Campanotto: Poesia
Fare lo spazio
Laura Cingolani
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2023
pagine: 80
Qui e ora, Cingolani fa lo spazio ma definisce anche il suo essere nel proprio tempo, così privato, nervoso, da tigre in corridoio, eppure, miracoli del linguaggio, così politico e interessante. Un interrogatorio poetico raccolto con la solita pallida e meccanica veste tipografica, dove si tessono senza sosta i fili tenui dello sdoppiamento, dei piccoli e sordi vuoti di esistenza, della negazione dei bordi. Una clinica del reale spoglia di qualsiasi triste acchito e brillante invece di una vitalità di altri decenni. Do you remember Laing, Cooper, Nelo Risi... Il corpo in veste attoriale è esposto a sacrifici gnoseologici così come l'azione poetica è costretta più volte in situazioni metaespressive, fino al capriccio: "...Se solo potessi stare buona dentro il foglio..,". La poesia della Cingolani è fatta di materiali linguistici molto orali, quasi sceneggiati, immediatamente fusi in spazi anche malmessi di cronaca e di conversazione, con l'effetto importante che ciò che poeticamente tocca, vive. Laura Cingolani nasce ad Ancona e vive a Roma. Conduce laboratori di poesia e arteterapia. I suoi testi compaiono in diverse antologie e riviste. Del 2019 è Mangio alberi e altre poesie, il verri edizioni, Milano. Questo è il suo secondo libro.
Sciogliete le rime
Stefano Taccone
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2023
pagine: 208
"Sciogliete le rime", con questo militaresco incipt, Taccone apre la sua ultima raccolta di poesie, mettendo in atto una parodia che opera nella modalità del burlesco, facendo dell'ironia una paradossale comicità. Poesia aforistica, che affonda in un'alterazione, spesso tragicomica, in cui si continuano a "baciare rospi che non diventeranno mai principi". È la disillusione di una fiaba rivisitata a cui manca il lieto fine. È un viaggio della parola nelle analogie, nelle somiglianze che diventano differenze, caricature dove il senso evolve in una divina follia, in cui un angelo di purezza diventa angelo delle malinconie. La soletudine evoca associazioni, in cui come accade per la "pioggia di mezzo secolo" conducono a ricordi di Dannunziana memoria. Eventi della parola che diventa iconico - grottesca, dando forma a soliloqui verbali, in cui la realtà si innesta nel sogno in un intreccio di fantomatiche probabilità morfologiche. Qui abita il dio del sonno, la possibilità di enunciare col comico una "egologia" del senso in cui "il bravo decente" ascolta il "detergente" nei "colleghi sedicenti". La parola di Taccone vive innesti, mutazioni, associazioni semantiche, rime improvvise, come desinenze ritmiche, politiche, sociali ed esistenziali. Tutto in soliloqui mutanti e surreali, messaggeri dell'indicibile e della trasversalità polimorfa, dove razzolano le attitudini del quotidiano, gli affioramenti del ricordo e le vocazioni del soleloquio, che bisbiglia nei muschi della memoria, nei musei della dimenticanza nelle affinità di un taciuto, che ritorna parlante, sciogliendo le rime. Introduzione di Giovanni Scardovi.
La rivolta del pane
Andrea Zuccolo
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 64
Andrea Zuccolo è nato Buttrio nel 1955. Vive a Udine. Si è laureato a Bologna, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, corso DAMS. Il primo impegno teatrale risale al 1978, nella commedia in musica Il mongomo a Lapislazzuli, con il gruppo strumentale Hinz und Kunst di Berlino, al III Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano. Dopo un Edipo tiranno di Sofocle, traduzione di Edoardo Sanguineti, diretto da Benno Besson, Festival dei due Mondi di Spoleto, 1980, produzione ATER Emilia Romagna Teatri. Si trasferisce a Parigi (1981-1983), dove si diploma presso l'Ecole Internationale de Théatre diretta da Jacques Lecoq. Nuovamente in Italia a Roma, ha lavorato con Compagnie Private e Teatri Stabili, accanto ad attori come Tino Carraro, Isa Danieli, Carmelo Bene, Roberto Herlitzka ed i registi Luca Ronconi, Maurizio Scaparro, Giancarlo Nanni, Giuseppe Rocca, Giorgio Pressburger. Ha diretto e interpretato la versione originale del dramma in musica Ofelia va in convento, Narni, Teatro Comunale, 1990. Ha tenuto concerti come voce recitante assieme al pianista Andrea Rucli, su musiche di Francis Poulenc e Gioacchino Rossini. Ha collaborato a molte edizioni MITTELFEST di Cividale del Friuli. È stato interprete delle poesie di Kosovel, Menichini, Bandini, Attila Joszef, Michelstaeder, Morandini, Szymborska, Janus, Kisˇ, Skacel. A MITTELFEST 1997 ha interpretato le poesie in latino di Paolo Diacono, accompagnato dal Coro di Ruda. Nell'edizione 2001 ha interpretato il poema di Chaim Nachman Bialik Nella città del Massacro, scene e costumi di Loretta Cappanera, musiche di Mahler-Uri Caine. Ha presentato in forma scenica il poema Corale per Oche e voce sola. Testo pubblicato da CappaZeta Edizioni, Udine, 2000. Per la RAI-FVG ha dato voce al personaggio di Armando, nella versione friulana dei cartoni animati della Pimpa di Altan. Nel 2006 a MITTELFEST ha presentato come autore e interprete il poema sinfonico Per non morire in versi, musiche di Dmitri sˇostakovicˇ, percussioni U.T. Gandhi. Il testo è stato pubblicato da KappaVu Edizioni, Udine, 2006. Nel 2007 al Festival arte in corpo, La Maddalena, ha presentato, autore e interprete il poema Ditemi un giorno ne farò un anniversario, musiche di Dmitri sˇostakovicˇ. Nel 2008 ha interpretato le poesie di Giuseppe Ungaretti da Il Porto Sepolto, edizione STF, Udinei. A MITTELFEST 2012 ha presentato come autore e interprete il dramma L'epigramma a Stalin - in memoriam Osip Mandel´sˇtam. Pubblicato per le Edizioni MITTELFEST. Nel 2014 come autore ed interprete della silloge poetica El octavo día ha partecipato al VII Festival del Libro d'Artista di Barcellona, traduzione in spagnolo di Rosalba Campra. CappaZeta Edizioni, Udine, 2014. Nel triennio 2013-2015 per l'Università Popolare di Udine, a cura del Prof. Giampaolo Borghello, ha letto un ciclo di canti della Divina Commedia di Dante. In seguito nell'Abbazia di Corno di Rosazzo ha tenuto il recital Lectura Dantis. Nel 2017 il recital concerto A piena voce su poesie di Majakovskij accompagnato dal M° Adolfo Cont (fisarmonica Bajan). Nel 2018 per Nota Editore ha interpretato Il Piçul Princip di Antoine de Saint Exupéry, versione friulana. Per le Edizioni Culturaglobale è stata pubblicata la plaquette Così sia, Cormons, 2020, presentata lo stesso anno al Festival Internazionale di Poesia di Seeboden (Villach-Austria). Alla 16a Edizione del Festival Vicino/lontano 2020 a Udine, ha presentato la vicenda de La "santa" di Siacco. Nel 2021 ha registrato Pinocchio di Carlo Collodi, nella versione friulana curata da Antonio Bellina. È voce recitante nella Passione secondo Giovanni di Francesco Corteccia con il Coro Polifonico Monteverdi di Ruda.
L'ora del tè
Massimo Oldoni
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 224
La domanda «cosa faremo domani?» dei versi di Eliot fissa il momento d'un colloquio fra due amiche intente a ragionare sul futuro quando forse non bastano più le abitudini. Le tre parti del libro svolgono temi diversi. «Take the time - Tenere il tempo» nel gergo musicale allude alla necessità di tenere il tempo, il ritmo del brano suonato, ma allude anche, per metafora, a quanto sia necessario rimanere nei tempi del giorno-dopo-giorno. Take the time, infatti, significa anche "prendere il tempo", cioè sapere gestire i tempi dell'esistenza, come fossero quelli di una cadenza musicale. La seconda parte, «Come a teatro», raccoglie versi in forma di dialogo o di monologo riferito ad un 'tu' presente, a momenti di vissuto. La terza parte, «Se i finestrini fossero puliti», utilizza il viaggio nel tempo per valutare come sarebbero le cose e i fatti della vita se fosse possibile valorizzare l'armonia, il rispetto degli ambienti, i valori della memoria in un'ipotesi di modi d'essere, di stare al mondo senza tenere conto di geografie, religioni, patologie sociali, protagonisti o anonimi, onesti o malfattori. Questi gli argomenti di conversazione nell'ora del tè con i personaggi dei versi mentre fuori la qualità della vita va mutando esposta a cambiamenti e rischi d'ogni tipo.
Un alveare nella testa
Giorgio Sommacal
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 80
Questa silloge poetica prende lo spunto dal tragico evento della morte di Aldo Moro, parlamentare e Presidente della Democrazia Cristiana e già Presidente del Consiglio nel secondo dopoguerra, rapito dalle Brigate Rosse il 16 Marzo 1978 a Roma, nel sanguinoso agguato di Via Fani, in cui furono uccisi tutti gli uomini della sua scorta. La sua prigionia durò 55 giorni e venne ritrovato morto il 9 Maggio in Via Caetani, dentro una Renault rossa. Quell'anno la S. Pasqua cadeva alla fine di Marzo. La silloge è dedicata a lui e idealmente anche a tutti coloro, rappresentanti delle istituzioni e della società civile, che nell'esercizio della loro professione o del loro lavoro hanno perso la vita in eventi delittuosi simili.
Il ragazzo e la civetta. Percorsi di un allievo dell'Academiuta di Pasolini
Bruno Bruni
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 112
«Bruno Bruni aveva un padre ferroviere, emiliano d'origine, abituato dal mestiere a traslocare frequentemente da un luogo all'altro d'Italia; la madre proveniva dalle Romagne. I suoi fratelli erano nati in posti uno diverso dall'altro e a lui la sorte aveva assegnato nel '29 Santa Lucia d'Isonzo. La famiglia si era trasferita poi a Opicina sopra Trieste, quindi a Gorizia e nel '36 a Casarsa, dove il padre, divenuto capostazione, aveva potuto sistemarsi in forma più stabile. Per Bruno, Casarsa era destinata a divenire naturale tópos della propria identità e fondamentale ambiente di formazione. Il piccolo centro friulano era come immerso in una immutabilità agricola e linguistica e in una cristianità rigorosa e assoluta che mal si adattava alle inquietudini di un ragazzo proveniente da una famiglia di pensiero laico e di più vaste esperienze; ma presto si sarebbe trasformato in un "paese dell'anima" grazie alla presenza di un giovane intellettuale che aveva eletto lo stesso luogo a proprio "utero" letterario: Pier Paolo Pasolini.» (dall'Introduzione di Giuseppe Mariuz)
Appena ho tempo
Angela Maria Zucchetti
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 96
"Raccolta che copre molti anni, questi testi di Angela Maria Zucchetti ci ricordano che la poesia - e quella lirica in special modo - racchiude il senso dell'Essere. Come ho sostenuto altrove (e non sono il solo), la poesia ha uno strettissimo rapporto con la filosofia. Intanto entrambe nascono dalla meraviglia, si realizzano attraverso la lingua, e trattano di cose essenziali. Dunque: Poesia è filsofica, nel senso di metafisica. Perché ci troviamo a focalizzare sulle questioni ultime della nostra realtà di esseri umani. Dell'esistere, dell'esserci qui ed ora momento dopo momento, in bilico tra il non-Essere, e la forza dell'esserci che si afferma, che esige di vociare, captare, origliare il senso più profondo del vivere". (Peter Carravetta)
Aggiungere un apostrofo
Adriana Catto
Libro: Libro in brossura
editore: Campanotto
anno edizione: 2022
pagine: 96
Libertà
Vittorio Grotti
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2021
pagine: 144
"Se anche prima lo era stato, oggi è anche più difficile sceverare le componenti di quella straordinaria miscela a cui l'estro e l'invenzione di Vittorio facevano da detonatore provocando ora fiammate vivide ora schioppettii impertinenti. Difficile sceverare tra gioco, irritazione, rabbia vera e propria, dolore, sarcasmo, sorriso e ancora di più tra aggressività, timidezza, scontrosità, paura: tutti dati che concorrono al personaggio autore di questi versi così simile eppure così diverso da quello indimenticabile che ha recitato la pittoresca e furente commedia della sua breve vita. In che cosa diverso? Diverso se non altro in questo, che il primo, lo scrittore, non perdona al secondo, all'attore, come non perdona a nessun'altra comparsa della rappresentazione - e tutti in verità sono comparse, i protagonisti essendo semmai fuori di scena e fuori del quadro: e cioè nella regione inespressa dove bruciano gli affetti più "sacri" e più gelosi e nella zona altrettanto muta dove continua ad ardere senza risposta e quasi pudicamente il problema dei problemi. Non perdona né sé né le altre comparse e nello stesso tempo assolve tutti perché tutti obbediscono alle necessità dello spettacolo. Se non ci sono gli "a parte" laceranti che lo scrittore non manca di registrare e questi rendono lo spettacolo della scrittura ben più straziante di quello quotidiano che egli aveva inscenato, nel quale, per meglio dire, si era spavaldamente inserito. Lo spettacolo è in ogni caso una costante per Vittorio: ed è uno spettacolo che non manifesta, ma occulta e svia. La parola "maschera" si trova anche nelle ultime poesie". (Mario Luzi)
Diverse facce della luna
Lilla Massaro Liguori
Libro: Libro in brossura
editore: Campanotto
anno edizione: 2021
pagine: 144
«Tra cielo e terra, tra presenza e assenza, Lilia Massaro Liguori con la sua abituale arte di scrivere, esprime bene l'inclinazione all'autoanalisi e all'autocritica, al limite della sopportabilità del vivere, che segna la profondità della sua poesia. Autocoscienza carica di una visione alta della vita, nel disegno di una vocazione difficile da vivere. Nello svolgersi della narrazione poetica di sé e dell'universo, si intravvede il miracolo di conferire una ragione alla vita, di mutare il corso di un destino». (Dalla Presentazione di Giovanni Di Michele).
Il grasso della mosca
Yannis Livadas
Libro: Libro in brossura
editore: Campanotto
anno edizione: 2021
pagine: 96
Yannis Livadas (1969) È un poeta greco. È anche saggista e traduttore di letteratura americana moderna e postmoderna e haiku. Scrive come collaboratore indipendente di varie riviste letterarie. Nel 1993, ha inventato il “sonetto fusione”. Nel 2008, ha introdotto l’idea di “antimetatesi organica”. Rifiuta qualsiasi partecipazione a festival ed eventi letterari legati alla poesia, su scala internazionale, nonché qualsiasi proposta di adesione a società o associazioni letterarie. Le sue poesie e saggi sono apparsi in dodici lingue, su riviste di poesia e riviste letterarie di tutto il mondo. Vive a Parigi.
Il peso della luce
Ilaria Abiami
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2021
pagine: 128
Quantunque impalpabile, invisibile, incorruttibile, la luce possiede un peso. Il suo peso è in grado di scardinare il ristagno dell'oscurità, è in grado di disarmarlo. Il movimento della luce è infinito. Essa può ascendere e può precipitare. Quando precipita, essa acquisisce una materialità immateriale, il suo peso appunto. L'esistenza manifesta infatti, è un precipitato di luce, un precipitato d'eternità. In ogni forma il peso della luce cela i suoi segreti, in ogni essere cela il suo principio sostanziale. Vivere significa saper scoprire questo peso, lasciarlo respirare, saperlo sopportare. Lasciare che il suo fremito dilati il nostro cuore a dismisura, affinché il suo peso diventi il peso del nostro stesso cuore. E lasciare che esso ci sostanzi e ci fabbrichi un corpo adamantino in grado di condurci, anche in mezzo a mille miraggi, verso la sua origine.