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BEAT: BEAT. Bestseller

L'isola dei due mondi

L'isola dei due mondi

Geraldine Brooks

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 352

America settentrionale, 1660. Bethia, la figlia di un pastore di una piccola comunità di pionieri puritani insediatisi sull'isola di Martha's Vineyard, ha dodici anni quando incontra Caleb, figlio dello sciamano della tribù wampanoag. Inquieta e curiosa, Bethia subisce a malincuore quello che è il destino di una ragazzina del XVII secolo: non accedere all'istruzione o, come dice Makepeace, il suo pingue e pigro fratello, essere «dispensata» dall'onere degli studi. Trascorre così le giornate occupandosi della casa e del padre, uomo di specchiata e intransigente moralità. Nei momenti liberi, tuttavia, il suo desiderio di conoscenza dello strano mondo e delle cose che la circondano prende il sopravvento, ed è girovagando per l'isola che incontra Caleb: un incontro che segnerà la sua esistenza per sempre. Caleb rispetta e venera la natura, non conosce il significato del termine «peccato» e non capisce perché gli inglesi si accontentino di un solo dio, per giunta lontano e invisibile. Bethia legge, invece, alacremente le Scritture e porta sempre con sé una copia gualcita del catechismo. Due mondi lontani, situati sulla stessa isola, si incontrano e si desiderano. E l'incontro sembra trovare un magnifico e inaspettato coronamento quando Caleb accoglie il Dio dei cristiani e decide di intraprendere un cammino di studio fino a diventare quello che Bethia non può, o meglio quello che a Bethia è proibito essere: una persona istruita che può liberamente decidere del suo destino. Ispirato alla storia vera del primo nativo americano laureatosi a Harvard, "L'isola dei due mondi" è un romanzo che narra di amicizia e libertà, emancipazione e pregiudizio, in un'epoca in cui due culture si sfidano e si incontrano per la prima volta.
14,50

La notte dimenticata dagli angeli

La notte dimenticata dagli angeli

Natsuo Kirino

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 448

Una giovane donna viene brutalmente violentata da tre uomini nel suo appartamento di Tokyo, sotto gli occhi della detective privata Murano Miro. Fortunatamente è solo una scena di Ultraviolence, un film hardcore di grande successo tra gli appassionati del genere. Miro sta fissando lo schermo seduta nell'ufficio di Watanabe Fusae, proprietaria di una piccola casa editrice di orientamento femminista e presidente di un'associazione in difesa delle donne. È lei ad averla contattata: Isshiki Rina, l'attrice protagonista del film, è scomparsa da alcuni giorni e Fusae teme per la sua vita. Comincia così un'indagine all'interno della zona d'ombra della capitale, nei videonoleggi specializzati in film hard e nei locali notturni del quartiere a luci rosse di Tokyo. Ad accompagnare Miro è il suo nuovo vicino di casa, un quarantenne che gestisce un gay-bar nel frenetico quartiere di Shinjuku. Le loro ricerche si rivelano subito importune per gli uomini della Create Pictures, la casa di produzione di Ultraviolence: figure che si muovono tra il mondo della pornografia e quello della prostituzione, come il regista Yashiro Sen, uno dei personaggi più in vista e influenti nel mondo del porno, un tipo molto scaltro che non esita a ricorrere a mezzi estremi pur di non vedere sollevato il velo sulle sue losche attività. L'indagine si fa intricata al punto che, per venirne a capo, Miro dovrà scavare a fondo nell'oscuro passato dell'attrice scomparsa mettendo a rischio la propria incolumità.
14,50

Inferno. Il mondo in guerra 1939-1945

Inferno. Il mondo in guerra 1939-1945

Max Hastings

Libro: Copertina rigida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 896

«Questo libro parla soprattutto dell'esperienza umana» avverte Max Hastings nell'introduzione a questa storia della Seconda guerra mondiale. Attraverso una miriade di microstorie estrapolate dai piú diversi scenari di guerra, e costellate di fotografie, aneddoti e testimonianze pregnanti, Hastings ricostruisce il teatro di un «inferno» globale che non risparmiò alcun angolo del pianeta. Apprendiamo di aspetti inusitati e raccapriccianti del conflitto, come l'arrivo nella stremata Leningrado di un intero convoglio di gatti per debellare i ratti che si moltiplicavano banchettando coi cadaveri abbandonati nelle strade, o come l'invio di centomila «donne di conforto» tra le truppe nipponiche in Cina. Apprendiamo, tuttavia, anche dati e fatti precisi che gettano una luce nuova sulla guerra. Nel ripercorrere la Storia che va dall'invasione della Polonia alle atomiche su Hiroshima e Nagasaki, il libro elabora un quadro completo sul piano geografico - considera per esempio i teatri di guerra di India e Cina, troppo spesso trascurati - e, per molti versi, sorprendente su quello statistico, con numeri che fanno pensare - come i circa trecentomila soldati russi uccisi dai propri comandanti, o i quindici milioni di vittime in Cina. Infine l'analisi storica, non disgiunta da quella prettamente militare, corredata da efficaci mappe esplicative, propone interrogativi di non poco conto: quali strategie, quali fronti, quali divisioni, quali resistenze di massa hanno determinato l'esito storico del conflitto? Quale reale incisività hanno avuto gli USA e la Gran Bretagna? A chi, dati alla mano, è piú giusto attribuire il merito di aver sconfitto Hitler e il nazismo? All'alleanza angloamericana o, considerando i dati storici reali, ai russi? Non è forse una realtà storica accertata che, già nel dicembre 1941, gli alti funzionari del Terzo Reich capirono che la vittoria militare era diventata impossibile perché la Russia non era stata sconfitta?
23,00

Trilogia israeliana: Soli e perduti-Nostalgia-Neuland

Trilogia israeliana: Soli e perduti-Nostalgia-Neuland

Eshkol Nevo

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 1328

Un cofanetto contenente tre opere di Eshkol Nevo. Nostalgia: Amir, studente di psicologia a Tel Aviv, e Noa, studentessa di fotografia a Gerusalemme, hanno preso casa al Castel, un tempo campo di transito per i nuovi immigrati dal Kurdistan e ora insieme indistinto di villette e baracche. Dietro il muro del loro appartamento abita il padrone di casa, Moshe Zakian, con la moglie Sima. Nell'appartamento di fronte vive il piccolo Yotam che si sente trascurato da quando Ghidi, il fratello grande, è morto soldato in Libano. Nei paraggi si aggira Saddiq, il muratore arabo che sogna di penetrare nell'appartamento sopra il bilocale di Amir e Noa, nel quale sua madre ha nascosto qualcosa di importante. Quattro case e un desiderio struggente di trovare il proprio posto nel mondo, nel momento in cui il proprio mondo – Israele e le infinite anime che lo compongono – è sconvolto dall'assassinio del Primo Ministro Yitzhak Rabin. Soli e perduti: Nel lontano New Jersey, dopo quarant'anni di felice vita coniugale, e dopo la dipartita della moglie, Geremia Mendelshtorm si scopre improvvisamente privo di appartenenza in un luogo come l'America. Un giorno, ecco la brillante idea: immortalare il nome dell'amata finanziando la costruzione di un nuovo mikveh, un bagno rituale, nella Città dei Giusti in Israele, dove aveva in animo di recarsi con sua moglie l'estate precedente. In una irresistibile commedia degli equivoci generata da eventi inaspettati, il mikveh si rivela miracoloso per ragioni tutt'altro che pure e immacolate. Una inaspettata tensione erotica impregna, infatti, magicamente le sue acque e i suoi muri e si propaga a chiunque vi si immerga. Magnifico elogio del primato del desiderio e dell'amore in ogni circostanza della vita, il romanzo getta uno sguardo furtivo e ironico su alcuni aspetti paradossali e comici della vita reale in Israele, ma è anche una meravigliosa storia universale sulla solitudine e sul bisogno di appartenenza. Neuland: Dai giorni del corso come osservatore nell'esercito di Israele, gli occhi di Dori sono sempre in cerca di minacce potenziali: cecchini sui tetti, movimenti sospetti fra i vicoli, una tenda spostata, uno scintillio che rivela che qualcuno ti sta osservando col binocolo. Un'attività inutile, ma così radicata che il timore di pericoli alberga ormai stabilmente nella sua mente. Roni, ad esempio, è la prima donna alla quale Dori ha permesso di toccare il suo amaro nocciolo di solitudine, la prima donna di cui si è fidato, sino al punto da appoggiarsi e assuefarsi totalmente a lei. Tuttavia Dori è convinto che, camminando col suo passo svelto, un giorno lei non si fermerà più e lo lascerà. E allora per evitarlo, Dori ha deciso di andarsene lui. Suo padre, Meni Peleg, eroe della guerra del Kippur, dopo la morte dell'amata moglie è scomparso da qualche parte in Sudamerica. Per scacciare i suoi spettri privati, Dori parte alla sua ricerca. Inbar ha la stessa età di Dori, non più giovane come le giovani, né avanti negli anni come quelle avanti negli anni. Una via di mezzo. Esattamente come Dori. Anche Inbar è in fuga dai suoi fantasmi privati e dalle persone in carne e ossa cui è attaccata la sua vita in Israele. Dori e Inbar si incontrano e si amano in Sudamerica. E in Argentina, là dove alla fine dell'Ottocento il Barone Hirsch comprò molte terre, convinto che fosse il posto migliore dove creare un focolare nazionale gli ebrei, si imbattono insieme in Meni Peleg.
30,00

Soldato d'inverno

Soldato d'inverno

Daniel Mason

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 352

Ungheria settentrionale, 1915. Per tre anni il ventiduenne Lucius Krzelewski ha consacrato con severità monastica la sua vita allo studio della medicina. Ma allo scoppio della Prima guerra mondiale, dinnanzi all'offerta di far parte di una squadra di dottori in un ospedale di guarnigione, non esita ad arruolarsi. Viene spedito in un villaggio annidato in una valle dalle pendici morbide, con due viuzze di case che scendono da una chiesa fatta di tronchi malamente sbozzati. La chiesa è diventata l'ospedale da campo, un avamposto gelido e devastato dal tifo, presieduto da suor Margarete, una giovane suora infermiera che, dopo che i medici si sono dati alla fuga, è la sola ad accogliere i camion carichi di feriti che si riversano a ritmo incessante nella valle colma di neve. Una sera di febbraio compare un contadino avvolto in un gigantesco mantello di pelle di pecora, trascina una carriola in cui giace il corpo raggomitolato di un soldato in stato di shock. Lucius e Margarete lo accolgono, lo spogliano, lo lavano e restano stupefatti dinnanzi ai fogli di carta celati nella fodera del suo pastrano: sono disegni di uomini, soldati, treni, montagne e animali fantastici, tutti della stessa abile mano. Chi è quell'uomo? Da dove viene e cosa gli è successo? E, soprattutto, quale prezzo sarà disposto a pagare, Lucius, per rispondere a queste domande? Dalle dorate sale da ballo della Vienna imperiale alle foreste ghiacciate del fronte orientale; dalle improvvisate sale operatorie ai campi di battaglia battuti dalla cavalleria cosacca, "Soldato d'inverno" è un affresco dell'Europa in guerra e, al contempo, un romanzo d'amore, colpa e redenzione.
13,50

Nulla è nero

Nulla è nero

Claire Berest

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 224

Tutto è allegria, tutto è politica, tutto abbatte i pudori e i tabù alle serate mondane di Tina Modotti. Frida ha conosciuto Tina quando, liberatasi del busto in cui, dopo l'Incidente, era racchiusa come una crisalide, ha cominciato a bazzicare la sede del Partito comunista messicano. Con il suo naso italiano, il suo petto scultoreo, il ritmo ciarliero del suo eloquio staccato, Tina ha aperto subito una breccia nel suo cuore. Ed è a una delle serate di Tina che Frida vede per la prima volta Diego Rivera, el gran pintor del Messico, l'artista che, con Orozco e Siqueiros, ha portato la pittura fuori dai salotti borghesi, ha ritrovato la vocazione del colore e della smisuratezza, ha dipinto meravigliosi affreschi in cui uomini e donne si ergono, fieri, a tre metri di altezza. Rivera è un uomo elefantesco, dall'agilità contro natura, che suscita, tuttavia, un sapore immediato di proibito. È, soprattutto, una figura irresistibile per Frida, che non esita, nei giorni successivi, a presentarsi al suo cospetto da sola, senza soggezione. Lei, la meticcia di Coyoacán con vent'anni di meno, la schiena spezzata e le gambe arrugginite, al cospetto del grande pittore. La passione esplode immediata. Frida non ha timore a concedersi a quell'uomo che ha dieci vite di vantaggio su di lei; gli racconta del tragico Incidente, dello schianto dell'autobus e del suo corpo. Gli mostra le sue opere. Diego coglie la forza inusitata che anima quella ragazza e i suoi dipinti, l'ostinazione a vivere e ad amare al di là di ogni capriccio del destino. "Nulla è nero" è un romanzo che narra la storia d'amore tra due figure iconiche del Novecento, il racconto di una passione tumultuosa e, insieme, di un secolo di furori, speranze, ideali e disillusioni. Un secolo in cui l'intensità della vita valeva più della vita stessa.
12,50

Vietnam. Una tragedia epica 1945-1975

Vietnam. Una tragedia epica 1945-1975

Max Hastings

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 944

La guerra del Vietnam costituisce senza dubbio il conflitto che, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ha esercitato la maggiore influenza sulla cultura del proprio tempo e su quella degli anni successivi. A quasi mezzo secolo di distanza, sono ancora vive nella memoria collettiva le immagini che ne fanno una guerra-simbolo del secondo Novecento: la foto, ad esempio, del capo della polizia di Saigon che spara a un prigioniero vietcong durante l'offensiva del Tet nel 1968; o quella della bambina che urla, correndo nuda in preda alla sofferenza dopo essere rimasta vittima di un attacco con il napalm nel 1972; o la foto della scala sulla quale, la sera del 29 aprile 1975, alla vigilia della caduta di Saigon, i fuggiaschi salgono verso un elicottero, come se stessero ascendendo al Calvario. Attraverso tali immagini si è radicata, in Occidente, la percezione dell'umiliazione subita in quel conflitto dagli Stati Uniti, la nazione più potente del pianeta, e del contrasto fra l'arte bellica di una superpotenza, che metteva in campo una tecnologia diabolica simbolizzata dal bombardiere b-52, e quella di contadini che indossavano il cappello a cono di paglia o il casco coloniale, e che per spostarsi si affidavano ai sandali e alle biciclette. La guerra durò tre decenni, costò fra i due e i tre milioni di vite e, negli Stati Uniti, determinò la rovina di un presidente e la caduta di un altro. Ha prodotto, inoltre, una sterminata letteratura, oltre a numerosi film, canzoni e così via. In nessuna opera, tuttavia, è stata indagata come in questo monumentale libro. Max Hastings ricostruisce la sua vicenda politica e strategica con un rigoroso ordine cronologico, mostrando l'imperizia dell'amministrazione americana nella conduzione del conflitto - dapprima con mille esitazioni, nel timore di una reazione degli alleati russi e cinesi del Vietnam del Nord, poi con una risolutezza spropositata che, con l'operazione Rolling Thunder, il bombardamento forzato, ebbe il solo effetto di rafforzare il supporto popolare al regime vietcong «generando un entusiasmo patriottico e nazionalista». Come in tutti i libri dello storico inglese, il volume mostra anche come «si viveva la guerra», come la vivevano «i contadini del delta del Mekong, i piloti degli Huey venuti da Peoria, i grunts di Sioux Falls, i consulenti della difesa aerea di Leningrado, i ferrovieri cinesi» e, persino, «le entraineuse di Saigon».
22,00

La quattordicesima lettera

La quattordicesima lettera

Claire Evans

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 256

È una mite sera di giugno del 1881, quella della festa di fidanzamento di Phoebe Stanbury. Mano nella mano con il suo promesso, Benjamin Raycraft, appartenente a una delle famiglie più in vista di Londra, Phoebe accoglie gli invitati raggiante di gioia. È il suo momento, l'istante che suggella la sua appartenenza alla buona società londinese. Un istante destinato a durare poco, perché dalla folla accalcata attorno alla coppia si stacca una sinistra figura, un uomo nudo, sporco di fango e col torace coperto da una griglia di tatuaggi simili a un fiore gigante. L'uomo solleva il braccio verso Benjamin, facendo balenare la lama stretta nella mano: «Ho promesso che ti avrei salvato» dice, prima di avventarsi sull'ignara Phoebe e tagliarle la gola con un rapido gesto. La mattina seguente, a pochi chilometri di distanza, William Lamb, ventitré anni e l'ambizione di diventare socio dell'avvocato Bridge, fa visita a un cliente molto particolare, Ambrose Habborlain. Si ritrova al cospetto di un uomo dai capelli canuti e dallo sguardo smarrito che gli consegna un misterioso messaggio: «Dite a Bridge che il Cercatore sa». Tornato allo studio, William spera di avere da Bridge delucidazioni sull'oscuro comportamento del cliente. Ma l'anziano avvocato appare spaventato: con affanno apre l'ultimo cassetto della scrivania, estrae un cofanetto in legno sul cui coperchio sono intagliati sette cerchi all'interno di un ottavo, a formare un grande fiore, e lo affida a William con la raccomandazione di non farne parola con nessuno. Tra rocambolesche fughe, una misteriosa setta disposta a tutto pur di realizzare i propri scopi e un terribile segreto che affonda le sue radici nel passato, William vivrà giorni turbolenti in una Londra vittoriana che, come un gigantesco labirinto di misteri, custodisce antiche leggende e oscure macchinazioni, saperi secolari e nuovi, pericolosi intrighi.
13,50

Il palazzo degli specchi

Il palazzo degli specchi

Amitav Ghosh

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 640

Nel novembre del 1885, l'undicenne indiano Rajkumar, in viaggio come garzone su un sampan che risale l'Irrawaddy dal Golfo del Bengala, è costretto a fermarsi vicino a Mandalay, la capitale di un regno - il regno di Birmania - giunto ormai ai suoi ultimi giorni. La casa reale ha chiamato i sudditi a combattere contro i barbari inglesi, i quali, però, coi loro tre battaglioni di sepoy temprati da mille battaglie, hanno agevolmente travolto gli avamposti. In due settimane l'esercito birmano si è disintegrato, e il popolo si è riversato nel palazzo reale mettendo a soqquadro ogni cosa. Rajkumar, testimone casuale della fine di un impero, mentre si aggira nel vasto atrio di quello che tutti chiamano Palazzo degli specchi, con le pareti di cristallo lucente e i soffitti riflettenti, guarda stupito la gente staccare decorazioni, rompere preziose cassette delle offerte, estrarre pietre dure dal pavimento di marmo, portarsi via intarsi d'avorio dalle cassapanche di legno. Nella confusione del saccheggio, Rajkumar incontra la più bella creatura che abbia mai visto, un'ancella che vive a palazzo. L'incontro è di quelli che cambiano la vita. Perché, mentre il regno birmano si dissolve insieme allo splendore dell'orgogliosa famiglia reale, lui non dimenticherà mai lo sguardo di quella ragazza tra le pareti di specchio. Anche quando il suo destino cambierà di segno, rendendolo un uomo ricco grazie al legname delle lussureggianti foreste di tek, sempre a lei tornerà. La loro storia, e quella delle famiglie che nascono e muoiono attorno a loro, finirà per coincidere con il racconto degli splendori e delle miserie di quella terra travagliata, il «paese d'oro» a cui Rajkumar, rifugiatosi a Calcutta nei giorni della vecchiaia, guarderà con nostalgia e rimpianto.
15,50

Il mistero dell'Erebus

Il mistero dell'Erebus

Michael Palin

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 400

Canada, settembre 2014. Una barchetta di nome Investigator sta compiendo dei rilevamenti acustici lungo la costa quando si imbatte in una forma scura e sconosciuta adagiata sul fondale. Ha la poppa sfondata, come se qualcuno l'avesse morsicata; le travi del ponte sono tutte rivestite da uno strato lanoso di vegetazione acquatica; ci sono due eliche, otto ancore e un segmento del timone. È una nave, ma non una nave qualunque. È scomparsa dalla faccia della terra centosessantotto anni prima; ha avuto una delle più straordinarie avventure dell'intera storia navale britannica: è la HMS Erebus. Commissionata nel 1823, l'Erebus era considerata l'imbarcazione più affidabile e resistente al ghiaccio di tutta la Marina britannica. Per questo motivo fu scelta per una grandiosa impresa marinara nel glaciale Nord: la conquista del Passaggio a Nord-ovest. Così, nel maggio del 1845, il capitano Sir John Franklin, celebre esploratore e ufficiale della Royal Navy, salì sulla nave, perfettamente equipaggiata per una spedizione di tre anni: motori a vapore e ponti erano stati rinforzati, abbondante cibo era ammassato nella stiva e a bordo c'erano strumenti avanzatissimi, per studiare il magnetismo, la geologia, la botanica e la zoologia, e addirittura una macchina fotografica per dagherrotipi. Un'impresa organizzata con la massima cura. Alle dieci e trenta del mattino del 19 maggio l'Erebus e la sorella Terror levarono le ancore, ruotarono di 360 gradi per essere sicure che le bussole funzionassero e finalmente la spedizione di Franklin partì, con ventiquattro ufficiali e centodieci uomini a bordo. Fu l'inizio di uno dei peggiori disastri nella storia delle esplorazioni artiche. In questo libro Michael Palin offre un resoconto attento del percorso e delle condizioni affrontati dall'equipaggio dell'Erebus, che nel 1846 svanì dalla faccia della terra insieme alla Terror. Cos'è veramente accaduto all'Erebus? Fin dove si era spinta? Perché non è stata trovata prima? Ricercato e illustrato sapientemente con mappe, fotografie, dipinti e incisioni, "Il mistero dell'Erebus" è il racconto di una spedizione tragica ma indimenticabile.
13,50

In

In

Natsuo Kirino

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 384

Sopprimere, ovvero recidere ogni legame con l'altro per volontà personale e annientare il suo cuore attraverso l'indifferenza, l'abbandono, la fuga e quant'altro. È il tema che ossessiona da qualche tempo la scrittrice Suzuki Tamaki, al punto tale da farne l'oggetto del romanzo che ha in animo di scrivere, intitolato L'indecenza. L'ossessione le è sorta il fatidico giorno in cui ha aperto le pagine de "L'innocenza", un romanzo degli anni Cinquanta in cui il celebre autore, Midorikawa Mikio, narra con disarmante sincerità di X, la sua amante, e la ritrae come l'origine di tutti i mali della sua famiglia, colei che ha fatto si che Chiyoko, sua moglie, si perdesse totalmente nei meandri bui della follia a causa della sua violenta gelosia. Quando si imbatte in alcune vecchie immagini di Midorikawa in compagnia di una ragazza, Ishikawa Motoko, credendo di poter dare un nome alla misteriosa X de "L'innocenza", Tamaki si ritrova al cospetto della donna, ormai sessantaquattrenne. Pelle luminosa, guance rosee e neanche l'ombra di una ruga intorno agli occhi, Motoko ha un volto da eterna ragazza cosi bello e irreale da sembrare un essere venuto da un altro mondo. La sua confessione sgomenta Tamaki: Midorikawa l'ha sedotta che era appena una graziosa e incantevole fanciulla, ha piantato le tende in casa sua per ben sei anni esasperando il suo desiderio, poi quando lei è cresciuta l'ha abbandonata, imprigionandola per sempre nella sua verginità. Ishikawa Motoko non può dunque essere X. La ricerca di Suzuki Tamaki sembra a un punto morto. Chi è quella donna senza volto e senza nome diventata famosa grazie a un romanzo, ma evanescente come un fantasma? E, soprattutto, chi è davvero Midorikawa Mikio? Un essere estremamente egocentrico che annienta il cuore degli altri? Un uomo crudele e spregevole che recide i suoi legami con studiata indifferenza?
14,50

Sabbie arabe

Sabbie arabe

Wilfred Thesiger

Libro: Libro in brossura

editore: BEAT

anno edizione: 2022

pagine: 422

Il Rub al Khali, l’Empty Quarter in inglese, il Quarto Vuoto, è il deserto più grande del mondo, il solo luogo in cui, secondo Thesiger, «si può trovare la pace della vera solitudine». Il primo europeo ad attraversare l’Empty Quarter fu Bertram Thomas, un funzionario dell’Indian Civil Service trasformatosi in esploratore nell’inverno del 1931. Il secondo fu Harry St John Philby, il padre di Kim, la spia. Il terzo fu Wilfred Thesiger. La sua impresa, però, cominciata nel novembre del 1945, è stata davvero memorabile: una traversata proibita dal Dhaufar fino all’Oman, nel Golfo Persico, passando per le dune ritenute invalicabili dell’Uruq al Shaiba e costeggiando sabbie mobili assai temibili. Scritto dieci anni dopo l’avventura dell’Empty Quarter in una stanzetta del Park Hotel di Copenhagen, circondato dal plumbeo cielo nordico in modo che la nostalgia del deserto arabo si facesse più lancinante, Sabbie arabe è innanzitutto un’appassionata celebrazione, composta con immediatezza ed eleganza, dei beduini e della loro esistenza. In un tempo fuori dal tempo, tra carovane e soste, silenzi e animate conversazioni, riviviamo in queste pagine la vita di un popolo fiero e generoso, religioso e violento, fatalista e solidale: una vita aspra e affascinante che, una volta conosciuta, non concede a «nessun uomo di restare lo stesso».
14,50

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