Chimera
Il mondo intorno a noi. Viaggio nell'obiettivo di un fotoreporter
Valter Fiorani
Libro: Copertina morbida
editore: Chimera
anno edizione: 2013
pagine: 120
Costruzione dell'interpretazione psicodiagnostica. Un approccio psicodinamico e relazionale
Sergio Colmbi
Libro
editore: Chimera
anno edizione: 2012
Madhuji
Fabio Madhu Nardini
Libro: Copertina morbida
editore: Chimera
anno edizione: 2012
pagine: 104
Il viaggio dall'iniziale del nome al numero del destino
Fabio Nardini
Libro: Copertina morbida
editore: Chimera
anno edizione: 2012
pagine: 176
Daniele Cima art director
Libro: Copertina rigida
editore: Chimera
anno edizione: 2011
pagine: 216
Un libro che ripercorre i 40 anni professionali di Daniele Cima. Il volume, "Daniele Cima art director", contiene i lavori pubblicitari di Daniele più noti e premiati, ma anche quelli più recenti e meno conosciuti o, seppur conosciuti, non notoriamente attribuiti a lui. Ma, e questa forse sarà per alcuni una sorpresa, il libro contiene anche una serie di opere - tutte rigorosamente su carta, di carta e per la carta - d'arte, di graphic design, type design, packaging, e grafica d'autore che Daniele ha sviluppato e portato avanti in parallelo per buona parte del suo percorso artistico. E queste due anime si incontrano, si contaminano, si ispirano a vicenda, regalando alla definizione "art direction" una dimensione molto più ampia e sfaccettata, della quale la stessa veste grafica del volume è un ottimo esempio.
Diario di una scellerata demente e del suo nobile fantasma
Eleonora Dente
Libro: Copertina morbida
editore: Chimera
anno edizione: 2010
pagine: 270
Gerolamo di Stridone o della traduzione biblica
Libro: Libro in brossura
editore: Chimera
anno edizione: 2008
pagine: 198
Storia delle religioni. La metodologia della scuola italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Chimera
anno edizione: 2008
pagine: 340
Lo zio prete. Catalogo alla mostra a Casa Manzoni
Luigi Santucci
Libro
editore: Chimera
anno edizione: 2021
pagine: 72
Elegante fino allo sfarzo, quella di Luigi Santucci è una lingua di immagini, e di immagini in movimento. Allo stesso modo, specie quando ci si sofferma sulla fase iniziale della sua opera, si ha spesso la sensazione di avvertire in sottofondo il ronzio di una cinepresa d’altri tempi, uno di quegli apparecchi a manovella ai quali, nel fatidico passaggio tra Otto e Novecento, era pionieristicamente deputato il compito di catturare la realtà per trasformarla in cinematografo. Elena Pongiglione volle illustrare i racconti di Lo zio prete, il libro con il quale Santucci si era precocemente affermato nel 1951. Rimaste finora inedite, già al primo sguardo le tavole della pittrice rivelano una straordinaria affinità con la prosa di Santucci. Le figure di Elena Pongiglione sono sempre mobili e mai statiche. Anche quando si accendono di colori, continuano a dare l’impressione di essere state fissate su un dagherrotipo, con tutta la divertita solennità che il procedimento comporta: mettersi in posa, attendere che il fotografo si nasconda sotto la copertura, evitare di sobbalzare al lampo di magnesio.

