Libri di Pier Luigi Celli
Alma matrigna. L'università del disincanto
Pier Luigi Celli
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2013
pagine: 160
Posizioni inattaccabili, rigide gerarchie, formazione statica e inadeguata ai tempi che cambiano e all'inserimento nell'impresa e nella società, scarsa conoscenza dei giovani, insegnamento di una "cultura perdente", sono i mali della nostra università. Ma un modo per superarli esiste, e questo libro spiega qual è. Pier Luigi Celli mostra luci e ombre del sistema universitario italiano e propone l'alternativa possibile. Dopo una lunga esperienza da docente universitario, attento alle esigenze di formazione a 360 gradi in un mondo che cambia, l'autore tira le somme e rilancia le sue proposte per un'università nuova, al passo con i tempi, capace davvero di formare il futuro della società.
Il manager avveduto
Pier Luigi Celli
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1994
pagine: 100
Negli anni Ottanta la figura del manager (sacerdote e vate dell'Impresa) è tra quelle che maggiormente hanno vissuto una sorta di "processo di beatificazione". Poche le voci dissonanti e pochi quanti hanno saputo conservare uno spirito di misura capace di valutazioni non superficiali. I racconti di Celli già nei titoli (La piega sbagliata delle giuste intuizioni, Dialogo tra un filosofo dell'organizzazione e un intellettuale disorganico) ci parlano dei miti e di una certa cecità che hanno fatto parte del nostro recente passato. Racconti all'ombra della crisi, antidoto alla "grandeur" senza futuro, monito contro le vecchie e nuove ricette con cui si è usi vendere il nuovo.
Graffiti aziendali
Pier Luigi Celli
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 1996
pagine: 176
La felicità necessaria. Al tramonto i colori si confondono
Pier Luigi Celli
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2024
pagine: 208
Pier Luigi Celli, manager, docente universitario, saggista e scrittore torna a sorprenderci con i suoi racconti brevi. Il punto di partenza è sempre la realtà, vista con un occhio di solenne disincanto, di sorniona imparzialità: ecco manifestarsi, accanto alle chimere tipiche dell’uomo come animale sociale (la carriera, la competizione, il successo), improvvisi ritorni a una natura più intima, quasi mitica, ancestrale. È un mondo in cui le relazioni sociali sono “inciampi” («Era inciampato in quell’uomo sulle scale, uscendo per andare al lavoro»); in cui la vita sembra fatta dei giorni che restano prima di una misteriosa incombente scadenza. E in cui la sola via d’uscita sembra essere il porsi alla ricerca di una felicità necessaria, e adeguarvisi con fiducia, qualunque cosa essa sia.
Guidare il cambiamento organizzativo. Potere, razionalità, emozioni
Umberto Frigelli
Libro: Libro in brossura
editore: FerrariSinibaldi
anno edizione: 2017
Le imprese e le organizzazioni sono organismi instabili che cambiano in continuazione, seguendo una routine, con facilità, rispondendo a stimoli per lo più esterni. Come tradizionalmente avviene in tutti i testi dedicati al change management, anche in questo volume il cambiamento è visto come frutto di uno specifico progetto direzionale, anche se in realtà, nelle organizzazioni molti cambiamenti rispecchiano semplici risposte alle variazioni di eventi demografici, economici, sociali, politici, tecnici, legislativi che avvengono nell'ambiente. Oggi le esigenze di cambiamento sono molto veloci, anche per via della velocità esponenziale delle innovazioni tecnologiche. Per le organizzazioni diventa indispensabile saper governare le trasformazioni, seguendo un approccio metodologico e cosciente dei fattori che intervengono nei cambiamenti organizzativi.
Salvate Anna
Enzo De Fusco
Libro: Libro in brossura
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2022
pagine: 288
Un’azienda che sta andando alla rovina nel disinteresse di clienti e concorrenti, un sindacato corporativo, in proprio, con la prosopopea di difendere interessi sociali che in realtà non capisce più. Quattromila lavoratori che vedono da un giorno all’altro oscurarsi il cielo, in un Paese come il nostro in cui, a chi è disoccupato, viene rubato il futuro. E un “tagliatore di teste” di professione che, a dispetto di quel che si dice della sua categoria, dimostra di “avere un cuore”. Di considerare cioè un’azienda come un insieme di esseri umani, che va salvato come si salva la vita di un essere umano quando questi si ammala. Questa è la storia di Salvate Anna. Un romanzo-verità, in cui tutti i protagonisti, a partire dal narratore Enzo De Fusco, un prestigioso consulente del lavoro, sono rigorosamente reali e hanno vissuto in prima persona le vicende. Attorno al destino della Externet, azienda sull’orlo del fallimento, prende vita un balletto che inaspettatamente ribalta le sorti già scritte. Accadrà grazie a una serie di convergenze straordinarie tra meriti, responsabilità, competenze e una dose inaspettata di sentimenti e di emozioni: cose che, nel caso delle imprese, sono sempre una scoperta destinata a sollevare sorpresa, così come sorprendente sarà il finale di questo romanzo.
Canaglierie. Rispondere al mondo per le rime
Pier Luigi Celli, Severino Salvemini
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 176
Poemetti attaccabrighe sull’attualità, dal mondo aziendale ai sentimenti, dal sesso all’etica della classe dirigente, dal potere alle gioie e dolori del Bel Paese. Un affresco dei tempi contemporanei scanzonato e irriverente, dai contenuti caustici, pungenti, mascalzoni e un po’ malvagi. Non-poesie, quindi, che rifanno il verso alle liriche più conosciute seppur con toni decisamente meno politically correct. “Canaglierie” scritte con la spavalderia di chi, alla fine di un percorso professionale di successo, può assumersi il rischio di non fare sconti a nessuno. Prefazione di Natalia Aspesi.
La manutenzione dei ricordi. Anni Settanta: i ragazzi che non fecero la rivoluzione
Pier Luigi Celli
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 420
Questa è la storia di sei amici che nel maggio del '68 partirono in autostop per la Francia decisi a vedere l'inizio della rivoluzione e a portarla in Italia. Poi ciascuno prese strade diverse, chi baciato dal successo, chi perso tra i monti, chi in Africa, chi a consolarsi col vino e con le donne. Il tempo passa. Dopo cinquant'anni rieccoli tutti insieme decisi a riavvolgere il nastro della memoria: gli anni Settanta, le lotte in strada, lo scontro generazionale, la violenza insieme alla forte tensione ideale. Dal vivo dei ricordi emergono rapporti sbagliati, sgarbi velenosi, amare compromissioni, in cui la miseria del presente si mescola al recupero di eventi e di incontri drammatici insieme con altri ridicoli o goliardici: come quando Angelo e Lollo colorarono di rosso la grande fontana dell'università o quando Lollo scalò la facciata del rettorato inseguito dal commissario Mazzatosta. Non è facile fare pace dopo cinquant'anni con vite che hanno più rimpianti che allegrie, e che si rispecchiano nella storia di un paese che ha progressivamente abbassato ogni tensione morale. Cosa è rimasto di quella voglia di cambiare il mondo? Il romanzo di Celli non fa sconti a una generazione che ha gravi responsabilità. Non basterà una confessione tardiva ad assolverla da peccati che non paiono aver redenzione possibile.
Il potere, la carriera e la vita. Memorie di un mestiere vissuto controcorrente
Pier Luigi Celli
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 208
Gli errori, i vizi, i riti, le responsabilità degli uomini di potere nella testimonianza di un grande manager d'azienda. E i suoi consigli: Un vero leader vende fiducia e alleva discendenza. La differenza tra genio e stupidità è che il genio ha (sa) i suoi limiti. L'essenza della strategia è decidere che cosa “non fare”. Una visione che non trascina all'azione è solo un'allucinazione. Una gran parte del talento è formata dal coraggio. Un buon capo deve avere un occhio sensibile, un cuore generoso e una pelle da elefante. La cosa più importante di una comunicazione è capire che cosa non è stato detto. Un buon compromesso è raggiunto quando entrambi i contendenti hanno ragioni di insoddisfazione. L'analfabetismo emotivo/affettivo dei capi riduce profondamente ogni adesione dei dipendenti. Non è necessario diventare capi per essere felici, anzi. Una corte di fedeli è il terreno ideale per coltivare idee sbagliate. C'è sempre un momento in cui dire “basta” è la miglior soluzione per uscire di scena (e farsi rimpiangere). Il potere può essere una malattia e bisogna essere capaci di guarirne. Parola di chi il potere l'ha gestito per molti anni essendo stato dirigente di Olivetti, Eni, Enel, Unipol, Rai, Poste italiane, Luiss, e che in questo libro prova a raccontarsi e a rovesciare molti luoghi comuni sul mestiere del manager. La sua ricetta è diretta e sorprendente: mettere al centro le emozioni che, se ben governate, costituiscono la vera risorsa di una persona e di un'azienda. Per questo, secondo Celli, gli ambienti di lavoro devono essere concepiti in modo che “ognuno possa esprimersi al meglio secondo potenzialità e forme di intelligenza specifiche”. Non è facile. C'è molto da svecchiare. Le logiche aziendali del Novecento fondate su gerarchie verticali e l'evidenza dei soli numeri come criterio decisionale fondamentale stanno rivelando tutta la loro incongruità. Le persone non sono numeri e “non è una scelta intelligente quella di usare gli uomini solo come macinatori di risultati”. Un libro che si legge con passione perché sincero e rivelatore, tra ricordi personali (la collaborazione con dirigenti come Tatò, Mincato, Cagliari, De Benedetti, Bernabé) e ricette per affrontare le grandi trasformazioni che stanno rivoluzionando il mondo dell'impresa. Ecco che cosa i “potenti” di oggi possono lasciare in eredità ai “potenti” di domani.
Leadership in azione. Colloqui al vertice
Pier Luigi Celli, Edoardo Cesarini
Libro
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2017
pagine: 159
Questo volume è il risultato di un lavoro a duemani, cominciato almeno trent’anni fa. I due autori, Edoardo Cesarini e Pier Luigi Celli, lavoravano entrambi all’ENI: il primo agli esordi della sua carriera, il secondo già avanti nella sua esperienza di aziende. “La passione per i temi della formazione delle carriere e le caratteristiche dei manager” spiegano i due “è stata, fin da allora, il filo ricorrente del nostro rapporto, seguendoci e inseguendoci negli anni, talvolta lavorando insieme, talvolta con Edoardo nella funzione di consulente e Piero a ricoprire responsabilità manageriali via via più impegnative”. “Era da tempo che avremmo voluto scrivere insieme qualcosa che avesse a che fare con la nostra esperienza manageriale”. Oggi è arrivato il momento opportuno, “quello che porta in dote la soluzione dei vari intrecci tentati lungo i percorsi professionali, così da rendere evidente che… sì c’era forse qualcosa di interessante da narrare, offrendo ad altri storie, conquiste e anche sconfitte di alcuni dei grandi capi delle aziende del Paese”.
Un anno nella vita. Racconti e memorie di un lungo addio all'impresa
Pier Luigi Celli
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2006
pagine: 303
Un manager, in una pausa dell'esistenza, riflette sulla lunga esperienza che lo ha portato, nonostante le eresie e le scomodità del personaggio, a capo di importanti imprese. Lo scavo inizia con la raffigurazione della vita ordinaria: ministorie di quando l'equilibrio, che è forse la dote primaria del manager, esplode. Seguono i ricordi dell'infanzia, in un paesino dell'entroterra di Rimini, un aura nostalgicamente felliniana. Il viaggio nell'esperienza si chiude sul piano proprio di ciò che potrebbe definirsi spunti per una teoria critica dell'impresa; interventi e proposte centrati su quelle situazioni topiche in cui risaltano i paradossi di una logica dell'organizzazione che dimentica di avere a che fare con esseri umani.
Notturni inquieti. L'insonnia della ragione genera manager
Pier Luigi Celli
Libro
editore: Compagnia Editoriale Aliberti
anno edizione: 2017
pagine: 180
Un importante manager fa un sogno: il suo ultimo giorno di lavoro. Dopo più di quarant’anni di azienda non è una sensazione piacevole. Nel sogno è tutto un viavai di gente che viene a salutare, chi rattristato, chi portando un ricordo, chi incerto se esprimere un augurio o far finta di niente. La verità è che il manager può liberarsi degli uomini di tutti i suoi anni di lavoro, ma delle loro storie no. È necessario, per lui, raccontarle. Cominciano così a sfilare le storie, sogni dentro un sogno, passioni, stranezze e orrori di un mondo che non sarebbe stato possibile ripulire per sempre senza fare gli ultimi conti, saldare dei debiti, sorridere delle meschinità e delle glorie precarie. Dare a ognuno l’ultima possibilità di recuperare dignità, o di perderla per sempre.