CLUEB: Lexis. Biblioteca di scienze umane
Rivivere. L'aiuto psicologico nelle situazioni di crisi
Francesco Campione
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2000
pagine: 92
Spazio e modernità. Libri, carte, isolari nell'età delle scoperte
Massimo Donattini
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2000
pagine: 344
Lineamenti di una psicologia dell'arte. A partire da Freud
Stefano Ferrari
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1999
pagine: 216
Il volume fa il punto sui presupposti e le implicazioni di una psicologia dell'arte e della letteratura di ispirazione psicaonalitica. In tale prospettiva il riferimento al pensiero e all'opera di Freud non è solo un passaggio concettualmente e storicamente obbligato, ma la condizione necessaria per l'aggiornamento e il rinnovamento di questi studi.
Operazione Madagascar. La questione ebraica in Polonia (1918-1968)
Carla Tonini
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1999
pagine: 288
Negli anni '30 il governo polacco approntò un piano (d'accordo con Francia e Inghilterra) per la deportazione in massa in Madagascar degli ebrei che risiedevano sul proprio territorio. Partendo da documenti di archivio solo ora disponibili, l'esposizione si allarga a tutta la questione abraica fin quasi ai gioni nostri. L'antisemitismo, l'occupazione nazista e il regime comunista, sono i temi, esposti con scrittura giornalistica dall'autrice, che gettano nuova luce non solo sui rapporti polacco-ebrei ma anche in generale sulla storia d'Europa nel momento più centrale del nostro "secolo breve".
Grr... Grammelot. Parlare senza parole dai primi balbettii al Grammelot di Dario Fo
Alessandra Pozzo
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1998
pagine: 192
Il grammelot è un linguaggio teatrale inarticolato fatto di suoni piuttosto che di parole. Si tratta di un'espressione confusa, un gioco linguistico che prende forma imitando le sonorità di una lingua deformandole. Può essere usato in tutti i tipi di spettacolo, ma si presta soprattutto alla parodia e alla caricatura, quindi al genere comico. Lo studio dei linguaggi confusi, espressioni vocali a mezza strada tra segno e lingua, ha interessato la storia del pensiero ancor prima di Aristotele, per arrivare fino ai linguisti e agli psichiatri dei nostri giorni. I linguaggi confusi possono essere trasgressioni alle regole della lingua, ma possono anche situarsi ai limiti della razionalità, come avviene in alcune glossolalie mistiche o patologiche.
Sguardi lessicali. Ricerche di semantica storica su postmoderno e fine della storia
M. Bischofs Berger
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1997
pagine: 252
"Postmoderno", goffo termine criticato anche da coloro che si sono fatti portavoce di questa nuova era, si è diffuso negli ultimi anni nei più svariati settori di esperienza, coinvolgendo una molteplicità di discorsi che a prima vista non hanno niente in comune, compreso il rumoroso dibattito sulla "fine della storia". "Fine della storia", "postmoderno", espresssioni tipiche dell'attuale "fine millennio", costituiscono un bell'esempio dell'accresciuta mobilità di un lessico delle idee che sempre più facilmente esorbita dal suo originario ambito d'uso. Il presente lavoro si propone di ripercorrere, con gli strumenti della semantica storica, formazione ed espansione di queste voci, ricollocandone le accezioni nell'originario quadro discorsivo.
La scrittura dell'antico Perù. Un mondo da scoprire
Laura Laurencich Minelli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1996
pagine: 128
Fin dalla conquista spagnola del Perù i cronisti si chiesero come mai gli Inca non conoscessero la scrittura né i codici a mo' di libro, codici che, al contrario, esistevano nell'antico Messico. Gli spagnoli però cercavano una scrittura alfabetica su carta o pelle, per cui non si presero la briga di imparare a leggere quello strano sistema di cordicelle annodate detto quipu e altri "segni" di cui riferiscono vagamente. Oggi ci chiediamo invece come si leggesse la scrittura loro e delle civiltà che li precedettero nell'antico Perù. Nel volume viene analizzato il complesso sistema simbolico elaborato dalla cultura Inca rivelandone i rapporti con la cosmogonia, la religione e l'organizzazione dello Stato.
Dialoghi sulla morte
Francesco Campione
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1996
pagine: 312
Il testo costituisce una vera introduzione alla psicologia della morte condotta attraverso una serie di dialoghi con alcuni dei protagonisti del pensiero contemporaneo: gli aspetti filosofici, psicologici e antropologici vengono così delineati attraverso il confronto e il dibattito.
Fascismi. Partito, società e Stato nei documenti del fascismo, del nazionalsocialismo e del franchismo
Luciano Casali
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1995
pagine: 436
Uomini contro la storia
Vito Fumagalli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1995
pagine: 128
Il libro offre la narrazione, viva e scientificamente rigorosa, delle vicende di classi e uomini che sono andati contro la Storia. Dai servi medievali, ai nobili contrari allo stile di vita del loro ceto, ai salariati in rivolta nella Firenze del XIV secolo, e altri ancora, vissuti allora e in epoche successive, è giunta a noi la voce di coloro che non hanno accettato che si soffocassero nell'uomo dignità, libere convinzioni, senso di fratellanza.
Alla luce del vero. Studi su Muratori storico
Alfredo Cottignoli
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 1994
pagine: 124
Rappresentare. Questioni di antropologia, cinema e narrativa
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2012
pagine: 167
Che tipo di attività è il "rappresentare"? Ininterrottamente, rappresentiamo mondi e fantasie, in modi complessi o addirittura densi e contorti: una rappresentazione non è mai lineare, neutra o solo descrittiva. Un'immagine o una narrazione non trasmettono mai le stesse sensazioni, inducono piuttosto effetti percettivi differenziati da individuo a individuo. Col nostro "rappresentare", in sostanza, cerchiamo di capire le traiettorie e le immaginazioni altrui e di riprodurle con disinvoltura con sensibilità e prudenza, a volte con timore. Il "rappresentare" che altri fanno, nel contempo, ci rende perplessi o ci affascina con l'intreccio d'immagini e figure, concetti, teorie e scritture. Ci sentiamo talora smarriti o irritati davanti a scenari brutali, a errori, a falsi, a prospettive sbagliate e reagiamo per mettere al riparo le nostre concezioni o contrattaccare. Tutto questo significa che quando cerchiamo di sondare e visualizzare vicende, ambienti, soggetti, le rappresentazioni che produciamo e di cui ci alimentiamo non diventano occasioni di pura riflessione.