B&B: Echi dai laghi

Il romanzo narra le vicende di un branco di lupi vissuto intorno al 10 000 A.C. Una storia semplice in grado di coinvolgere e trasmettere emozioni… «Ma questa volta il nemico che minacciava di ucciderli tutti non aveva né denti né artigli. Non aveva forma. Non aveva nome. Possedeva solo un potere di gran lunga superiore ad ogni altra cosa esistente. Il fuoco… Era primordiale e più antico della vita stessa.»

In questa raccolta, di poesie d’amore, che nascono dalla spontaneità, mi sono impegnata ad un sentire più autentico ed avulso dai pensieri della mente. Sono poesie per molti versi incontinenti, straripanti in fiumi di lacrime, che si sprigionano da vissuti emotivi, fatti di tradimento morale, in cui, come autrice, mi sono messa anche nei panni dell’altro. Il tutto viene mitigato, comunque, dell’”estensione del grande cuore”, nonostante la perdita, l’abbandono, l’ira e il pianto, che in tali situazioni, si originano dalla enorme sofferenza.

La storia prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto: un delitto irrisolto avvenuto parecchi anni prima proprio dove la scrittrice si accinge a trascorrere un week-end con amici. Per uno strano gioco del destino la narratrice ricorda perfettamente i fatti dell'epoca al punto che le sembra di riviverli. I fantasmi dell'efferato omicidio le si presentano in modo quasi reale: rivede la scena, sente le urla della povera vittima, vede lo sguardo truce dell'assassino. Con sesto senso non comune, ricompone la vicenda, tesse collegamenti, giungendo alla fine a concretizzare una soluzione all'omicidio, individuando il colpevole e le complesse motivazioni che lo hanno spinto all'atroce atto. La scrittura, scorrevole e veloce, trascina il lettore in un misterioso viaggio tra intrecci e colpi di scena che lo guidano piacevolmente sino alla soluzione, forse per niente scontentata, dell’enigma.

Il cielo sembrava essere un tutt’uno con l’oceano e Donald per un momento faticò a distinguerne i confini. L’unica cosa che si poteva scorgere, oltre alla spuma delle onde, erano le luci dell’imbarcazione che apparivano come lame celesti che squarciavano il buio della notte. Era come essere intrappolati tra le spire di un serpente gigantesco che si preparava ad ingoiare la nave per intera.

Le fiabe nascono dalla fantasia e i suoi personaggi vivono in un mondo in cui tutto è possibile. Io amo perdermi in questo mondo libero, riposante, senza limiti, ma i ragazzi, a cui le ho proposte, le hanno trovate difficili, così ho capito che occorreva una chiave di lettura. Quale? Le fiabe sono un aspetto particolare della mente; basta sollevare il velo che ne nasconde le idee e diventano briciole di filosofia. Età di lettura: da 6 anni.

"Nove giorni sulla Via Licia" rappresenta il terzo titolo che l’autore pubblica nella nostra collana dedicata ai viaggi. La novità rispetto ai precedenti è duplice: il cammino è in compagnia di un piccolo gruppo, e si svolge nella penisola turca di Teke, che si affaccia sull’estremo lembo orientale del Mediterraneo. Tuttavia è rimasta identica la modalità di scrittura per frammenti, che consentono di toccare le corde diverse, dalla cronaca alla riflessione, dalla suggestione di atmosfere e paesaggi al conciso excursus storico o descrittivo. Come gli altri vuol essere dunque “un libro dell’aria aperta”, in cui ogni pagina suscita nel lettore l’impressione d’essere fuori di casa, sotto il cielo.

Il cielo sembrava essere un tutt'uno con l'oceano e Donald per un momento faticò a distinguerne i confini. L'unica cosa che si poteva scorgere, oltre alla spuma delle onde, erano le luci dell’imbarcazione che apparivano come lame celesti che squarciavano il buio della notte. Era come essere intrappolati tra le spire di un serpente gigantesco che si preparava ad ingoiare la nave per intera…

Non c’è niente da fare, lui insiste. Il primo libro fu un fiasco e il secondo un insuccesso ma chi non si arrende all’evidenza fa così, scrive il terzo che, naturalmente, sarà destinato a un’altra debacle. Se è vero quanto recita il motto degli hidalgos, e cioè che la sconfitta è il blasone dell’anima nobile, qui è garantita la voluttà dell’ulteriore disfatta editoriale giacché all’evidente inconsistenza delle prime due pubblicazioni si aggiunge la cupezza indotta dal triste tempo in cui la sommessa opera fu scritta. Da parte dell’autore e degli editori, quindi, non manchi il consiglio ad astenersi dallo sprecare quattrini, acquistando quest’opera terza, e tempo, leggendola.

"Questo libro è nato dal mio desiderio di raccontare la storia della mia vita che è stata piena di avvenimenti sempre interessanti, intensi e talvolta unici. Una storia segnata da due periodi fra loro diversi, ma che mi hanno spinta a maturare, a conoscere situazioni fra loro contrastanti, pur sempre legate da un comune denominatore che si chiama Amore. Un sentimento rivolto alle persone che hanno accompagnato i primi anni della mia vita affettiva, a quelle che mi hanno insegnato a crescere, poi, la svolta decisiva che mi ha fatto conoscere l’essenza della vita spirituale, che per me è stata la rivelazione più importante e che ha totalmente trasformato le mie scelte."

"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste" (A. Einstein). La psicoenergetica amplia l’interpretazione dell’essere umano con il sicuro merito di non scostarsi, con salti arbitrari, dall’alveo del grande fiume del cammino psicologico. Aggiornarsi oggi in psicologia significa incamminarsi verso orizzonti energetici con una visione che si modifica ed evolve nel costante confronto con le scienze. Significa affrontare con “la quinta forza” della psicologia le visioni che, con straordinaria vitalità, sono germogliate, germogliano e germoglieranno, dalla pianta dell’Energia che sempre fu, è e sarà.

"Strade deserte, silenzio assoluto! Inutile affacciarsi alle finestre, nemmeno l’ombra di un passante, lo sfrecciare di una macchina, un cane o un gatto. Mi accontenterei di vedere almeno i piccioni sulla tettoia , ma sono spariti anche quelli! Perfino lo zoppo che mi faceva tanta pena e gli lanciavo manciate di riso, suscitando lo sdegno di un nostro amico che lo produce in grande quantità e lo distribuiva ai Supermercati: “ Che vergogna! Il mio riso, sprecato per i piccioni!” Ognuno possiede la propria forma di avarizia, ma questa del riso non l’avevo ancora incontrata. Pare impossibile ricevere una visita da un vicino di casa! Impossibile vedere la propria fidanzata… Cosa ci rimane, dunque? Telefono e televisore, lunghe soste sui divani, riordinare carte antiche, leggere libri e perfino qualcuno che non ha mai scritto nulla, mettere sulla carta le proprie emozioni! Io preferisco tornare indietro nel Tempo, tenendo gli occhi chiusi. Cavalco sul cavallo bianco dei Ricordi o su quello azzurro della Fantasia e mi ritrovo, come allora..."

Nel paese Belgioioso sono in arrivo novità. Foffo annuncia che si dovrà recare da nonna Eufemia a colle Belfiorito per aiutarla a fare un trasloco e sarà assente per qualche tempo. Carotino, il coniglio dalle lunghe orecchie e un codino fatto a ricciolo, Gelsomino, il timido asinello, l’allegro maialino Rosino, Frugolo, il leprotto combinaguai, la tartaruga Celerina, la gallina Cocò il gallo Bellacresta e il topolino Ratto … insomma proprio tutti sono preoccupati. Il simpatico cagnolino però li rassicura dicendo che arriverà suo cugino Bartolo, un cagnolone che sarà disponibile a dare loro un aiuto se lo chiederanno in caso di difficoltà. Molte avventure li aspettano, impareranno a conoscerlo e ad apprezzare le sue “indagini”. Foffo sarà sempre coinvolto per dare il suo contributo, anche dalla casa di nonna Eufemia. Età di lettura: da 7 anni.