Ist. Italiano Cultura Napoli
Ridevano i tuoi occhi-Your eyes were smiling
Davide Zoccolan
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2005
pagine: 74
Favola e altre poesie
Alberto Gatti
Libro
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2005
pagine: 48
Racconti di fine millennio. Volume Vol. 1
Teresa Bracuti Fratino
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2004
pagine: 96
Racconti di fine millennio. Volume 2
Teresa Bracuti Fratino
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2004
pagine: 96
Poesie
M. Rosa Guarnieri
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2004
pagine: 40
P.A.S.S.ioni. Pettegolezzi & amori segreti. Creatività e vita in arteterapia
Paola Dei
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2003
pagine: 120
Yes and no. The meaning of suffering in a looking glass universe
Steven Carter
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2003
pagine: 120
Esperimenti incatenati
Alberto Gatti
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2003
pagine: 28
Guido e Paolo Della Valle, due ragazzi di fine Ottocento
Olimpia Jannel Della Valle, Tiziana Guerriero Varvesi
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 1999
pagine: 288
Sulla rotta di Magellano. Ediz. inglese, francese e spagnolo
Roberto Pasanisi
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 1996
pagine: 176
Hortus conclusus
Giosè Bonsangue
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Cultura Napoli
anno edizione: 2025
pagine: 40
Quella di Giosè Bonsangue è una poesia cha dà la misura di sé già dalla lirica che fa da ouverture alla raccolta, a questo medievale ‘giardino conchiuso’ dell’anima: Che il tempo sia dentro ogni cosa, dentro le camminate veloci, dentro i ritorni, tra pensieri, sorrisi, amarezze. Il tempo come lacaniano ‘soggetto del desiderio’: rivissuto mai nel presente, nel ‘qui e ora’, ma sempre nel ‘là e allora’, inseguito incessantemente lungo il filo sottile e triste della memoria, della solitudine, del ricordo. Sono sentimenti soffusi e incompiuti che fanno da Leitmotiv di questi versi dal modus nominatorio, che sembrano inverare poeticamente l’antica tesi dei filosofi nominalisti medievali: nomina sunt consequentia rerum. I nomi delle cose e delle persone persi nella notte dell’anima, le situazioni sperdute nella nebbia dei ricordi sono l’unico appiglio per recuperare il passato, dargli un senso nell’abisso del tempo che li ha inghiottiti e resi oscuri e franti. Qui non si invera la famosa magistrale dizione jimeneziana, il cerchio non si chiude, la Gestalt resta sospesa per sempre (Roberto Pasanisi).