Carlo Delfino Editore: Storia

Avvocato e saggista dagli spiccati interessi in campo socio-economico, Teofilatto descrive le vicende di Sud Italia e Sardegna dal tempo delle politiche borbonica e sabauda sino ai giorni nostri.

Il libro della Fois, ricercatrice dell'Università di Cagliari, risponde alla curiosità che i sardi mostrano di conoscere l'origine dello stemma che, importato dalla Spagna, è stato adottato dalla Regione.

Stefani è il giornalista che ha dato il nome alla nota agenzia di stampa; questo repertorio da lui pubblicato nel 1855 comprende 22mila voci sugli Stati sardi.

Professore di Storia romana all'Università di Lione, Le Bohec fornisce qui in francese - una nuova versione della storia sarda alla luce dei rapporti con l'esercito romano durante l'alto impero.

De André e la Gallura: 24 anni raccontati dagli amici galluresi attraverso fotografie e testimonianze inedite. L'uomo di fede e il battesimo di Luvi, il contadino "certificato", le cene con gli amici, la torta nuziale, il menù di Capodanno, la subrastantia di Santu Bachis, il ricordo del prete-intermediario del lungo sequestro che lo ha coinvolto assieme a Dori Ghezzi, i consigli che dava agli amici e il vuoto che ha lasciato andando "tra le nuvole", luogo immaginario cui tutti, forse, aspiriamo.

Giuseppe Garibaldi non ebbe mai la pretesa di entrare nella storia della letteratura e infatti non è come letterato che oggi viene ricordato. Lui stesso affermò di essere più adatto a tenere in mano la spada che non la penna, quasi a voler tramandare di sé stesso ai posteri, l'immagine del soldataccio. È invece un'immagine perlomeno molto parziale: se l'uomo di guerra non riuscì mai a diventare un uomo di lettere, seppe scrivere quando occorreva, e si cimentò, oltre che con scritti d'occasione, giornalistici, con un’infinità di lettere, proclami di rilevante portata storica, anche con la poesia e la prosa di romanzi. Dei romanzi o degli altri scritti del bisnonno, si ripubblica, nel secondo centenario della nascita dell'Eroe dei Due Mondi, il romanzo “I Mille” che, pubblicato nel 1874 vivente lo stesso Garibaldi, fu stampato in cinque edizioni italiane, tradotto in francese ed in portoghese e nel 1954 anche in ceco.

Un libro di storia che si legge come un romanzo. Fra i Sardi, la notorietà della "giudicessa" Eleonora d'Arborèa è quasi totale: diciamo al novantanove per cento, non foss'altro perché a lei sono intitolate strade di paese, bottiglie di vino, associazioni culturali e club sportivi. La conoscenza vera del personaggio, invece, è praticamente zero, non solo fra la gente comune ma anche fra gli istruiti, compresi i docenti medi e superiori. In questo libro Casula riesce a riequilibrare il personaggio secondo i risultati delle ricerche documentarie, ridando alla "giudicessa" la sua dimensione di donna, e ridefinendo il suo ruolo di governante di uno Stato sovrano.

Il DISTOSA (Dizionario Storico Sardo), unico nel suo genere in Italia, racchiude circa 13.000 "voci" che illustrano i fatti, i personaggi, le istituzioni, i paesi e i monumenti dell'Isola, dall'inizio della storia ad oggi. Soddisfa sia lo studioso che vuol risalire alle fonti sia il curioso che vuol conoscere particolari avvenimenti ed acquisire informazioni essenziali.

L'opera fa luce sulla «verità» di questa battaglia, grazie anche a documenti inediti finora custoditi gelosamente dall'Archivio Storico dell'Esercito.

Appassionato ricercatore di storia del proprio paese, cui aveva dedicato altri volumi, Spanedda studia la vicenda nebulosa di quattro secoli utilizzando i fascicoli dei processi tenuti nella curia baronale.

Un'agile versione della Storia di Sardegna, adatta per chi ha bisogno di una sintesi semplice, per brevi capitoli, copre le vicende dai primordi sino ai giorni nostri.

Diviso per capitoletti o lemmi, il libro, opera di uno dei maggiori medievisti sardi, ripercorre tutta la storia dell'isola soffermandosi in particolare sul significato e l'importanza del regime giudicale.