Akea

"Il posto di Toio", racchiude racconti scaturiti della realtà di tutti i giorni arricchiti dalla fantasia dell'autore. Sono cinque storie sull'onda dei ricordi e dell'amicizia. La prima, che dà il titolo all'intera raccolta descrive un gruppo di amici e le loro singolari partite a carte. Il secondo, "La cantina", è una vicenda che si tingerà di giallo, mentre una storia degli anni '60 è "Un pomeriggio d'estate sull'aia". "Una panchina nel parco" è dedicato alle vicissitudini dei rapporti di coppia. Conclude la raccolta "Il bancomat" un breve racconto sulle disavventure con la tecnologia.

"Nello specchio dell'anima", nasce dopo anni di ininterrotta ricerca quale continuo lavoro di ricomposizione di un puzzle contenente tutti i frammenti importanti della sua adolescenza. Un cammino percorso mano nella mano con il proprio nonno: figura ascetica e virtuosa dai lineamenti somatici mediterranei; un uomo che ha saputo essere ampio e completo esempio di vita interiore e spirituale in un cammino di ricerca con suo nipote dove il tempo e lo spazio non hanno confine. Un bambino che ha saputo crescere nella ricchezza di profondi insegnamenti e ha toccato con mano un mondo che esiste e vive in altre dimensioni superiori.

Mario Melandri e Gioia Carbognin, ravennati per nascita e vita vissuta, negli anni passati insieme hanno operato a quattro mani in ogni attività intrapresa: familiare o sociale, lavorativa o ludica. Anche nella terza età hanno curato insieme qualcosa che li ha impegnati divertiti e arricchiti. Questo libro. Un "talismano" venuto dallo spazio sembra avere influenze benefiche su coloro che ne vengono a contatto... Quale mistero si nasconde agli occhi degli umani?

Donatella Martelli è nata a Roma, dove vive e svolge l'attività di architetto. Amante dell'arte in tutte le sue forme, trova nella scrittura una passione analoga a quella verso l'architettura. Esprimere le emozioni per lei è un po' come descrivere un progetto: un atto creativo a cui all'idea segue la realizzazione; le parole come i disegni raccontano le emozioni e segnano, passo dopo passo lo svolgersi dell'opera fino alla sua completa realizzazione. "Se quel giorno" è il suo primo romanzo. Descrive la forza dei sentimenti e la determinazione dei protagonisti a trovare la felicità anche là dove l'esistenza li pone di fronte a eventi tragici. Un grave incidente condizionerà infatti la vita di Lara e Simone il cui amore, nato nell'adolescenza, si svilupperà nel corso degli anni nonostante tutto. Raccontato sullo sfondo di una Barcellona in cui si ritroveranno risvegliando i ricordi passati, riusciranno a superare la tragedia o se ne faranno travolgere?

Era da tempo che pensavo di scrivere un libro, non avevo però la giusta ispirazione. Ma poi, i casi della vita mi hanno dato il "la" per la realizzazione di questa mia prima opera. Non voglio parlare molto di me. Chi leggerà queste pagine avrà modo, se lo vorrà, di conoscermi. Un viaggio dentro se stessi, un percorso doloroso alla ricerca della propria anima, anima che per me rappresenta un qualcosa di grande, una continua lotta tra il male e il bene che alberga in ogni uomo ed un continuo rimbalzare tra realtà e sogno, Il lettore dovrà trovarsi smarrito tra l'identificazione del reale e quella onirica. Dove alle volte la mia mente si perde e volutamente non si identifica nella fune dove io sono in bilico a molti metri di altezza, equilibrista della mia vita, nella frustrazione, nella fatica, nel pianto e nella gioia di raggiungere la meta che altro non è che 'l'amore' in un grande bisogno di amare.

L'autore racconta nei suoi romanzi le amorevoli avventure con molta naturalezza e semplicità, con una completa presenza morale. In questa storia balza viva, agli occhi del lettore, tutta la colorita e sfrontata amoralità di un uomo che ha violentato una ragazzina, e che ravvedutosi, provvede a raccontarla, con un po' di vergogna, e con un senso di colpa, perché vuole salvare la sua anima, chiedendo perdono a quel Dio tanto misericordioso...

In questo saggio l'autore esamina le contraddizioni insite nel clientelismo che condiziona la vita politica e amministrativa di una nazione. Nell'ipotetico (ma non troppo) "paese dei pastrocchi" domina il pressappochismo e chi è onesto è considerato "fesso". La Bella mette dunque a confronto questa ipotetica realtà con un paese, al contrario, regolato dagli elementi di base della società civile.

Quando il dolore è troppo forte, l'inconscio corre ai ripari e crea una barriera di protezione, nascondendo la verità. Ma cosa accade quando la barriera si rompe? La realtà arriva prepotente ed invade ogni cosa. L'amore, considerato un ricordo doloroso, diventa ora forte rammarico che si traduce nella frase "io non c'ero".

La Belvedere unoduepuntiquarantatré è il modellino in scala di un'automobile che è il vero protagonista, il trait d'union, di questa storia che racconta una famiglia nel corso degli anni. Troviamo Lidia e il figlio Renato durante la seconda guerra mondiale. Il marito e padre Giuseppe è smarrito in Grecia e la donna, terminato il conflitto, si mette alla sua ricerca. Lidia resterà in Grecia mentre il figlio andrà in Germania dove troverà l'amore. Per una lunga serie di circostanze, il modellino passerà di mano in mano e vivrà altre promesse ancora da Lidia ad Ares, ad Eveline, e nuovamente a Belle ... E sarà così che ancora lei, la Belvedere 1:43 col suo prezioso carico di memoria, si farà, nelle mani del piccolo Federico, speranza e futuro.

Con questo libro l'autore mette in discussione il modo di essere moderno fin dalle sue fondamenta. Molta attenzione è rivolta alla religione anche se l'autore si distacca dalla dottrina cattolica per guidare il lettore verso un rapporto individuale con Dio e il Creato.