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5 Continents Editions

Masques Salampasu. Visages d'ancêtres guerriers

Masques Salampasu. Visages d'ancêtres guerriers

Frank Herreman

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2025

pagine: 128

I Salampasu sono un popolo stanziato nella provincia del Kasai Orientale nella Repubblica Democratica del Congo. Nel corso della loro storia, hanno resistito con tenacia al dominio di popoli vicini come Luba, Chokwe e Lunda, cedendo infine di fronte al potere coloniale belga. Caratteristica peculiare dei Salampasu è l'assenza di un potere centrale. Ogni comunità-villaggio vanta una propria società di guerrieri incaricata della protezione da attacchi esterni. A queste società è inoltre affidato il compito di organizzare spettacoli mascherati. I guerrieri anziani ricoprono il ruolo di custodi delle maschere, concedendo ai giovani uomini il permesso di utilizzarle durante le danze. Le maschere Salampasu hanno una forma molto riconoscibile. Presentano una fronte ampia e bombata, un naso largo e piatto, occhi infossati e una bocca aperta con denti limati. La loro espressione è drammatica, a volte aggressiva, e serve a richiamare in vita gli antenati guerrieri. La collezione Lanfranchi comprende circa cinquanta di queste maschere. In questo libro, ogni maschera viene descritta e analizzata, evidenziandone le somiglianze e le differenze. Sulla base di queste analisi, si ipotizza che alcune maschere siano state realizzate dallo stesso scultore o provengano dallo stesso laboratorio.
60,00

Art brut Cuba. Catalogo della mostra (Losanna, 5 dicembre 2024 - 27 aprile 2025). Ediz. inglese e francese

Art brut Cuba. Catalogo della mostra (Losanna, 5 dicembre 2024 - 27 aprile 2025). Ediz. inglese e francese

Libro: Libro in brossura

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 204

L’Outsider Art a Cuba, una visione dell’arte fuori dalle convenzioni Questo volume accompagna la mostra “Art Brut CUBA” a cura della Collection de l’Art Brut di Losanna e presenta saggi di autori cubani e di altri esperti, riproduzioni di opere e lettere inedite dagli archivi della Collezione. La mostra rappresenta un viaggio alla scoperta dell’Outsider Art a Cuba a più di quarant’anni dalla prima esposizione, nata dal desiderio di Jean Dubuffet di riunire alla Collection de l’Art Brut opere di autodidatti cubani provenienti dalla collezione dell’amico Samuel Feijóo, curatore della mostra del 1983. Cuba, con la sua natura insulare, la sua storia e il suo territorio a lungo isolato per ragioni politiche ed economiche, rappresenta un terreno fertile per la nascita di creazioni artistiche al di fuori delle influenze artistiche tradizionali. La mostra si articola in due sezioni: la prima presenta opere storiche del Gruppo Signos, fondato da Samuel Feijóo alla fine degli anni Sessanta per promuovere la cultura popolare cubana attraverso l’espressione grafica; la seconda propone opere di artisti Outsider contemporanei rappresentati dal Riera Studio. La maggior parte delle opere esposte e realizzata con materiali di recupero – cartone da imballaggio, carta da giornale, rottami metallici, rifiuti riciclati – o naturali, come legno e fibra di juta. Le opere riflettono le esperienze personali degli artisti, le realtà economiche, sociali e politiche del loro Paese, i loro mondi interiori e le loro ossessioni. Offrono una visione alternativa e autentica di Cuba, lontana dall’immaginario stereotipato associato a questa nazione.
39,00

Culture(s). Un giro del mondo in 99 tesori in miniatura dalla collezione Donnadieu. Ediz. italiana, inglese e francese

Culture(s). Un giro del mondo in 99 tesori in miniatura dalla collezione Donnadieu. Ediz. italiana, inglese e francese

Luigi Spina

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 248

Il vivente e l'aldilà nell'arte dell'umanità. La collezione di Ludovic Donnadieu, frutto di vent’anni di appassionata ricerca, riunisce oggetti antichi provenienti da ogni angolo del pianeta, espressione di culture secolari, conosciute e meno conosciute. Attraversando cinque continenti, gli oggetti selezionati nel libro offrono una panoramica equilibrata tra diverse aree geografiche e periodi storici, dall’VIII millennio a.C. all’inizio del XX secolo. Nonostante le loro dimensioni contenute - la maggior parte delle opere non supera i 20 centimetri - questi “tesori in miniatura” emanano un fascino irresistibile e suscitano emozioni profonde. La fragilità si contrappone alla forza espressiva, il piccolo racchiude la grandezza e ogni dettaglio racconta una storia universale. Questa selezione unica al mondo, che comprende 99 opere che coprono un periodo dall’VIII millennio a.C. fino agli inizi del XX secolo, è stata realizzata secondo rigorosi criteri di autenticità, qualità estetica ed equilibrio, sia tra i soggetti rappresentati sia tra i diversi materiali, forme e funzioni. Presentarla al pubblico significa celebrare la ricchezza e la diversità delle culture umane in un mondo minacciato dall’omologazione. Un monito a custodire la bellezza dei piccoli formati e la necessità di proteggere ciò che è fragile.
35,00

Woods Davy. They are what they do

Woods Davy. They are what they do

Shana Nys Dambrot, Craig Krull, Suzanne Muchnic

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 256

Le sculture di Woods Davy (nato a Washington nel 1949, vive e lavora a Venice, California) sono oggi ampiamente riconosciute e presenti in mostre e collezioni di tutto il mondo. Negli ultimi quarant’anni Woods Davy ha lavorato principalmente con forme naturali grezze, in prevalenza materiali lapidei, rocce e pietre raccolte sulla terraferma, ma anche sassi recuperati dal mare. Inizialmente le ha utilizzate insieme a strutture d’acciaio, cercando di esprimere così la tensione tra razionalità e sentimento. Nei lavori più recenti le pietre sono assemblate in sculture, come fossero congelate in un flusso dinamico in composizioni che sembrano prive di peso, che sfidano la forza di gravità e la loro natura materiale. Il lavoro di Woods Davy trasmette una tranquillità emotiva che spiazza le aspettative di chi si avvicina alla sua scultura, invitando a una serenità ipnotica. Lungo il suo percorso artistico, Davy ha sviluppato inoltre un vivo interesse per le maschere Kifwebe (Repubblica Democratica del Congo), nelle quali ha ritrovato una sensibilità comune (alla sua collezione di maschere è dedicato un volume pubblicato da 5 Continents Editions). Come la sua serie di sculture Cantamar, le maschere Kifwebe sono percorsi di trasformazione, dove l’emozione trascende la forma. Entrambe queste forme artistiche sono più di ciò che appare. Questa monografia è una rassegna completa del lavoro di Woods Davy dal 1978 al 2023 e include una selezione di testi e citazioni di e su Woods Davy, oltre a un saggio critico di Shana Nys Dambrot, una conversazione con il gallerista Craig Krull e una prefazione di Suzanne Muchnic.
60,00

Plus léger que l'air. Le vol de la libellule, Uehara Michiko-Lighter than air. The flight of the dragonfly, Uehara Michiko. Catalogo della mostra (Ginevra, 30 ottobre 2024- 2 febbraio 2025)

Plus léger que l'air. Le vol de la libellule, Uehara Michiko-Lighter than air. The flight of the dragonfly, Uehara Michiko. Catalogo della mostra (Ginevra, 30 ottobre 2024- 2 febbraio 2025)

Laure Schwartz-Arenales

Libro: Libro in brossura

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 132

L’inestimabile leggerezza dei tessuti. Nel centenario del suo unico viaggio in Giappone, nel 1924, Alfred Baur, fondatore del Musée des Arts d’Extrême-Orient a Ginevra, rimase incantato dalla poesia effimera delle “immagini del mondo fluttuante” (ukiyo-e). Questo incontro ha ispirato la mostra e il libro omonimo, che celebrano il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Svizzera e Giappone. L’opera di Uehara Michiko, virtuosa tessitrice di Okinawa, incarna la ricerca della leggerezza in chiave estetica e concettuale. Nel suo atelier inondato dal sole subtropicale, Uehara crea tessuti sublimi con fili sottili come “l’ala della libellula” (akezuba in lingua okinawese). Il rapporto simbiotico di Uehara con le fibre di seta e la natura si traduce in un’arte tessile definita come “aria tessuta”, un viaggio etereo e ritmato che trascende i confini e si connette con il mondo vivente. Il libro esplora il parallelismo tra la ricerca di Uehara e quella dell’esploratore svizzero Bertrand Piccard. Il suo aereo solare, simile a una libellula gigante, incarna l’unione di resistenza e leggerezza, tessendo un’armoniosa traiettoria tra umanità, terra e cielo. Lighter than Air è un’opera ricca di spunti di riflessione sull’arte, la natura, la tradizione e il dialogo interculturale. Un viaggio affascinante, attraverso la bellezza effimera delle stampe giapponesi e la maestria tessile di Uehara Michiko. Mostra: Fondation Baur, Musée des Arts d’Extrême-Orient, Ginevra dal 30 ottobre 2024 al 2 febbraio 2025. Testi di: Laure Schwartz-Arenales; Bertrand Piccard; Uehara Michiko; Shukuko Voss-Tabe; Miyagawa Tomomi; Moroyama Masanori; Suzanne Lassalle.
40,00

Passenger of silence. My quest for the ancient arts in post-cultural revolution China

Passenger of silence. My quest for the ancient arts in post-cultural revolution China

Fabienne Verdier

Libro: Libro in brossura

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 364

Un'artista che sfida la Rivoluzione Culturale per apprendere i segreti della pittura cinese. Era davvero ragionevole abbandonare tutto da un giorno all’altro e partire da sola nelle profondità della Cina comunista alla ricerca dei segreti dimenticati dell’antica arte cinese? Fabienne Verdier non se lo chiese mai: nei primi anni Ottanta, la brillante giovane studentessa di Belle Arti era praticamente posseduta dal desiderio di apprendere l’arte della pittura e della calligrafia, devastate dalla Rivoluzione Culturale. E quando straniera, sperduta nella provincia del Sichuan, si ritrovò in una scuola d’arte gestita dal Partito, fu determinata ad affrontare la situazione: la lingua e la diffidenza dei cinesi, l’intollerabile mancanza di privacy, la povertà e la desolazione, le malattie e il sistema amministrativo inquisitorio. Dimenticandosi completamente dell’Occidente, divenne allieva di grandi artisti che, sebbene disprezzati e marginalizzati, la introdussero ai segreti e alle tecniche di un’arte millenaria. Questa esperienza unica fu una vera e propria avventura, che generò un affascinante corpus di opere che combinano l’ispirazione dell’Asia orientale con l’arte contemporanea, come illustrato nel suo straordinario libro d’arte "L’unique trait de pinceau" (Albin Michel). Il presente libro, diario di viaggio autobiografico, è un’edizione inglese ampliata dell’originale pubblicato da Albin Michel; al volume, già riccamente illustrato, sono state aggiunte diverse fotografie a colori, oltre a un indice completo e un glossario. Postfazione di Corinna Thierolf.
40,00

Maria Lai. Tenendo per mano l'ombra-Maria Lai. Holding the shadow by the hand

Maria Lai. Tenendo per mano l'ombra-Maria Lai. Holding the shadow by the hand

Elena Pontiggia

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 60

La sapienza della fiaba. Maria Lai ha sempre avuto un rapporto speciale con le fiabe. Le considerava una metafora dell’arte e un modo per comunicare con il pubblico in modo semplice e immediato. A partire dagli anni Ottanta, la fiaba diventa un elemento centrale della sua ricerca artistica. Libri creati dall’artista con tessuti riusati. Le fiabe di Maria Lai non sono soltanto storie per bambini, bensì profonde riflessioni sulla vita e sull’essere umano. Spesso si ispirano a miti e leggende sarde, che l’artista reinterpreta in chiave personale, aggiungendo elementi autobiografici e riflessioni filosofiche. Questa edizione di "Tenendo per mano l’ombra" è una riproduzione in stampa su carta della fiaba di Maria Lai del 1987. L’originale e composto da pagine di stoffa cucite insieme e collage di tessuti tinti, su cui l’artista ha ricamato figure geometriche, fili e altri materiali. La fiaba racconta la storia di un essere umano (e del suo doppio) che deve imparare ad accettare l’ombra, ovvero la parte oscura del mondo e di sé stesso. L’ombra, nella fiaba di Maria Lai, non è un elemento negativo da rifiutare, ma una parte integrante della personalità. Per vivere una vita serena e completa, e necessario imparare ad accettarla e a conviverci. Il saggio conclusivo di Elena Pontiggia accompagna il lettore in un’affascinante interpretazione della fiaba pagina per pagina, e mette in dialogo le scelte artistiche e stilistiche di Lai con una fitta rete di rimandi filosofici, letterari e artistici: da Kant a Manzoni, da Klee a Malevič.
35,00

Hidden portraits. Portraits cachés

Hidden portraits. Portraits cachés

Volker Hermes

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 128

Hidden Portraits, Ritratti rivelati di Volker Hermes, ci invita a un viaggio affascinante attraverso l'arte del ritratto, esplorando i confini tra identità e maschere sociali. L'artista tedesco realizza collage fotografici basati su ritratti storici, nascondendo i volti dei soggetti con maschere, tessuti o parrucche elaborate. L'intrigante peculiarità di queste opere risiede nell'utilizzo esclusivo di elementi già presenti nei dipinti originali: nessuna aggiunta viene effettuata, solo una sapiente manipolazione di ciò che già esiste. Nell'intervento dell'artista, i volti scompaiono dietro la maschera, celando l'individualità e riconducendo l'attenzione verso i simboli di status e le convenzioni sociali dell'epoca. L'artista ci invita a riflettere su come il nostro sguardo contemporaneo, estraneo ai codici vestimentari del passato, percepisce queste immagini. La maschera diviene metafora della difficoltà di cogliere l'essenza di un individuo al di là delle apparenze e dei ruoli sociali. Nella sezione finale del libro Hermes rivela le immagini originali accompagnandole da brevi didascalie informative. L'opera di Hermes non si limita a una semplice manipolazione estetica, ma diventa occasione di profonda riflessione sul ruolo dell'arte come strumento di rappresentazione e sul complesso rapporto tra immagine e identità. Ritratti rivelati ci stimola a riconsiderare il nostro sguardo sui ritratti del passato, invitandoci a interrogarci sul significato intrinseco di queste opere e sul potere che esse hanno di plasmare la nostra percezione della storia e della società.
35,00

volker Hermes. Hidden portraits. Ritratti ri-velati

volker Hermes. Hidden portraits. Ritratti ri-velati

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 128

"Ritratti ri-velati" di Volker Hermes, ci invita a un viaggio affascinante attraverso l’arte del ritratto, esplorando i confini tra identità e maschere sociali. L’artista tedesco realizza collage fotografici basati su ritratti storici, nascondendo i volti dei soggetti con maschere, tessuti o parrucche elaborate. L’intrigante peculiarità di queste opere risiede nell’utilizzo esclusivo di elementi già presenti nei dipinti originali: nessuna aggiunta viene effettuata, solo una sapiente manipolazione di ciò che già esiste. Nell’intervento dell’artista, i volti scompaiono dietro la maschera, celando l’individualità e riconducendo l’attenzione verso i simboli di status e le convenzioni sociali dell’epoca. Hermes ci invita a riflettere su come il nostro sguardo contemporaneo, estraneo ai codici vestimentari del passato, percepisce queste immagini. La maschera diviene metafora della difficoltà di cogliere l’essenza di un individuo al di là delle apparenze e dei ruoli sociali. Nella sezione finale del libro Hermes rivela le immagini originali accompagnandole da brevi didascalie informative. L’opera di Hermes non si limita a una semplice manipolazione estetica, ma diventa occasione di profonda riflessione sul ruolo dell’arte come strumento di rappresentazione e sul complesso rapporto tra immagine e identità. "Ritratti ri-velati" ci stimola a riconsiderare il nostro sguardo sui ritratti del passato, invitandoci a interrogarci sul significato intrinseco di queste opere e sul potere che esse hanno di plasmare la nostra percezione della storia e della società.
35,00

Costume balls. Dressing up history 1870–1927

Costume balls. Dressing up history 1870–1927

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 288

Un secolo e mezzo fa i balli in costume e i carnevali sui pattini erano l’apice dell’intrattenimento sociale. Erano un’occasione per trasformarsi in personaggi storici, nobili eroi o eroine del passato, e rappresentavano un’esperienza indimenticabile. I partecipanti sfoggiavano costumi stravaganti e immortalavano il loro splendore negli studi fotografici, lasciandoci un’abbondanza di ricordi conservati oggi nelle collezioni del McCord Stewart Museum. Dietro l’esuberanza di questi eventi si celavano però anche messaggi più profondi, legati al destino coloniale e al futuro imperiale dell’epoca. Il libro accompagna la mostra “Costume Balls. Dressing Up History, 1870-1927” al McCord Stewart Museum di Montreal e offre una panoramica completa del fenomeno dei balli in maschera, sintetizzando le ricerche più recenti e analizzando i principali eventi in Canada e le loro radici coloniali. Altri saggi esplorano la raffigurazione di questi balli nell’arte, nella fotografia e nei libri, offrendo una prospettiva decolonizzante sulla rappresentazione degli indigeni e di altre popolazioni emarginate, e sulla loro natura effimera. Una sezione presenta profili dettagliati di abiti straordinari, con immagini che ne mostrano aspetti non visibili in mostra: la costruzione interna, le etichette, dettagli ravvicinati di tessuti e materiali, e confronti con fotografie d’archivio degli invitati ai balli. Un libro unico nel suo genere, che offre una visione completa e affascinante di un periodo storico ricco di fantasia e teatralità.
50,00

Babled. La main des autres. Ediz. inglese e francese

Babled. La main des autres. Ediz. inglese e francese

Angela Vettese, Veerle Devos

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 336

Il titolo di questa monografia, La main des autres (La mano degli altri), coglie perfettamente l’essenza del lavoro di Emmanuel Babled, designer francese che ha fatto della collaborazione con maestri artigiani in tutto il mondo la sua cifra stilistica. Il testo ci accompagna in un viaggio alla scoperta del suo percorso creativo, dagli esordi come designer industriale alla scelta di dedicarsi alla creazione di pezzi unici e preziosi, frutto di un connubio tra il suo talento progettuale e la sapienza artigianale di culture diverse. Babled, ispirandosi al grande Ettore Sottsass, abbandona presto l’idea della produzione in serie per abbracciare un approccio più autentico e rispettoso delle tradizioni. I suoi oggetti, realizzati in collaborazione con artigiani custodi di saperi secolari, racchiudono in sé la storia e la cultura dei luoghi di produzione. Attraverso un design fuori dagli schemi e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, Babled reinterpreta antichi mestieri e dona nuova vita a materiali preziosi come il marmo e il vetro, creando edizioni limitate che si rifanno a un vero e proprio patrimonio immateriale. Il volume è un omaggio a Emmanuel Babled e alla sua visione del design come strumento di dialogo interculturale e di valorizzazione delle tradizioni. Un testo ricco di spunti di riflessione e di immagini suggestive, che ci invita a riscoprire il valore inestimabile dell’artigianato e il suo ruolo fondamentale nel preservare la diversità culturale.
80,00

Art of the Cameroon Grasslands. The Weis Collection

Art of the Cameroon Grasslands. The Weis Collection

Peter A. Weis, Bettina von Lintig

Libro: Libro rilegato

editore: 5 Continents Editions

anno edizione: 2024

pagine: 416

Art of the Cameroon Grasslands ci rivela la creatività artistica di una regione dell'Africa occidentale attraverso la Collezione Weis. Con testi di Peter Weis e Bettina von Lintig e un contributo di Michael Oehrl il volume offre una panoramica completa dell’arte delle “Grasslands” del Camerun. A differenza di molte altre regioni africane, le opere degli artisti dei gruppi etnici che popolano questo territorio si contraddistinguono per la loro grande diversità, il dinamismo, il movimento, l’asimmetria, la forza e persino una selvaggia libertà espressiva. Per secoli, regni e sovrani di questa regione hanno gareggiato per creare nuove opere d’arte o perfezionare stili ereditati. Questi manufatti avevano scopi culturali, profani e rappresentativi, riflettendo le strutture sociali e di governo delle “Grasslands” – aspetti approfonditi nei saggi e nelle descrizioni del libro. La collezione Weis include manufatti di uso quotidiano, opere d’arte popolare, oggetti rituali e di culto come figure magiche o commemorative, maschere, pali, porte di palazzi, oggetti rappresentativi, strumenti musicali, pipe e corni usati per bere. L’introduzione affronta aspetti importanti dello sviluppo culturale e artistico di ogni regione di provenienza degli oggetti, anche nel contesto della colonizzazione europea. Data la peculiare collocazione geografica di questo territorio, all’interno di un’area culturale più ampia, nel volume vengono inoltre presentati oggetti provenienti da gruppi etnici vicini, mettendo in luce connessioni e scambi artistici secolari.
100,00

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