Albisani Editore: De sono. Tesi
Il Don Giovanni di Mozart in Germania. Rochlitz traduce Da Ponte
Valentina Confuorto
Libro
editore: Albisani Editore
anno edizione: 2013
pagine: 216
Nel 1801 Friedrich Rochlitz pubblica a Lipsia un'articolata traduzione tedesca del Don Giovanni di Mozart. Il testo di Da Ponte non è solo riadattato alla nuova lingua, ma diventa oggetto di trasformazioni strutturali e sostanziali. La diffusione di questa traduzione sarà capillare e duratura nel tempo, come i dibattiti suscitati e i tentativi di dare alla Germania un testo definitivo all'opera di Mozart. Attraverso un'analisi linguistica, drammaturgica e storico-sociale il libro offre alcune chiavi di lettura sullo straordinario successo di questo libretto nel processo di germanizzazione del Don Giovanni.
Casella, Parigi e la guerra. Inquietudini moderniste da «Notte di maggio» a «Elegia eroica»
Francesco Fontanelli
Libro: Copertina morbida
editore: Albisani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 288
Gli ultimi anni del soggiorno parigino (1912-1914) segnano per Alfredo Casella l'incontro con i linguaggi delle avanguardie. Se la via atonale di Schönberg attrae, è soprattutto il Sacre di Stravinskij a dettare i termini di una precipua dialettica tra innovazione e classicismo: superati i retaggi tardoromantici e il rischio di impressionistiche dissolvenze, il compositore torinese impianta il suo progetto di "musica modernamente italiana". Per l'indagine di questo nodo storiografico il volume propone una nuova angolatura: piani di lavoro autografi, materiali inediti conservati nel Fondo Casella della Fondazione Cini concorrono a delineare caratteri e ragioni della 'svolta modernista', che trova il suo epicentro in "Notte di maggio" ed "Elegia eroica". Di queste opere della crisi, maturate sul crinale drammatico del Primo conflitto mondiale, si dà per la prima volta organica analisi.
La teoria semplificata dell'armonia di Hugo Riemann
Marco Giustini
Libro: Copertina morbida
editore: Albisani Editore
anno edizione: 2014
pagine: 376
Pubblicata per la prima volta a Londra nel 1893, la "Vereinfachte Harmonielehre" rappresenta il più importante contributo di Hugo Riemann (1849-1919) alla teoria dell'armonia. La formulazione dei principi fondamentali su cui si regge tutta l'armonia (ossia la natura duale della triade e le funzioni tonali degli accordi), lo sviluppo incredibilmente ramificato e l'applicazione minuziosamente dettagliata di tali principi fanno del trattato riemanniano la principale e più importante fonte di quella che poi sarà chiamata teoria funzionale dell'armonia. Questa traduzione della "Teoria semplificata dell'armonia", condotta sull'originale tedesco e sulle sue successive edizioni in inglese, francese e russo.
Puccini e la Giovane scuola. Drammaturgia musicale dell'opera italiana di fine ottocento
Marco Targa
Libro: Copertina morbida
editore: Albisani Editore
anno edizione: 2012
pagine: 324
Con l'apparizione di una nuova generazione di compositori (Puccini, Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Cilea, Franchetti) l'opera italiana conosce, nell'ultimo decennio dell'Ottocento, una rinnovata stagione produttiva, segnata da una profonda trasformazione delle tradizionali forme del melodramma. Attraverso la comparazione delle opere di questi autori, dalle più conosciute alle meno note, il libro analizza i caratteri di questo nuovo tipo di drammaturgia musicale, mettendone in luce gli aspetti essenziali, le prassi condivise, gli elementi di innovazione e la continuità con la tradizione.
Nel teatro del Principe. I drammi per musica di Giacomo Antonio Perti per la Villa medicea di Pratolino
Francesco Lora
Libro: Libro in brossura
editore: Albisani Editore
anno edizione: 2016
pagine: 544
L'attività nel teatro della Villa medicea di Pratolino, presso Firenze, culminò nel primo decennio del Settecento, quando il principe Ferdinando de' Medici vi fece rappresentare, una per anno, opere in musica di Alessandro Scarlatti e Giacomo Antonio Perti. Le partiture sono perdute, ma sopravvivono numerosi documenti inediti: essi illustrano il mecenatismo del Principe e il funzionamento della macchina teatrale. Il saggio si concentra sulle sei opere di Perti (Lucio Vero, Astianatte, Dionisio, Ginevra, Berenice e Rodelinda), nonché sui suoi rapporti col Principe, col librettista Antonio Salvi, col rivale Scarlatti, con i cantanti e con la corte ferdinandea, sullo stile da lui seguito e - per quanto è dato sapere o lecito ipotizzare - sulla fisionomia dei suoi lavori (strutture e risorse poetiche, teatrali e musicali).