CartaCanta
La Forlì di Caterina Sforza
Adelchi Tini
Libro: Copertina morbida
editore: CartaCanta
anno edizione: 2009
pagine: 60
Nell'anniversario dei cinquecento anni dalla morte di Caterina Sforza ((1509-2009), Signora di Imola e Forlì, l'autore compie un studio idrografico e urbanistico. L'esperienza professionale di geometra e perito industriale, l'utilizzo dei supporti informatici oggi disponibili, lo studio della bibliografia storica hanno permesso a Tini di rielaborare le antiche piante della città di Forlì, dando vita a una nuova pianta che, partendo dal periodo romano, dà una rappresentazione attendibile della città nel 1500. Sono ben documentati elementi come fiumi e fossati con le loro modifiche e le loro espansioni, le rocche, i luoghi di culto, i monasteri, gli ospedali e l'ubicazione di alcune case coeve di famiglie nobili forlivesi. Il lavoro consiste anche in un'accurata ricerca scientifica del percorso del fiume Rabbi dentro la città.
Il numero 17
Silvio Lombardi
Libro: Libro in brossura
editore: CartaCanta
anno edizione: 2009
Si possono spiegare le vicende umane in base alla numerologia? E se la numerologia fosse applicata a personaggi come Mussolini o Hitler potrebbe contribuire a spiegare, in parte, le loro azioni? Il romanzo, avvalendosi di una minuziosa ricostruzione storica, narra gli avvenimenti di Romolo, Assunta, Enrico, Anita, Ciro, Elena e altri personaggi che vivono nell'Italia del Ventennio fascista, durante i lunghi anni della guerra. I luoghi del conflitto sono presentati fedelmente, così come gli eventi che coinvolsero le città di Forli, culla politica del Duce, e l'intera nazione. L'assoluta precisione storiografica consegna a quest'opera anche una sicura dignità cronachistica.
Il Bel Paese. Un tragicomico viaggio nell'Italia dei furbi
Andrea Comincini
Libro: Libro in brossura
editore: CartaCanta
anno edizione: 2023
pagine: 144
Prefazione di Sandro Bonvissuto.
Codice-sparare
Ilaria Santilli
Libro
editore: CartaCanta
anno edizione: 2023
pagine: 76
«Un libro di incisioni più che di poesie. I testi di Ilaria Santilli sono scheggiati come certe pietre o forse misteriosi reperti sui quali luce e buio muovono figure misteriose e imprendibili. Una forza li anima, forza di nervi, di muscoli, di spirito. Una tensione esistenziale radicale, febbrile nel cogliere attimi, sguardi che sono a volte un "attentato all’esistenza"» (dalla quarta di Davide Rondoni)
Marisa
Lorenzo Taliani
Libro: Libro rilegato
editore: CartaCanta
anno edizione: 2023
pagine: 128
«Ci sono momenti che rimangono nei nostri occhi per sempre. Se guardo alla mia fotografia rivedo molte di quelle atmosfere vissute da bambino. La donna protagonista, femminile, elegante, un po' malinconica, romantica e misteriosa». (Lorenzo Taliani)
In fin dei conti. Capitoli di una messinscena
Angelo Mellone
Libro: Libro in brossura
editore: CartaCanta
anno edizione: 2023
pagine: 122
"«Se mancano le parole/ mi sento povero,/ un inutile mammifero» dice a un certo punto l’autore di questa messa in scena di testi ritmici, poetici, patetici, atletici. Testi che vanno in diverse direzioni tematiche e psicologiche, testi-sismografo di una vita intensa e ferita, radicale e sparsa. Il modo spudorato in cui queste ritmate ballate illustrano la vita (o meglio il suo rovescio verbale, il suo coro, il concerto o quasi colonna sonora d’accompagnamento) è, come dichiara subito, da lettura scenica o a voce alta." (Dalla quarta di Davide Rondoni)
Guardando da qui
Sergio Cristaldi
Libro: Libro in brossura
editore: CartaCanta
anno edizione: 2023
pagine: 88
Cosa vede il poeta da “qui”, da un imprecisato punto di vista, uno strano punto panoramico sulla vita, non indicato sulle mappe del libro se non per enigmi, per allusioni, specchi? Cosa vede da “qui” il poeta che alterna versi come sferzate a momenti delicatamente cerimoniosi, sulla scorta di un montalismo corretto da Caproni e da certe inarrestabili visionarietà?
La vita distillata. Poesie dal carcere di Rebibbia
Libro: Libro in brossura
editore: CartaCanta
anno edizione: 2023
pagine: 124
«Un autore chiude la sua poesia con un verso fulmineo e significativo: "Addio/ a non so". E lascia sospeso il seguito. Ma autorizza a credere che un seguito può esserci, che lo spazio non si è mai chiuso, o almeno non del tutto. Un altro autore, forse, ci spiega a che cosa può essere rivolto, quell'addio. Perché, una volta tornato indietro da una visione che sfiorava il misticismo, scrive: "Ciò che rimane della tua divina proporzione/ è l'immagine". Immagine verbale, aggiungo. E quindi è il linguaggio che si incarica di fissare, mantenere in luce quello che sembrava perso. E che modera la disforia, il dolore, il disinganno del fine-viaggio. Che non è mai finito davvero» (dalla prefazione di Mario Santagostini).

