soggetti non pubblici che attraverso progetti o iniziative speciali si affermano come interlocutori principali in un contesto di relazioni internazionali.
19,00

La filosofia e l'impegno civile di Maurizio Mori. Quarant'anni di bioetica in Italia

La filosofia e l'impegno civile di Maurizio Mori. Quarant'anni di bioetica in Italia

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 486

Il volume è un omaggio che colleghi e amici di Maurizio Mori hanno voluto dedicare allo studioso e all'organizzatore culturale che si è prodigato per la discussione sulle questioni della bioetica negli ultimi quarant'anni. Essi non raccontano solo quarant'anni di bioetica in Italia ma anche alcune questioni decisive sulle quali si è giocata la storia culturale e politica della nazione. La bioetica, sorta come una nuova disciplina a cavallo tra la filosofia, il diritto, la medicina e le scienze biologiche, si è imposta come un motore di cambiamento culturale profondo della società italiana. Nel libro sono raccolti gli interventi di filosofi, medici, scienziati, giuristi, politici e di testimoni che hanno incontrato Maurizio Mori nella sua instancabile attività e che hanno contribuito a disegnare il panorama della discussione bioetica in Italia. Nella prima parte gli autori e le autrici dei saggi entrano direttamente nel merito delle posizioni difese da Mori, nella seconda si confrontano con alcuni dei suoi temi, dalle questioni giuridiche a quelle filosofiche e bioetiche a testimonianza della capacità che Mori ha avuto di tessere un filo teorico continuo e cumulativo e insieme di rispondere alle sollecitazioni della società italiana, attorno ai grandi temi e ai casi civili che hanno fatto la storia della bioetica nel nostro paese, intrecciando la dimensione filosofica e bioetica con quella giuridica e culturale più ampia.
34,00

Commedia

Commedia

Dante Alighieri

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 1100

Come già nel 1921 e nel 1965, la Società Dantesca Italiana non manca l’occasione offerta dal Centenario per fare il punto circa le ricerche e gli studi sul Poema dantesco. Alla pubblicazione della “Commedia secondo l’antica vulgata”, a cura di Giorgio Petrocchi (1966-67), hanno fatto seguito più di cinquanta anni di lavoro collettivo, in Italia e fuori d’Italia, che ha approfondito e arricchito l’esegesi del testo, la conoscenza della cultura dantesca, delle sue fonti nonché della tradizione, manoscritta e a stampa, grazie alla quale l’opera si è diffusa fino a diventare un “classico” universale. Nel frattempo, ha avuto significativi, sia pur contraddittori sviluppi anche la riflessione su metodi e procedimenti dell’ecdotica. Era dunque necessario che l’impostazione data prima da Giuseppe Vandelli e poi da Petrocchi all’edizione del Poema fosse messa a confronto con le nuove, cospicue acquisizioni, e con la discussione metodologica più recente. La nuova edizione curata da Giorgio Inglese si fonda su una ridefinita classificazione dei testimoni, ricondotti a tre lecturae del poema formatesi negli anni immediatamente successivi alla morte di Dante. Si riconoscono, in particolare: il testo curato dal “dantista” fiorentino Forese (Donati?) nel 1330-1331, noto dalla collazione Martini e dal ms. Trivulziano 1080 (1337/8); un’esile tradizione emiliano-romagnola, il cui testimone più antico e più puro è il ms. Urbinate lat. 366 (1352); una vulgata tosco-fiorentina, affermatasi ben presto come testo standard del poema, i cui rappresentanti più vetusti e autorevoli sono i mss. Egerton 943, Landiano 190 (1336) e Parmense 3285: collaterale alla vulgata, si distingue tuttavia per antichità e pregio il pisano ms. Ashburnhamiano 828 (ante agosto 1334). Entro questo ambito testimoniale, la lezione prossima all’originale si individua attraverso il confronto qualitativo fra le varianti; dove l’esame ne riconosca la pari ammissibilità o l’indifferenza, la selezione avviene su base probabilistica, prevalendo l’accordo fra i testi foresiani e il codice Urbinate, oppure fra quest’ultimo e la vulgata. Per la veste linguistica, punto di riferimento primario (come già indicato da Petrocchi) è il ms. Trivulziano 1080, rimosse soltanto le forme estranee all’uso fiorentino documentato fra l’ultimo quarto del sec. XIII e il primo del XIV.
290,00

La mente di Leonardo

La mente di Leonardo

Cesare Luporini

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 224

Con "La mente di Leonardo", premio Viareggio per la saggistica 1954, Luporini rivendica la rilevanza filosofica (negata da Croce all'inizio del secolo) e scientifica (essa pure era stata revocata in dubbio) del pensiero del grande vinciano. Essa nasce non dalla costruzione di un sistema ma dal confrontarsi di Leonardo con problemi «carichi di avvenire» e «decisivi nella formazione del mondo moderno». Leonardo viene così presentato come una prima testimonianza, certo non priva di limiti, di quel nesso fra metodologia delle scienze della natura e filosofia destinato a divenire elemento caratterizzante dell'indagine filosofica dei secoli XVII e XVIII. Primo sperimentalista consapevole, capace di istituire un rapporto chiaro fra matematica e esperienza, Leonardo indaga la natura con un atteggiamento scevro da ipoteche religiose o magico-occultistiche e già partecipe di quell'ethos democratico che è proprio della scienza moderna.
21,50

Temi e figure della complessità

Temi e figure della complessità

Giuseppe Gembillo

Libro

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 329

Le vie della complessità sono molteplici e diverse e, in Italia, sono state percorse da più versanti sin dagli anni Ottanta del Novecento. Un sentiero peculiare della complessità – quello in chiave filosofica, che si è cercato di restituire nel presente volume – ha avuto tra i suoi principali protagonisti Giuseppe Gembillo. Allievi, amici, studenti hanno pensato di rendere omaggio al comune maestro, amico, professore con quest’opera che raccoglie molti dei saggi da lui pubblicati sui temi che, da diversi lustri, sono oggetto del suo interesse.
32,00

Aida e Umberto

Aida e Umberto

Ivanna Rosi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 250

Grazie alla preziosa documentazione lasciata dal padre, Ivanna Rosi ricostruisce una vicenda familiare che è di fatto una microstoria toscana, e in particolare senese, tra gli anni Venti e Cinquanta. Ambienti, passioni, pregiudizi, sofferenze, ambizioni, nelle loro interferenze e conflitti talvolta drammatici con il potere fascista e con le difficoltà del dopoguerra. Al centro la bella storia d'amore di Aida e Umberto, nel piccolo mondo di Vescovado di Murlo, sotto l'occhio inquisitore dei gerarchi locali, alla vigilia della guerra. Quel lontano passato della famiglia e i successivi ricordi dell'infanzia e adolescenza legati alle due coppie dei genitori e degli zii sono filtrati da uno sguardo retrospettivo benevolo e affettuoso. Lungi dal gravare di postume riprovazioni gli errori e anche le colpe, pur non taciute, nei limiti dello spirito piccolo borghese degli anni Cinquanta, il racconto riscopre il tesoro dimenticato o equivocato e screditato, dell'amore ricevuto, la giovinezza e la bellezza di Aida, la complessità malinconica di Umberto, la vivacità capricciosa e appassionata di Silvia, la placida serenità di Palmiero. "La mia anima - scrive Alphonse de Lamartine nelle Confidences - è come i setacci con cui i cercatori d'oro del Messico raccolgono le pagliuzze del puro metallo dai torrenti delle Cordigliere. La sabbia se ne va, l'oro rimane. Perché opprimere la memoria con ciò che non serve a nutrire, a incantare, a consolare il cuore?"
16,00

Lettere rivoluzionarie. Testo inglese a fronte

Lettere rivoluzionarie. Testo inglese a fronte

Diane Di Prima

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 332

"Lettere rivoluzionarie" di Diane di Prima è un dono, un viaggio senza bussola dentro tumultuose ed emozionanti decadi di trasformazione. In Italia, fino ad oggi, l’unico testo tradotto di Diane di Prima rimane "Memorie di una beatnik", ma la sua produzione conta più di quaranta libri. Lettere rivoluzionarie è il lavoro seminale della scrittrice, che David Stephen Calonne definisce così: «Lettere rivoluzionarie cerca di creare un nuovo laboratorio della coscienza in America». All’esperienza come avventura consumerista da entrepreneur, Diane di Prima oppone un’azione collettiva sotto forma di amore volto alla rottura del dualismo tra uomo e natura, tra spirito e corpo e per questo si affida alla saggezza del Buddismo. Nell’opera la poetica della rivoluzione è capovolgimento della gerarchia del sapere; di Prima sostituisce la ragione con la magia appoggiandosi, tra gli altri, agli studi di Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Marsilio Ficino e John Dee. Allo stesso tempo, il suo lavoro è marcato dalla lunga corrispondenza e collaborazione con giganti della poesia del Novecento come Ezra Pound, Charles Olson, Robert Duncan e Audre Lorde, e come i suoi mentori, Diane di Prima si serve della poesia sottolineandone il carattere di notizia, “archivismo”, storiografia. Attingendo dalle tendenze linguistiche del suo tempo di Prima fa emergere una poetica dell’essere. Il testo diventa così un manuale che presenta liste, consigli, avvertimenti, macabre realtà di ingiustizia. Insieme ai suoi amici Allen Ginsberg, Jack Kerouac, William Burroughs, Amiri Baraka, Diane di Prima ha segnato un’era. Le sue Lettere sono un appello che continua a tornare: un prezioso dono della sua voce.
22,00

Studi sul «Canzoniere» di Dante con nuove indagini sulle raccolte manoscritte e a stampa di antiche rime italiane

Studi sul «Canzoniere» di Dante con nuove indagini sulle raccolte manoscritte e a stampa di antiche rime italiane

Michele Barbi

Libro: Copertina rigida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2021

pagine: 542

Michele Barbi, "Studi sul Canzoniere di Dante, con nuove indagini sulle raccolte manoscritte e a stampa di antiche rime italiane" (Firenze, G.C. Sansoni, 1915) è uno dei caposaldi della moderna filologia, riproposto in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri in edizione anastatica conforme all'originale, arricchita da un'ampia introduzione del professor Corrado Bologna, della Scuola Normale Superiore di Pisa. Le ricerche di Barbi confluite in questo volume venivano come è noto a seguito della magistrale edizione della Vita Nova (1907), e nella prospettiva di porre in rilievo il valore storico delle raccolte di rime antiche all'unisono con lo studio dell'intera tradizione variantistica della lirica dantesca, venivano a fondare la cosiddetta "nuova filologia": che specie dopo questo momento di svolta non fu più l'applicazione astratta di criteri estetizzanti o la pratica di un'attribuzionistica farraginosa, quanto invece attenzione al valore dell'ecdotica: quale questo si riconosceva nella collaborazione stretta tra verifica diretta delle dinamiche dei testi e studio della natura storicamente esatta di essi. Come dire, il modello di una forte e consapevole coerenza operativa di filologia e di critica, che permise a quello che fu definito l'"ultimo solitario artigiano della grande italianistica" di comporre un primo canone di sistemazione delle "rime sparse" di Dante nel momento stesso in cui offriva al mondo della dantistica un affresco storicamente determinato della stessa tradizione lirica delle Origini. I frutti di questa grande innovazione vengono perciò riproposti con questa riproduzione anastatica dell'edizione originale del 1915 con l'auspicio che ancora sotto il segno di Michele Barbi gli studi attuali su Dante si ispirino alla disciplina del suo lavoro critico esemplare.
56,00

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