Grafichéditore
Di tuberose, fresie e gelsomini... di giuggiole e cannella
Michela Cimmino
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 240
"Memoriale di gusto, quello di Michela, nel nome di una sapienza declinata tutta al femminile: è l’autrice stessa ad offrircelo in quel ramo genealogico di cui lei stessa, insieme alla figlia Maria Teresa, è continuatrice d’eredità. Ne vien fuori una recherche neo-proustiana fatta di odori e sapori: per quanto mi concerne, è il più succulento tra i libri culinari del lametino (per la multidimensionalità delle tematiche, che lo vedono imbandito ed impaginato non solo per banchetti ma anche per simposi di discussione). Entrando più nel testo, ne tocchi istantaneamente un’appetibilità singolarissima: una semplice esperienza sensoriale, come una canzone o l’assag-gio di un particolare cibo, te la porti nelle viscere fino ad innescare 'l’immenso edificio del ricordo'..." (Francesco Polopoli)
Austerlitz 1805. La battaglia perfetta
Salvatore Moschella
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 336
In Moravia, in quegli ultimi gelidi giorni di novembre non vi era tempo da perdere: occorreva provocare una battaglia con il contrapposto esercito austro-russo coalizzato prima dell’arrivo di altre forze nemiche in rapido avvicinamento. Napoleone doveva farli muovere dal formidabile arroccamento difensivo di Olmutz, e per farlo c’era un solo modo: rovesciare i ruoli, convincere i nemici di non essere le prede, ma i cacciatori. …Manovra in realtà ideata e voluta dal geniale imperatore e ciecamente eseguita dagli alleati esattamente come lui voleva. Dal primo all’ultimo colpo di cannone, gli avvenimenti apparvero come se fossero esattamente misurati e dispensati da una forza superiore onnipotente alleata della Grande Armée; ma non vi fu nulla di trascendentale quel giorno, ma solo il risultato di una calcolata previsione. La battaglia di Austerlitz è considerata ancora oggi come il modello più eclatante della potenza devastante della manipolazione psicologica nella guerra. …Nella storiografia napoleonica questo libro, per la sua completezza, assume un valore indiscutibile: un punto di riferimento imprescindibile per la ricostruzione della verità storica di quella giornata epocale.
Il bambino mezzo delfino
Vittorio Branca
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 94
Dopo la pubblicazione nell’estate 2020 del libro “Tortuosi meandri”, Vittorio Branca ritorna con questa nuova opera narrativa nella quale, attraverso la storia di un bimbo e di un delfino, ripercorre i temi che gli sono più cari: l’amicizia, l’amore, l’avventura, la politica ed i mali che colpiscono il mondo derivanti da fame, povertà, sfruttamento, epidemie. ... Ismail è un bimbo proveniente da Gibuti che parte insieme con i propri genitori alla volta dell’Europa, terra promessa, per dare una svolta alla propria esistenza di fame e di stenti... Viaggio iniziato con la speranza nei cuori, proiettato verso la certezza di un avvenire migliore, ma conclusosi amaramente con il naufragio e la morte di tutti quegli sventurati ad eccezione del bambino che, trovatosi solo in mezzo a quella immensa e sconfinata distesa di acqua, scoprirà di avere delle doti eccezionali delle quali non era a conoscenza. Doti che gli avrebbero consentito di respirare sott’acqua, anche per lungo tempo, e di salvare poi la vita grazie all’intervento di un delfino sul dorso del quale, ormai sfinito, raggiungerà la riva...
Come il pane. Poesie d'altrove
Filippo D'Andrea
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 80
"La nuova silloge di poesie di Filippo D’Andrea colpisce immediatamente con la sua potente ricchezza. (...) nel mondo di D’Andrea niente sta per se stesso; ogni cosa è situata nel contesto più vasto di vita e di realtà. E questo crea nel lettore un senso di vastità, nostalgia di un Altrove, e tenera amorevolezza. Per cui, queste poesie possono essere definite contemplative, ma anche metafisiche. (...)La realtà è elevata a metafisica, lo psicologico diviene religioso/spirituale, l’astratto è intrecciato con il personale ed il corporeo. (...)L’effetto complessivo di questo ricco affresco di immagini è un senso di pienezza e di mistero, perché ogni cosa non è precisamente ciò che è: essa è unita ad altre cose. Ogni cosa acquista dimensioni ulteriori. Si viene colpiti dal convincimento che la realtà è più grande di quella che appare, e con un desiderio metafisico per una realtà più grande. (...)Il lettore, io penso, troverà in questa silloge di poesie di Filippo D’Andrea una fonte di ispirazione per un’intima contemplazione sulle più vaste, ineffabili dimensioni dell’esistenza umana..." (dalla Prefazione di Ran Lahav)
Timere. Con il cielo dentro gli occhi
Sina Mazzei
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 96
"Ogni sua fiaba è un percorso di crescita, per chi la legge e per chi la scrive. Ed è in questo circolo virtuoso di emozioni e fantasia, lettura e apprendimento, che si colloca Timere, una fiaba per bambini e bambine, ma con un profondo risvolto psico-filosofico. ...Timere è una fiaba che arriva dritta al cuore di tutti noi, non importa l’età. Riesce con una semplicità disarmante ad aprire mille possibilità di dialogo e confronto costruttivo con i bambini, sia che la si legga in classe come strumento didattico sia che la si condivida a casa, in famiglia. ...Attraverso la timidezza della protagonista affrontiamo un viaggio nel nostro Io più profondo: questa è Timere, questa è la maestra Sina: la mia collezionista di fate, la mia prima piccola, ma solida nuova radice." (dalla prefazione di Martina Perazzone)
In viaggio con Dante
Marinella Vitale
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 168
Ognuno di noi ha reagito in modo diverso ad una pandemia che ha ridotto la nostra libertà e la nostra socialità, con conseguenze gravi su molti settori dell’economia. Ma i mali, a volte, producono un bene. Marinella Vitale, a causa della pandemia, ha ritrovato in sé la forza d’animo per reagire e ritrovare, grazie a internet, la possibilità di comunicare con altri... Accostarsi all’opera di Dante con un simile approccio non può che rinviare alla teoria e alla prassi dell’ermeneutica, una delle correnti più significative della filosofia del secondo Novecento, di cui sono importanti esponenti il tedesco Hans Georg Gadamer e l’italiano Gianni Vattimo.
Fumìna Švèlto é i cinque sènsi. La magìa délle paròle
Simona Trunzo
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 54
Con queste filastrocche, tanto e niente posso dire, faran tutto le parole, che ti possono sbalordire. Con questo gioco di rime, ogni parola si esprime: quando conti sino a “vénti”, e poi spazza via tutto il soffio dei “vènti”. Quando a Palazzo regna il “Ré”, ma le note di ingresso sono tutte in “rè”. Accentare “e” congiunzione, non è un errore. Con l’uso degli accenti, la pronuncia corretta delle parole emetti. La magia della parola tutto avvalora.
Sublimi dintorni
Franca Maria Mete
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 72
«...Poi ho letto le poesie di Franca Maria e ho capito. Ho capito che in quelle poesie, c’ero io, c’erano i suoi affetti e c’erano sentimenti diffusi ed emozioni condivise che legano la lettrice ed il lettore (leggendo essi con l’anima) e l’autrice. Le poesie di Franca Maria sono apparentemente autobiografiche, attingono ispirazione e linfa vitale dai suoi ricordi, velati dall’inesorabile nostalgia, dai suoi affetti perduti e da quelli sopravvissuti. E allora… chi legge capisce e realizza che nelle poesie c’è anche lui… i suoi affetti perduti e sopravvissuti, i suoi ricordi di una giovinezza ammantata ed idealizzata, la tenerezza per le amicizie che furono e che sono, i suoi stupori per scorci di paesaggio colti anche durante una breve passeggiata o un lungo viaggio, le sue reazioni ad un cielo nuvoloso o a vestigia abbandonate. Questo “imprinting” con la lettrice ed il lettore si realizza tramite l’utilizzo di un linguaggio capace, con pochi segni, di tratteggiare immagini che univocamente si materializzano nella mente – e nel cuore - di chi legge, suscitando di conseguenza l’emozione, il ricordo, in definitiva il messaggio...»
'A parrata da' mamma
Mariannina Amato
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 136
... Chi scrive è un’appassionata della musicalità nella Parola. La parola intesa non solo come espressione morfologica–sintattica, generata dalla razionalità umana, ma come impeto di intimità e profondità, come espressione arcaica che nasce dal nostro sentire, dal nostro vivere, dal nostro essere. Parola come musica, musica come emozione. Il concetto si amplia, diventa ascolto ed espressione, memoria e comunicazione, immediatezza e semplicità. Il dialetto, in particolare quello calabrese, per molto tempo è stato poco ricercato e valutato, considerato per molti come modalità espressiva superata dalla lingua italiana, lingua convenzionale ed ufficiale. Vissuto spesso come segno di arretratezza e d’inferiorità, parlato solo dagli anziani, nei paesini o dalle perso- ne poco istruite. Denigrato fino ad impoverirlo nel suo vero valore di trasmissione e di identità socio-culturale. Nell’arco dei secoli, la Calabria è stata terreno di conquista e dominio. Diverse sono state le civiltà che si sono succedute. Dai greci ai romani, dagli arabi agli angioini e aragonesi.
Curinga, tempi infami. Poesie in vernacolo e in lingua
Giovan Battista Vono, Giuseppe Vono
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 176
"Dalla introduzione Attraverso la lettura si potrà avere un’idea di quel magma, del complesso sostrato nel quale si è venuto formando il gruppo umano di Curinga (non molto dissimile, d’altronde, da quello dei tanti altri centri grandi e piccoli del sud-Italia). Qui occorre dire che la ricontemplazione di quel mondo paesano ci ha affascinato al punto da indurci a raccogliere e a presentare, per la prima volta, le composizioni dei due poetanti artigiani. Anche in tempi di democrazia progressiva e di migliorate condizioni socio-economiche esse dovrebbero rivelarsi utili alla formazione delle giovani generazioni, per le quali la conoscenza del passato dovrà essere di monito e di aiuto nella vita presente e nella soluzione delle sue contraddizioni. Ma la poesia, d’altronde, - che pur nelle sue più alte manifestazioni adombra il fiato pesante delle cose umane - avrà sempre il pregio di affinare gli animi, di renderli migliori."
Vite rubate. Tessere di storia del Novecento
Vittoria Butera, Eugenio Giudice
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 240
Da “Lassù sulla montagna” Mi sogno sempre che lo tengo sopra le braccia (si riferisce al figlioletto), ma poi mi sveglio e mi trovo... senza niente nella neve… Ci tocca andare a Modena, poi più avanti… anche gli zoppi devono partire… Siamo come le mosche il mese di agosto, e per ogni ora giungono treni pieni di soldati. Da “Affascino e malocchio” La nottata della panificazione era speciale. Innanzitutto si andava a prendere la levatina da chi nella ruga aveva fatto il pane per ultimo. Così, passando da casa a casa, la catena del lievito non s’interrompeva; e non si doveva interrompere perché il primo lievito lo fece la Madonna e lo passò alle sue vicine.
L'Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia Vetere
Franncesca Giurleo
Libro: Libro rilegato
editore: Grafichéditore
anno edizione: 2021
pagine: 144
Il testo racconta la storia di un sito archeologico fra i più importanti che la Calabria custodisce; forse poco conosciuto, ma non per questo poco interessante. Ero poco più che adolescente quando ne ho sentito parlare per la prima volta e fu l’insegnante Renato Sgarrella, stimata figura di spicco della cultura di Lamezia e amico di famiglia che, sapendo del mio interesse per la storia, mi disse: “Sai che a Sant’Eufemia Vetere ci sono i resti di un’abbazia fatta edificare da Roberto il Guiscardo? Si dice vi sia stata sepolta Fredesenda, la madre del condottiero”. Rimasi sbigottita e nella mia mente una serie di pensieri si accavallarono, chissà che storia avrebbero potuto raccontare quelle mura se avessero parlato! Fu così che, suo tramite, potei visitarla per la prima volta insieme a Carla, la figlia, e Clotilde, mia sorella, con la guida di un suo amico, il noto ed assai apprezzato studioso lametino, Dario Leone, il quale si interessava di recuperare frammenti e reperti provenienti dall’abbazia che oggi sono custoditi nel Museo Archeologico di Lamezia Terme.