Alpes Italia: Psicosomatica e società
Ben essere e sviluppo delle ricorse personali. Tecniche dal mal essere al ben essere consapevole
Elisa Faretta, Piero Parietti
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2012
pagine: 128
Un testo, non solo rivolto agli addetti ai lavori, che propone vari percorsi mirati, frutto di riflessioni teoriche e di studi nell'ambito clinico e formativo, e finalizzati al ben essere, il cui aspetto basilare è da individuare nel coinvolgimento integrato delle influenze reciproche tra mente e corpo. Un libro ricco di proposte da attuare nella quotidianità, rivolto al lettore attento e interessato alla ricerca, scoperta e rafforzamento delle risorse o potenzialità interiori. Vengono illustrati i concetti di "Mal Essere" e di "Ben Essere" attraverso una particolare modalità che si riferisce alla Psicoterapia Integrata Immaginativa ad Espressione Corporea (PIIEC). Lo stile di vita occidentale, caratterizzato da frenesia, individualismo e apparenza porta spesso lontano da quella che è una consapevole condizione di Ben Essere, di equilibrio e armonia personale. È proprio a tale proposito che si offrono una vasta panoramica di tecniche unificate da una caratteristica comune, la "consapevolezza" dell'essere, che possono essere apprese ed autogestite dal lettore al fine di perseguire significato e modificazioni nel modo di rapportarsi del soggetto con se stesso e con gli altri.
Pregiudizio e terapie
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2012
pagine: 388
"Pregiudizio e terapie" mette a fuoco alcuni temi di attualità in ambito psicosomatico per rispondere all'esigenza di aggiornamento in medicina e psicologia su un approccio che, troppo spesso, corre il rischio di essere sottovalutato o banalizzato. In tutti i settori della medicina e della psicologia "la cura" non può prescindere da un approccio che tenga sempre ben presente tutti gli aspetti dell'esperienza di malattia: biologici, psicologici e sociali. Quando alcuni di questi vengono trascurati e lasciati troppo sullo sfondo, gli strumenti terapeutici esprimono una parte minima della propria potenzialità. In questo rischio di adottare pratiche terapeutiche depotenziate, il pregiudizio gioca un ruolo determinante, sia quando ad adottarlo è il paziente sia quando a farlo è il terapeuta. Infine, le buone pratiche terapeutiche hanno in una buona relazione con il paziente il miglior "ambiente" per esprimersi.