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Antenore

Le iscrizioni medievali di Cingoli

Le iscrizioni medievali di Cingoli

Giuseppe Avarucci, Antonio Salvi

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2013

pagine: 200

21,00

I classici nel «Canzoniere». Note di lettura e scrittura poetica in Petrarca

I classici nel «Canzoniere». Note di lettura e scrittura poetica in Petrarca

Maurizio Fiorilla

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: XXXIV-178

Uno studio per comprendere meglio il "Canzoniere" e l'immaginario poetico del Petrarca. Il lavoro di Maurizio Fiorilla indaga il Petrarca filologo e lettore di testi classici e il Petrarca autore di rime in volgare: mettere in relazione questi due momenti consente di ricostruire più concretamente l'immaginario letterario di un'opera complessa come il "Canzoniere", sapientemente elaborata attraverso l'intreccio di fonti diverse. Vengono presi in considerazione i manoscritti contenenti sia testi poetici sia opere in prosa (storiche, geografiche, enciclopediche, retoriche, filosofiche e narrative). Per ogni autore vengono per prima cosa presentati i testimoni appartenuti a Petrarca con notizie sul periodo in cui entrarono a far parte del suo scrittoio e furono da lui annotati, con particolare attenzione ai casi problematici in cui la datazione o la stessa autografia delle glosse è ancora sub iudice. Vengono quindi registrate e discusse le annotazioni collegabili al Canzoniere ancora inedite o già pubblicate in studi precedenti ma riesaminate alla luce di nuovi elementi e di più esatte letture paleografiche. L'indagine, oltre all'acquisizione di nuove schede esegetiche a commento di singoli luoghi del "Canzoniere", permette di analizzare quindi il complesso e sottile rapporto che lega le varie tipologie di note vergate da Petrarca in margine ai suoi libri alla sua memoria e scrittura poetica. Il volume è corredato da 16 tavole con immagini in bianco e nero dei manoscritti.
22,00

Epistole-Ecloge-Questio de situ et forma aque et terre

Epistole-Ecloge-Questio de situ et forma aque et terre

Dante Alighieri

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: XXVI-284

Il volume raccoglie e compatta il frutto di anni di ricerche e studi spesi dall'illustre studioso padovano intorno a tre opere cosiddette "minori" di Dante: Epistole, Ecloghe, Questio de aqua et terra, che egli propone di rititolare come: Questio de forma et situ aque et terre. Il curatore ha inteso dare a questa sua fatica un carattere di essenzialità, senza mai mancare di approfondire e innovare. Una Prefazione al volume ne presenta l'architettura e spiega i parametri secondo cui sono organizzati i materiali ora a stampa; specifiche Note introduttive vengono dedicate poi alle singole opere. Vengono quindi i testi, in latino con traduzione italiana a fronte (e per le Ecloghe anche le due di Giovanni del Virgilio, cui Dante risponde). Dei testi latini non sono approntate nuove edizioni critiche: sono invece recuperate le più accreditate edizioni attualmente in circolazione, riviste però dal curatore, che - ove ritiene necessario - si discosta dalla lezione precedente, proponendo (e discutendo nel commento) la propria. Ogni opera è quindi accompagnata da un ampio commento al piede che, senza riuscire sovrabbondante, offre al lettore tutti i conforti per una migliore comprensione e fruizione dei testi. L'edizione è completata dagli indispensabili indici finali.
29,00

Delle antiche favole

Delle antiche favole

Gianvincenzo Gravina

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: 264

Il profilo del Gravina che emerge da questo testo, grazie al riscontro sulle fonti e all'indagine stilistica, è quello di una figura cardine nel passaggio tra Sei e Settecento, un teorico dell'estetica che travasa la cultura secentesca nel secolo dei lumi. La sua posizione viene analizzata e delineata tanto nei suoi rapporti con Vico, quanto nella lunga durata, come interlocutore longevo di Foscolo e Leopardi. Il volume si compone di un'introduzione storicoculturale che ricostruisce nel dettaglio i primi anni romani, tratteggia la proposta estetica graviniana, offre un'analisi stilistica e semantica dei termini tecnici su cui poggia la sua estetica (immagine/immaginazione, fantasia, ecc.). C'è poi il testo di "Delle antiche favole" secondo la princeps di Roma; una nota al testo e un apparato variantistico; quindi il commento. In appendice, si offre il commento del "Discorso sopra l'Endimione", vero e proprio incunabolo di "Delle antiche favole". L'edizione congiunta delle due opere evidenzia la coerenza e l'evoluzione della proposta graviniana, in relazione ai diversi stimoli che l'ambiente romano gli offrì nell'ultimo scorcio del secolo XVII.
21,00

Ritratti allo specchio. (Boccaccio, Petrarca)

Ritratti allo specchio. (Boccaccio, Petrarca)

Francisco Rico

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: 160

12,00

Padri. Petrarca e Boccaccio nella poesia del Trecento

Padri. Petrarca e Boccaccio nella poesia del Trecento

Paola Vecchi Galli

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: 120

10,00

Studi sulla lirica rinascimentale (1540-1570)

Studi sulla lirica rinascimentale (1540-1570)

Franco Tomasi

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: IX-230

Negli anni successivi alle Rime di Bembo e di Sannazaro, si apre una lunga stagione di grande fioritura di prove liriche, in virtù del pieno e definitivo affermarsi di una lingua poetica codificata. Nell'insieme però il panorama si presenta particolarmente articolato e mosso, dando vita a una fase caratterizzata da una pluralità di esperienze che da un lato poggiano sulla legittimazione teorica garantita dall'impianto bembiano, dall'altro mirano a sperimentare e a superare le forme spesso troppo strette che proprio quell'impianto aveva garantito. I saggi qui raccolti, parte già editi, mirano a indagare da prospettive diverse questo fenomeno di sperimentazione che sembra avere come scopo dichiarato la rivendicazione piena di una modernità ormai acquisita. Nel primo capitolo si ripercorre l'intero arco cronologico preso in esame, con alcune puntate in avanti verso le esperienze del tardo Cinquecento, con lo scopo di rilevare l'emergere in modi e forme diverse di una forte rivendicazione di 'modernità' della lirica, anche, e soprattutto, sul piano teorico. Il secondo capitolo, affronta invece il problema delle diverse forme che il libro di poesia assume in questi anni. Dal tentativo di imitare i Rerum vulgarium fragmenta, alla dimensione corale dell'antologia, capace di farsi perimetro accogliente per una poesia dai toni plurali e aperta anche ai letterati non professionisti. Gli ultimi tre capitoli sono incentrati sul commento e sulla teoria del genere lirico.
20,00

Passione veronese

Passione veronese

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: 169

Uno dei documenti più interessanti dell'antico volgare veronese la "Passione veronese" è un testo in prosa composto nella prima metà del Trecento. La sua marcata fisionomia linguistica, tale da renderlo uno dei documenti più interessanti dell'antico volgare veronese, attirò ben presto l'attenzione di uno studioso quale Adolfo Mussafia che ne auspicò più volte la pubblicazione. Una prima trascrizione, meritoria ma costellata di errori, fu data alle stampe nel 1872 dal canonico Giuliari, e fu garbatamente ripresa dallo stesso Mussafia. Se ne offre ora il testo critico corredato da introduzione, illustrazione delle fonti e commento linguistico. Lo studio, oltre a valorizzare gli aspetti di carattere linguistico evidenziando alcuni passaggi dell'opera non privi di vigore espressivo, ha fatto emergere una messa a punto redazionale delle diffuse 'harmoniae evangelicae' (composizioni medioevali in cui venivano fuse le pericopi di tutti e quattro i Vangeli) e ha permesso di individuare una trama di autori medioevali (S. Bonaventura, Pier Damiani, la Glossa ordinaria) che le conferiscono una non scontata originalità.
23,00

Epitome: Spagna. Il geografo come filosofo

Epitome: Spagna. Il geografo come filosofo

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: 87

La paternità del 'Papiro di Artemidoro': storia di un falso moderno. Del testo in lingua greca che qui viene presentato si è cominciato a parlare fra i papirologi nei primi anni Novanta, quando il manufatto apparteneva a un collezionista tedesco; nel 1998 Gallazzi e Kramer pubblicarono una prima dettagliata descrizione dell'oggetto che fu ritenuto risalente a un'epoca che va dal I secolo a.C. al I d.C e attribuito ad Artemidoro. Lo storico dell'arte Salvatore Settis ha altresì sostenuto l'autenticità del papiro. Lo studio di Canfora mette in luce in modo essenziale dei dati di fatto che impongono invece le due seguenti conclusioni: a) il cosiddetto papiro di Artemidoro è un falso moderno, costruito ovviamente con materiali antichi; b) l'autore del falso è Costantino Simonidis (1820-1890 circa). A giudizio di Canfora, occorre considerare due questioni. La prima è che il papiro non può essere di Artemidoro, come ritengono Gallazzi e Kramer, poiché lo impediscono una lingua greca molto lontana dagli usi e dal lessico propri del II/I secolo a.C. e diverse contraddizioni fattuali che possono essere spiegate solo alla luce di evoluzioni posteriori delle conoscenze geografiche. La seconda questione è che la cronologia del testo è molto tarda ed è incompatibile con il fatto che quello si trovi su un rotolo di papiro, una forma di libro che fu presto soppiantata dal codice di pergamena.
12,00

Lettere a Cristina di Lorena

Lettere a Cristina di Lorena

Galileo Galilei

Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: 224

La "Lettera a Cristina" è uno dei testi centrali della riflessione di Galileo sul rapporto tra scienza e fede; essa mette a confronto il libro della natura e il libro sacro sul rapporto mobilità-immobilità, centralità-non centralità di terra e sole, mostrando la singolarità dei due libri e dimostrando che non è pertinente leggere i caratteri della natura mediante il testo della Bibbia. La lettera è stata scritta da Galileo nel 1615; viene portata a stampa solo un ventennio dopo, nel 1636, presso gli Elzevier a Strasburgo, ed è accompagnata in parallelo dalla traduzione latina di Elia Diodati. Della Lettera abbiamo, accanto alla princeps, oltre una sessantina di esemplari manoscritti, un numero triplo rispetto a quelli sin qui noti. La storia del testo, il censimento dei manoscritti e i loro rapporti con la stampa hanno fornito i criteri per l'edizione critica. Essa è fondata sulla princeps, e fornisce in apparato le lezioni di una prima redazione individuata dal curatore nell'Archivio di Stato di Firenze, e di un testimone di una redazione posteriore, con edizioni autografe, conservata presso l'Accademia romana dei Lincei.
24,00

Quaderni per la storia dell'Università di Padova (2011). Volume Vol. 44

Quaderni per la storia dell'Università di Padova (2011). Volume Vol. 44

Libro: Libro in brossura

editore: Antenore

anno edizione: 2012

pagine: 388

55,00

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