Compagnia Editoriale Aliberti: Truman
Stidda. L'altra mafia raccontata dal capoclan Claudio Carbonaro
Giuseppe Bascietto
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2019
pagine: 281
C'è una paranza dei bambini, come quella raccontata da Saviano a Napoli, anche in Sicilia. Erano ancora minorenni, ma già ammazzavano a colpi di pistola. Addestrati per uccidere senza pietà vecchi capimafia di Cosa nostra, furono autori di una vera mattanza, che insanguinò per molti anni le strade della Sicilia. È la storia della Stidda: un romanzo criminale che sconfina nell'horror, fatto di riti, di giuramenti, di santini bruciati tra le mani e di vite di adolescenti spezzate. Volevano essere la nuova mafia, la Stella maligna – Stidda, appunto, in siciliano – che sfidava Cosa nostra, e che riuscì, per molti anni, a metterla in crisi. Fino a compiere ciò che lo Stato non era riuscito a fare: sconfiggerla. Un cronista di mafia, anzi di mafie, di lunga esperienza come Giuseppe Bascietto, è riuscito a penetrare nel cuore nero di questa famigerata organizzazione, quasi sconosciuta al di là del nome. Ha raccolto il memoriale di uno dei suoi capi storici, Claudio Carbonaro, poi pentitosi e ultimamente tornato alla ribalta delle cronache. Una storia che purtroppo non è finita. Quei bambini con la pistola oggi sono diventati adulti, si sono mimetizzati nel mondo del commercio e, oltre a tenere sotto scacco i loro territori storici, hanno allungato le mani anche al Nord. L'ennesima trasformazione in mafia "bianca" di chi cerca nuove strade per riaffermare il suo potere criminale sulla vita del Paese.
Caduta verticale. Cospirazione e morte all'ombra del Monte dei Paschi
Emanuele Fucecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2019
pagine: 204
Si può raccontare la cronaca di più scottante attualità attraverso il linguaggio del fumetto? Per Emanuele Fucecchi, narratore per immagini dallo stile personalissimo, questo è possibile, anzi doveroso. Indagatore attento di volti e facce dei personaggi alla ribalta della cronaca nazionale, Fucecchi stavolta vuole raccontare una "storiaccia" di mala finanza scoppiata nella piccola, quieta e operosa Siena dodici anni fa, ma tutt'altro che chiusa, con i suoi misteri, i suoi drammi, le sue ripercussioni a livello internazionale. Si parla di Montepaschi, naturalmente. E si parte dal volto di David Rossi: la drammatica vicenda del suo presunto suicidio. Da qui cominciano le domande. C'è stata una colluttazione fra Rossi e un personaggio ancora sconosciuto dentro la Banca prima del suo salto nel vuoto? È vero che Rossi aveva un ufficio al Ministero dell'Interno? E la sua conoscenza di eventi inconfessabili di una provincia ad alta densità massonica ha a che fare con la sua tragica fine? Oppure la verità è da ricercare fra i conti della banca senese? Prefazione di Marco Travaglio.
I mille giorni di Aemilia. Il più grande processo al Nord contro la 'ndrangheta
Tiziano Soresina
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2019
pagine: 625
“Aemilia” è il secondo processo di mafia più importante di questa Repubblica dopo il “Maxiprocesso” di Palermo. Si è svolto in un’aula di tribunale di Reggio Emilia blindata come non mai, con imputati, pentiti, giudici e giornalisti sotto scorta. Perché tanto dispiego di forze? Perché Aemilia è il primo grande processo alla ’ndrangheta in Emilia e nel Nord del nostro Paese. Quello che è emerso, al di là delle pene comminate – in primo grado a Reggio Emilia e in Cassazione per i riti abbreviati – è la conferma... di un’ipotesi investigativa che finora non era mai stata approfondita e confermata in modo così chiaro: la ’ndrangheta ha profonde radici nelle regioni “ricche” del Nordest, ne ha infiltrato da almeno tre decenni il settore economico e quello politico. C’è da riscrivere la storia dell’Italia “operosa” e “onesta”, leggendo queste pagine davvero inquietanti. Prefazione di Giovanni Tizian.
L'uomo che incastrò la mafia. Pio La Torre
Giuseppe Bascietto, Claudio Camarca
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2018
pagine: 254
Ci fu un uomo, nato in Sicilia, che osò sfidare il potere di Cosa Nostra. Il suo nome era Pio La Torre. Una figura storica dell’antimafia civile e politica e autore di vere e proprie rivoluzioni legislative. Figlio di contadini poverissimi e analfabeti, ancora bambino si ribellò alla famiglia e lottò per poter andare a scuola. Lo comunicò al padre in una calda giornata d’estate con quattro parole secche e fulminanti: "Voglio andare a scuola". Il padre buttò la zappa a terra e corse gridando verso casa: "Vuole andare a scuola! Non se ne parla. Lui dovrà fare il contadino come me, i suoi nonni e i suoi bisnonni!" Il dado era tratto. Pio aveva scelto. Aveva scelto la cultura come strada per il riscatto sociale. A diciassette anni si iscrisse al PCI. Esponente di primo piano del Partito, chiamato nella segreteria nazionale da Enrico Berlinguer nel 1979, presentò un disegno di legge, che ancora oggi porta il suo nome, che introdusse l’articolo 416 bis del codice penale. È il certificato di nascita della prima vera legislazione contro la mafia: la codifica del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. È da quel giorno che i magistrati possono istruire i processi di mafia. Con una lettera di Giorgio Napolitano.
Le carte segrete del Post. Dai Pentagon Papers al Watergate
Katharine Graham
Libro
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2018
pagine: 176
Come si può vedere nel film "The Post", questa è la vera storia di un grande giornale e di una grande donna: il «Washington Post» e Katharine Graham, la sua editrice in uno dei periodi più turbolenti della storia americana. È la Graham stessa, in queste pagine tratte dalla sua autobiografia, a raccontare i risvolti dei due maggiori scandali politico-giornalistici del dopoguerra: i Pentagon Papers e il Watergate. Storie appassionanti e di un’attualità prepotente: il rapporto fra i media e il potere, la battaglia per la democrazia che non può fare a meno di un’informazione coraggiosa e libera. E il ruolo centrale di una donna, entrata quasi per caso in un universo di potere tutto maschile, ma capace di ribaltare il rapporto fra i sessi con il suo straordinario misto di intraprendenza, durezza, coraggio e dignità. Tratto dall’autobiografia "Personal history. La mia storia", questo è il racconto di come Katharine “Kay” Graham guidò il «Washington Post» negli scandali dei Pentagon Papers e del Watergate. Dopo aver ereditato la direzione del «Post» alla morte del marito nel 1963, “Kay” Graham si è ritrovata inaspettatamente a giocare un ruolo nella storia contemporanea non solo americana. In queste pagine ci racconta gli episodi salienti e appassionanti che hanno trasformato una donna che aveva da poco perso il marito in una leggenda del giornalismo. Accadde quando Kay decise di sfidare il governo americano: prima pubblicando i Pentagon Papers, le carte segrete sul Vietnam, poi facendo esplodere lo scandalo Watergate. Di queste vicende che sconvolsero l’America, la Graham ci offre uno straordinario punto di vista dall’interno, un resoconto “dietro le quinte” dei dibattiti, degli scontri, della tensione per quel gioco davvero ad alto rischio che lei e i suoi giornalisti scelsero di affrontare. La conclusione non può che essere una potente affermazione della libertà di stampa, come indispensabile baluardo contro gli abusi del potere.