Alessandro Mancuso: Circuitus Siciliae
Salvatore De Pasquale da Messina. Prima ricognizione critica delle opere
Andrea Italiano
Libro: Libro rilegato
editore: Alessandro Mancuso
anno edizione: 2022
pagine: 144
Il libro si pone l'obiettivo di riscoprire e storicizzare l'interessante figura di Salvatore De Pasquale, pittore messinese attivo nella prima metà del Novecento e abile osservatore dei vari fermenti che in quei decenni caratterizzarono la scena artistica italiana. Dal Post impressionismo al Liberty, dal Futurismo alla pittura figurativa tipica del ritorno all'ordine degli anni Venti e Trenta, De Pasquale tutto assorbì, adattando le varie sfaccettature al suo talento disegnativo cristallino; dal carattere gioviale ma al tempo stesso inquieto e schivo, spese il suo tempo a visitare le maggiori città d'arte europee. In un lungo soggiorno veneziano, tra il 1925 e il 1928, affinò e aggiornò il suo repertorio sugli stilemi della coeva pittura déco, divenendone un interprete fedele. Il suo catalogo è arricchito da un numero cospicuo di copie di celebri autori del passato, alle quali De Pasquale non mancò di imprimere il suo particolare estro pittorico a tal punto da fargliele definire opere di libera interpretazione.
Un agricoltore assai smozzicato. Formazione fiorentina e residenza siciliana di Libero Elio Romano
Vittorio Ugo Vicari
Libro: Libro rilegato
editore: Alessandro Mancuso
anno edizione: 2021
pagine: 288
La vita e l’opera del pittore e scultore Libero Elio Romano (1909-1996) in questo libro si compone come in un quadro coerente fatto di studi sistematici, condotti su fonti in larga parte inedite. Si tratta dello spaccato esemplare di una biografia formatasi a cavallo tra le due guerre tra Catania, Roma e Firenze, che durante il ventennio maturò una maniera in bilico tra istanze artistiche internazionali, congiunture italiane e forme compiute di ‘resistenza culturale’ al regime fascista. Il giovane Libero Elio Romano ne emerge con lo statuto dell’eretico; il suo ritiro nelle campagne dell’entroterra siciliano durante e dopo la guerra, poeticamente corrisponde con la volontà di rifiuto che il suo amico Eugenio Montale ci lascia in pochi versi scarni. Romano vivrà larga parte della sua vita in disparte perché sa ciò che non è, ciò che non vuole, e silenziosamente, magistralmente dipinge ciò che più conta: la terra, i cicli della vita, le nature morte, le donne, le colline, il mare.