Circolo Arci Albatros 87

Questo libro dà voce a quella generazione di ragazzi che negli anni Quaranta del Novecento parte per una guerra che inesorabilmente e tragicamente li deruba della spensieratezza e della gioventù. Tre ortolani di Metaurilia, ragazzi di umili origini e non avvezzi alla penna, ognuno a suo modo ha sentito l’urgenza di scrivere: per liberarsi del tormento della memoria, per elaborare il lutto degli orrori vissuti, per gridare al mondo quanto sia folle la guerra, e quanto preziose la pace e la libertà. Ognuno dei tre scritti è anche il racconto di un viaggio che nessuno di loro avrebbe mai voluto fare. Al ritorno stenteranno a riconoscersi e ad essere riconosciuti, dovranno rielaborare gli orrori e la perdita di senso, fare i conti con i progetti smarriti, una gioventù perduta, un futuro incerto. Con tre sonetti di Elvio Grilli.

La storia dalla parte degli umili. La narrazione corale di una generazione, quella degli ortolani-pescatori di Metaurilia che abitarono le cosiddette "casette del Duce" allo scopo di massimizzare la produzione del cavolfiore tardivo di Fano. Trentasette vissuti familiari che si intrecciano indissolubilmente rivelando quanto la vita sia il frutto della volontà, del caso e sorprendentemente anche della forma dei luoghi dell'abitare.