Aracne: Dulces musae
Ottocento stravagante. Umorismo, satira e parodia tra Risorgimento e Italia unita
Roberta Colombi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 232
Petrarca platonico. Studi sull'immaginario filosofico del canzoniere
Luca Marcozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 264
Nel canzoniere Petrarca inscena la propria estenuante psicomachia generata dall'insuperabile contrapposizione tra passio e ratio, desiderio ed errore, ed esibisce ai lettori il percorso morale che lo porterà, dopo innumerevoli fluctuationes, ad attingere la meta filosofica dichiarata nei primi versi della seconda parte del libro: l'ascensione dell'"intellecto" dal "mortale carcer" terreno al "ciel". Il poeta, riversando nel proprio poema lirico parte dell'immaginario filosofico platonico, intesse una fitta trama di metafore che sostanziano il fine morale dell'opera, mentre ai somnia e alle visioni è affidato, come nella tradizione sapienziale antica, il disvelamento degli arcani più complessi. L'interpretazione del canzoniere quale allegoria morale su base platonica, del tutto congruente con la poetica di Petrarca, è incorsa nella storia dell'esegesi in una serie di alterne fortune e di obliterazioni, determinate dagli interessi prevalentemente biografici e stilistici dei commentatori: questo studio intende ripercorrerne le ragioni, fornendo una nuova e stimolante lettura del capolavoro della lirica italiana.
Fusca claritas. La metafora nei Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca
Silvia Finazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 204
Antitetico e ossimorico, animato dalla costante opposizione fra le tradizionali categorie del sermo, il sistema metaforico petrarchesco rivela sin dalle proprie fondamenta i modelli su cui è stato costruito: le teorie agostiniane circa l'utilità della obscuritas e il concetto di plures sententiae. La principale conseguenza di tale impostazione, che supera le rigide classificazioni della trattatistica classica, tardoantica e medievale, è la sistematica fusione delle diverse categorie retoriche perseguita da Petrarca, il quale, pur consapevole delle specifiche peculiarità di ogni singola figura, tende a sovrapporre metafora e similitudine fino alla paradossale negazione degli stessi opposita originari. Obiettivo del presente studio è dunque ricostruire i meccanismi transuntivi che agiscono all'interno dei "Rerum vulgarium fragmenta", innanzitutto attraverso l'analisi dell'impianto figurativo petrarchesco nelle sue generali strutture: il lavoro si concentra su una serie di nuclei semantici portanti, per soffermarsi infine più dettagliatamente sui topoi e le singole immagini che, secondo i canoni della retorica antica, appaiono caratterizzati da un maggiore livello di improprietas.
Le parole straniere sostituite dall'Accademia d'Italia (1941-43)
Alberto Raffaelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 244
Il volume ricostruisce un episodio significativo della politica linguistica del fascismo, che ne riassume estremizzandoli alcuni tratti: la sostituzione, operata dalla Reale Accademia d'Italia, massima autorità culturale dell'epoca, di quasi duemila parole straniere con termini italiani. Uscite in quindici elenchi editi sul «Bollettino» accademico tra il maggio 1941 e il maggio 1943, tali proposte di varia conformazione e destinate ad alterna fortuna costituiscono un documento significativo dei tentativi del regime di influenzare il comportamento quotidiano in una delle sue più naturali manifestazioni, la lingua. Al tempo stesso la vicenda testimonia la coerenza con la quale ancora in periodo bellico il fascismo cercò spesso con successo di coinvolgere nelle sue iniziative figure di primo piano quali Bacchelli, Cecchi, Marinetti, Migliorini. A una prima parte storico-archivistica segue un glossario che presenta le liste delle voci proscritte e delle proposte di sostituzione.
Lux inaccessibilis. Metafore e teologia della luce nel Paradiso di Dante
Marco Ariani
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2010
pagine: 404
Dante riconosce un solo precedente al suo viaggio nel Paradiso, quello di san Paolo, il quale però ha sancito come illecita ogni parola sull'esperienza della luce inaccessibile in cui abita Dio. Trasgredendo all'obbligo del silenzio, il poeta narra la sua ascesa attraverso le sfere celesti ricostruendo con la memoria la visione di un paradiso di luce in cui tutto ciò che appare altro non è che ombra, immagine e metafora della luce divina, nascosta e in sé irrappresentabile. Nelle opere di Dionigi Areopagita, depositario degli arcani uditi da san Paolo nel terzo cielo, il poeta ha trovato uno straordinario viatico all'impossibile rappresentazione paradisiaca: la luce tenebrosa, l'ineffabilità, il silenzio mistico e l'estasi, l'inadeguatezza della parola, le metafore domestiche, sono alcuni dei temi che vengono studiati in questo libro, con una particolare attenzione alla mistica medievale e ai grandi commentatori di Dionigi come Alberto Magno e Tommaso d'Aquino.

