Aliberti Castelvecchi: Le reti
Comandare con gentilezza. Perché i leader buoni sono buoni leader
William F. Baker, Michael O'Malley
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti Castelvecchi
anno edizione: 2011
pagine: 219
La vecchia concezione di capo spietato e menefreghista, alfiere del "comandare è fottere", sta lasciando il posto a un'immagine più umana di leadership; sempre più spesso, anche nei ruoli di comando, sono le persone gentili a primeggiare. Ma cosa si intende per "gentilezza" sul lavoro, e come è possibile applicarla in maniera proficua nel management? Lontano anni luce da buonismo e ipocrisia, attraverso numerosi e concreti esempi, questo volume già bestseller negli Usa - mostra a tutti i leader (e aspiranti tali) come conciliare autorità e gentilezza per ottenere il massimo da dipendenti e collaboratori.
I capi. L'arte del comando spiegata al popolo
Pier Luigi Celli, Franco Gonella
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti Castelvecchi
anno edizione: 2011
pagine: 153
Vi aspettate il solito libro ottimistico di management e leadership? Lasciate perdere. "I capi" è un catalogo, un caleidoscopio, un bestiario dei differenti stili di comando visti nel loro aspetto più ironico e grottesco: c'è il capo di bestiame, noto per la sua capacità di pastore di greggi; capitan Findus, che vorrebbe fare il corsaro ma serve bastoncini fritti a una ciurma di ragazzini scemi; il Capo di Buona Speranza, che viene assunto per salvare l'azienda in condizioni disperate. E ci sono pure quelli umili con i potenti e arroganti con i deboli, come il caporale o il capocollo, quel tipo di quadro intermedio che si trova, appunto, fra il capo e il collo dell'organizzazione. Un libro pessimista? Forse. Ma del resto, cosa vi aspettavate da uno che, come Celli, ha scritto che "comandare è sfottere"? Dietro quest'opera sta una riflessione impietosa, certo, ma anche una proposta: basta con l'azienda come ideologia, come credo, con il management come dogma. Basta con l'organizzazione e con la leadership come feticcio. I veri capi dovrebbero essere persone brave, e magari (cosa assai più rara, in verità) brave persone...
Come sposare una donna russa ...e vivere per sempre felici e contenti
Gianni Bandiera
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti Castelvecchi
anno edizione: 2010
pagine: 125
Tutto è cominciato con la caduta del Muro di Berlino: oltre alle macchine Trabant della Germania dell'Est, ai gadget sovietici, alle tonnellate di ottimo caviale belga, hanno varcato i nostri confini anche milioni di donne postcomuniste. Libere, spregiudicate, evolute e capaci di proporsi in maniera assolutamente diretta e laica come compagne, fidanzate e... mogli. L'immaginario maschile occidentale ne viene a dir poco folgorato. Inizia così una rivoluzione cultural-affettiva senza precedenti che ridisegna la fisionomia della coppia tradizionale. In una realtà globalizzata, dove cose e persone sono in perenne movimento, persino l'amore scopre una dimensione transnazionale. Le cronache di tanto in tanto puntano i riflettori su paesi della provincia messi in subbuglio dalle intraprendenti fanciulle. Le italiane dipingono un quadro catastrofico: denunciano una moltitudine di matrimoni infranti e patrimoni sperperati. Eppure chi ha deciso di vivere con una donna dell'ex Unione Sovietica ne magnifica il lato romantico e il sex appeal, qualità che in una società governata dal femminismo - vero o presunto sembrano essere dimenticate. Questa guida, rivolta a "tutti quegli uomini che, dopo l'ennesimo rifiuto si sono rassegnati a un destino da single" è anche la prima storia in presa diretta del fenomeno, cerca di sdrammatizzarlo e, perché no, di mostrare vantaggi e svantaggi derivati da quest'incontro di culture diverse.

