D'Amico Editore: La fenice
Saggio sulla quistione napoletana considerata dalla stampa rivoluzionaria
Francesco Durelli
Libro
editore: D'Amico Editore
anno edizione: 2024
					All’indomani dell’invasione garibaldino-sabauda, le critiche al regime sabaudo imposto nei territori dell’ormai ex Regno delle Due Sicilie si diffusero ampiamente. Le prime voci furono quelle dei legittimisti, legati alla Dinastia borbonica e perseguitati dal nuovo regime, ma ben presto il malgoverno “piemontese” fece allargare il numero degli scontenti si allargò anche a coloro che erano stati fautori dell’unità (i cosiddetti italianissimi): mazziniani repubblicani, garibaldini snobbati all’interno dell’esercito, cavourriani fautori dell’ordine che criticavano l’eccessiva presenza di camorristi nei posti di comando (dove peraltro erano stati chiamati dagli stessi Piemontesi). Durelli raccoglie e commenta una serie di giornali di tutta Italia (piemontesi, lombardi, liguri, fiorentini e napoletani, ma cita anche tre testate francesi), facendo parlare direttamente i rivoluzionari, cioè i fautori del Risorgimento, ed usando dunque una fonte più che attendibile per criticare senza mezzi termini il processo unitario.				
									I napoletani a Lepanto
Luigi Conforti
Libro
editore: D'Amico Editore
anno edizione: 2022
					In occasione del 450° anniversario della vittoriosa battaglia di Lepanto abbiamo ritenuto giusto riproporre un testo che ricostruisce l'apporto dei soldati meridionali in uno dei più celebri scontri navali della storia moderna. I napoletani si distinsero e Luigi Conforti li enumera con attenzione, non limitandosi ai soli comandanti, ma scavando tra i documenti archivistici e riportando tutti i nomi di quanti riuscì a trovare. Tra i soldati semplici, il più famoso partecipante allo scontro è certo Miguel de Cervantes, ma Luigi Conforti, ricorda a fianco di Cervantes il nome di decine e decine di combattenti che non godettero di eguale fama, ma che comunque si sacrificarono per la difesa della Cristianità. Ed è giusto ricordarli, perché «davanti a Dio nessun eroe rimarrà anonimo».				
									Lettere napolitane
Pietro Calà Ulloa
Libro
editore: D'Amico Editore
anno edizione: 2020
					Le "Lettere napolitane" di Pietro Calà Ulloa furono pubblicate a Parigi nel 1863. Poco tempo dopo il libro uscì in Italia. Il volume fu il principale manifesto politico-ideologico della resistenza legittimista all'unificazione italiana. Si tratta di un documento fondamentale per la conoscenza della storia del borbonismo, all'interno del conflitto di idee, narrazioni e progetti politici che segnò la guerra per il Mezzogiorno tra il 1860 e il 1870. Il marchese raccolse un gruppo di missive indirizzate ad esponenti della politica e della cultura europee, offrendo la sua versione della crisi finale delle Due Sicilie e dei risultati dell'unificazione nelle antiche province napoletane e siciliane. Nel volume portò a sintesi gli argomenti con cui i sostenitori della monarchia borbonica cercarono di proporre una alternativa al successo del movimento risorgimentale nel Mezzogiorno italiano.				
									
