artem: Storia e civiltà
Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli. Disegni dalle collezioi pubbliche napoletane. Catalogo della mostra (Napoli, 12 dicembre 2009-11 aprile 2010)
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2009
pagine: 63
La sezione sui disegni inserita nella rassegna "Ritorno al Barocco" comprende alcuni preziosissimi studi provenienti dalle raccolte pubbliche napoletane e poi confluite nel gabinetto dei disegni di Capodimonte; a partire dal primo nucleo farnesiano, appartenuto ad Elisabetta Farnese, madre di Carlo III di Borbone la collezione si è arricchita nel tempo grazie alle acquisizioni da parte di Ferdinando I, rappresentando oggi una delle più ricche in Italia.
Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli. Restauri. Catalogo della mostra (Napoli, 12 dicembre 2009-11 aprile 2010)
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2009
pagine: 48
La rassegna "Ritorno al Barocco" riserva al restauro una sezione imperdibile, ospitata a Castel Sant'Elmo: opere restituite, finalmente, alla conoscenza del pubblico dopo restauri esemplari curati dai laboratori della soprintendenza napoletana. Dipinti, pale d'altare, sculture, arredi del Seicento e del primo Settecento, provenienti da chiese e musei, e custoditi in luoghi spesso inaccessibili, rientrano a far parte del patrimonio culturale e artistico della città.
Fili d'ombra fili di luce
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 64
"Fili d'ombra, fili di luce" ci lascia entrare nei luoghi di lavoro dei detenuti che in passato hanno scontato la pena nel carcere di Palazzo d'Avalos. Ci permette progressivamente di fare esperienza di interdizioni e accessi, ci accompagna e vede maturare la sensibilità per intuire, per via di un rimando flebile e delicato, il tempo segreto dei carcerati lavoratori: il loro rifugio dalla prigione era un luogo mentale, interiore, che le ore di lavoro gli donavano, un luogo di riparo, di evasione, all'interno di un luogo di isolamento e pena: un tempo di autenticità nel tempo spersonalizzato del penitenziario... Nel carcere, luogo d'ombre e di dolore, risuonava il rumore dei telai che producevano tessuti di lino; le mani dei carcerati tessevano trama e ordito di meravigliose tele, vendute in tutta Italia. Le mani delle donne di Procida trasformavano poi quei tessuti in capi di corredo sapientemente ricamati e oggetti per la quotidianità, illuminando con il loro candore la vita domestica. Una mostra sulla storia del lino prodotto nella colonia penale in occasione dell'anno da Capitale Italiana della Cultura.