Cesati: Studi e testi letteratura italiana e comparata
Armi e armature nella letteratura italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2024
pagine: 258
L’arma, bianca o da fuoco, si rivela centrale tanto nella società quanto nella letteratura, come già evidenziato da Umberto Eco nel parafrasare la nota massima di Checov secondo la quale: «Se c’è un fucile, prima o poi sparerà». L’impiego di armi e armature è anche soggetto allo scorrere del tempo: se quelle bianche con l’avvento della polvere da sparo vanno perdendo di utilità in favore di strumenti più moderni, quali le armi da fuoco, è l’atomica a suscitare le inquietudini più oscure degli autori tardonovecenteschi e il giubbotto antiproiettile a prendere il posto di panzera e spallaccio. Questo volume indaga a tutto tondo su tali aspetti dalle origini ai giorni nostri, evidenziando come nel corso del tempo la centralità letteraria dell’arma diventi fonte preziosa di versi immortali e prose memorabili: da Dante agli anni Duemila ben pochi tra i nostri autori sono rimasti indifferenti alle ripercussioni identitarie, sociali e funzionali delle armi. Si è voluto qui proporne una raccolta ragionata.
Novelle, paratesti e cornici. Novellieri italiani e inglesi tra Medioevo e Rinascimento
Flavia Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 350
Tra il Medioevo e il Rinascimento, la tradizione letteraria italiana offre svariati esempi di raccolte di novelle, divenute spesso nel corso del tempo un punto di riferimento per gli scrittori che nel resto d'Europa si sono dedicati a questo genere. A fornire, direttamente o indirettamente, significative informazioni sui progetti letterari e sulla poetica dei diversi autori sono sia i paratesti (dediche, lettere al lettore, introduzioni, conclusioni) sia la cornice, ossia la "zona" dell'opera dedicata alle vicende dei novellatori. Proprio sui paratesti e sulle cornici si concentra questo libro. La prima parte analizza come, da Boccaccio ai novellieri medievali e rinascimentali italiani, essi siano stati sfruttati per raggiungere molteplici scopi, dalla definizione del pubblico ideale all'illustrazione del rapporto con le fonti, fino alla spiegazione delle finalità della scrittura novellistica. La seconda parte indaga, invece, il fenomeno della ricezione dei novellieri italiani nell'Inghilterra elisabettiana e giacomiana, profondamente influenzata dalla letteratura e dalla cultura della nostra penisola: ricorrendo agli indizi rinvenibili nei paratesti e nelle cornici delle raccolte di novelle inglesi, si esaminano i debiti e le forme di rielaborazione dei modelli italiani, facendo così luce su un rapporto, quello tra novellistica italiana e anglosassone, ancora poco indagato.
Un biculturalismo negato. La letteratura «italiana» negli Stati Uniti
Anthony Julian Tamburri
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2018
pagine: 138
Il volume approfondisce alcuni esempi di un fenomeno culturale statunitense che ha dei fortissimi legami con la cultura italiana: ciò che possiamo definire "letteratura italiana" negli Stati Uniti, ossia l'insieme delle opere composte in lingua italiana da scrittori che vivono la loro quotidianità oltreoceano. Sono cinque, in particolare, gli autori di cui si discute nel testo, rappresentativi di questa lunga tradizione: Joseph Tusiani, Alfredo de Palchi, Rita Dinale, Emanuele Pettener e Luigi Fontanella. Come si leggerà specialmente nel primo capitolo, la concezione "italiana" del mondo della cultura degli americani di origine italiana richiede una revisione teorico-metodologica che riguarda non tanto l'ambito creativo, quanto quello critico. È necessario abbandonare la nozione geografica come punto determinante di ciò che è o non è "letteratura italiana", per riconoscere al contrario l'esistenza di un aspetto poli-linguistico del mondo degli americani italiani che caratterizza una significativa produzione letteraria in italiano.
Shakespeare: un romantico italiano
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 254
"L'idea di questo volume è compendiata nel titolo volutamente provocatorio: 'Shakespeare. Un romantico italiano' con cui si è intitolato il Convegno tenutosi a Verona il20-21 giugno 2016. Cosa si intende mettere in luce? L'intento è quello di celebrare un doppio anniversario, i 400 anni dalla morte di William Shakespeare e i 200 anni dalla polemica classico-romantica. Si tratta di due date di fondamentale importanza per l'identità culturale europea. L' asse privilegiato del volume è quello del rapporto tra Shakespeare e l'Italia, ma entro un'ottica transnazionale, europea, che metta in luce l'importantissima mediazione delle culture straniere per l'elaborazione critica dell'estetica romantica. Al centro, la figura e l'opera del grande drammaturgo che ha animato per decenni discussioni in tutta Europa." (Dalla Premessa)
I volti delle acque. Mitologie del diluvio nelle letterature europee. Atti del Convegno (Verona, 17-18 maggio 2012)
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2013
pagine: 201
L'antichissimo tema del diluvio, in bilico tra mito e religione, torna di grande attualità, spinto dal clima millenaristico dei nostri anni, scanditi da cataclismi naturali e ambientali. Ad approfondirne le interpretazioni che esso ha rivestito nelle letterature europee è il volume "I volti delle acque", una raccolta di saggi frutto dell'omonimo convegno organizzato nel maggio scorso da Raffaella Bertazzoli, professore ordinario di Letterature comparate all'Università di Verona. A introdurre la miscellanea sono gli interventi di Silvia Longhi e Cecilia Gibellini, che propongono subito un capovolgimento di fronte parlando di tutti i Mosè dell'antichità: bambini abbandonati nelle acque in "piccole arche" che, anziché portare alla morte, riportano alla vita, alla salvezza. Il diluvio inteso come fine del mondo, apocalisse, nel corso dei secoli è rievocato, invece, negli scritti di Luciana Borsetto, Hermann Dorowin, e Chiara Concina che ne analizzano rispettivamente il ruolo nell'epica sacra tra Cinque e Seicento, nelle visioni degli autori tedeschi nati all'alba del Novecento e nella visione del gesuita tedesco Athanasius Kircher. Ancora in ambito tedesco rimangono Riccardo Morello, con la sua analisi sul Die Wassernot im Emmental di Jeremias Gotthelf, Domenico Mugnolo, che si concentra sul ruolo del diluvio nella letteratura della Repubblica democratica tedesca, e Arturo Larcati, il quale mostra il riadattamento del tema nella lirica teutonica del dopoguerra.
Debenedetti e Jung. La critica come processo d'individuazione
Beniamino Mirisola
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2012
pagine: 255
Nel 1966, Michel David salutava in Giacomo Debenedetti il primo intellettuale italiano che "tentava di vivere il connubio Marx-Freud, o più esattamente e più originalmente Jung-Marx". Questo spunto non ha mai conosciuto ulteriori sviluppi, né da parte di David, né da parte di quei pochi che, studiando la produzione debenedettiana, hanno fatto un rapido cenno al nome di Jung. Eppure, già nelle pagine della Vocazione di Vittorio Alfieri, è possibile osservare come la dottrina dello psicologo svizzero diventi spesso il catalizzatore delle energie, degli interessi e dell'onnivora curiosità del critico. Essa, infatti, offre stimoli intellettuali sempre nuovi e lo invita a rileggere con altri occhi i suoi autori più cari: da Proust a Joyce, da Pirandello a Svevo, da Alfieri a Tommaseo, passando per Tozzi, Verga e Kafka, non vi è quasi scrittore o romanzo che, a partire almeno dal 1943, Debenedetti non sottoponga al filtro junghiano. Nelle sue mani, la Psicologia Analitica si fa non solo strumento d'indagine, ma anche un insieme di dure prove a cui sottoporre il testo. E così, la familiarità con il mondo degli archetipi, l'attitudine a raggiungere l'inconscio collettivo, la capacità di far dialogare l'Animus con l'Anima, insieme al coraggio di affrontare l'Ombra e di cimentarsi nella discesa all'Ade, diventano altrettanti requisiti imprescindibili per entrare nel severo canone debenedettiano.
Di un poetico altrove. Poesia transnazionale italofona (1960-2016)
Mia Lecomte
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2018
pagine: 335
Le migrazioni planetarie messe in opera dai rivolgimenti storici e politici della fine del secolo scorso stanno sconvolgendo gli attuali assetti nazionali e sottoponendo le popolazioni a un rimescolamento identitario e linguistico a cui conseguono culture ibridate e la messa in discussione della legittimità dei canoni letterari. Le cosiddette letterature transnazionali allofone vengono disegnando la mappa sempre più allargata di un nuovo universo letterario costituito da scrittori "ubiqui", inclassificabili, la cui produzione narrativa e poetica sfugge alle definizioni di genere e pone l'accento sulle dinamiche linguistiche inerenti alle scritture in transito. Come si inserisce l'Italia in questo nuovo scenario letterario plurilingue? Con che risultati e prospettive? Dopo un primo capitolo introduttivo - un quadro generale della letteratura transnazionale italofona dall'esordio ufficiale, agli inizi degli anni Novanta, a oggi -, lo studio è specificamente dedicato all'italofonia poetica, la cui nascita è anticipata agli anni Sessanta, decennio in cui hanno avuto inizio le prime migrazioni "necessitate" verso l'Italia. Attraverso una panoramica cronologicamente ordinata di voci poetiche, presentate con ampie citazioni testuali e la produzione nazionale sempre in prospettiva, il volume si propone come luogo di un confronto dinamico fra le diverse espressioni della contemporanea scrittura poetica in italiano.
Claude Fauriel. Alle origini della comparatistica
Elena Maiolini
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2014
pagine: 298
Sainte-Beuve lo definì "l'iniziatore segreto" degli spiriti più eletti del tempo: tale fu Claude Charles Fauriel (1772-1844), noto in Italia soprattutto per esser stato l'interlocutore privilegiato di Manzoni. Questo libro, che si propone come prima monografia italiana complessiva su un vero maestro degli intellettuali d'Europa, offre al lettore un percorso attraverso la sua poliedrica ed instancabile attività, che ne fa un pioniere della comparatistica letteraria e linguistica: dal giudizio accorto sul saggio "De la littérature di Madame de Staël" alle traduzioni di Baggesen, Berchet e Manzoni; dal contributo alla causa dell'indipendenza greca alle ricerche di linguistica romanza. Coniugando lo studio appassionato delle lettere a un profondo interesse per l'uomo, Fauriel declinò in modo personale la combinazione di cultura e politica, di studio letterario e impegno civile, tipica del gruppo di "Idéologues" di cui fece parte e poi del grande movimento romantico. Ne emerge la figura di un intellettuale di prim'ordine, la cui ricerca rispose anche a meditate esigenze morali.
Dal «Piccolo mondo antico» al modernismo. Antonio Fogazzaro cent'anni dopo. Atti della giornata di studio (Brescia, 11 novembre 2011)
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2013
pagine: 143
Cent'anni fa moriva Antonio Fogazzaro: uno scrittore più volte candidato al Nobel e oggi rientrato nella penombra. Seppur dai più etichettato come narratore "veneto" per la sensibilità al fascino della contestazione ideologica e dalla trasgressione amorosa ma, soprattutto, per i suoi versi eleganti e le avvolgenti atmosfere naturali e mentali, emerge in Fogazzaro una forte tinta lombarda, trasmessa dallo spirito materno, dall'attaccamento al paesaggio di Valsolda, agli anni cruciali nella Milano, e visibile nelle dense pennellate realistiche e umoristiche di "Piccolo mondo antico", fil rouge della giornata di studio bresciana e degli atti pubblicati. A presentare e introdurre il tema del volume è il saggio di Giorgio Bárberi Squarotti, fogazzarista di lungo corso, che si sofferma sull'antico e il moderno: i due "piccoli mondi" di Fogazzaro. Segue l'edizione critica e commentata di "Piccolo mondo antico", di Tiziana Piras che sta per inaugurare l'Edizione Nazionale. Adriana Chemello, specialista della letteratura di genere, illustra il rapporto fra l'autore e le donne, un mondo cui lo scrittore era assai sensibile, anche se in modi ben diversi da quelli tristemente celebrati dal casanova D'Annunzio. Giuseppe Magurno, docente nel glorioso liceo "Arnaldo", indaga il modo in cui l'autore ha trovato spazio nelle antologie scolastiche mentre Elisabetta Selmi, docente bresciana nell'università di Padova, propone una rilettura del dialogo Fogazzaro-Bonomelli in chiave religiosa.

