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Zecchini: Personaggi della musica

Ettore Bastianini. La più bella voce al mondo

Ettore Bastianini. La più bella voce al mondo

Maurizio Modugno, Luisella Franchini, Valerio Lopane

Libro: Libro in brossura

editore: Zecchini

anno edizione: 2022

pagine: XIV-314

In una strada silenziosa e appartata della Siena più antica, nasce nel 1922 Ettore Bastianini. Una vita normale e talora non facile all'inizio. E però la scoperta d'una voce, che si rivela poi di baritono e d'un pregio qual forse pochi se ne contano in un secolo. Dietro la voce l'artista: signorile, originale, moderno. E un poco più nascosto, l'uomo: pensoso, leale, pieno d'ansia di vivere e di sentimenti profondi e devoti, come disse d’Annunzio, “fino al sacrificio intero ed oltre”. La sua eredità artistica è oggi una delle cose più preziose consegnata alla storia dell'opera nella prima metà dello scorso secolo. Un libro di taglio nuovo e aggiornato, nel centenario della nascita, ad Ettore era dovuto. E nel corso delle ricerche biografiche e dell'esegesi musicale, per gli autori Bastianini si è continuamente rivelato ben più di quello sinora posto a margine da una critica che mostra tutta la propria vecchiaia. Si è così ricostruita una parabola di vita breve, ma densa e nobile, umana e professionale come poche. Si è analizzata a fondo ogni opera incisa o testimoniata e ogni personaggio da lui cantato. Si sono raccolte memorie e interviste di colleghi celebri e di semplici appassionati. Si è ricostruita, per la prima volta integralmente la sua cronologia. Se ne è ricavato un ritratto a figura intera tra i più fascinosi e appassionanti della storia dell'interpretazione operistica.
35,00

La famiglia Érard. Un percorso storico fra documenti e strumenti musicali

La famiglia Érard. Un percorso storico fra documenti e strumenti musicali

Giuliano Marco Mattioli

Libro: Libro in brossura

editore: Zecchini

anno edizione: 2022

pagine: XX-412

Il nome Érard è noto per le più grandi innovazioni introdotte nella produzione dei pianoforti e delle arpe. Attraverso la ricerca condotta su documenti, manoscritti e strumenti musicali, si ricostruisce la storia dell'evoluzione delle arpe e dei progressivi rinnovamenti intrapresi sia sul piano costruttivo e tecnologico sia sul piano decorativo. L'incontrastata affermazione dell'azienda familiare Érard su scala mondiale – a cui si deve dare il merito anche alle due donne a capo dell'azienda, fino ad oggi trattate come semplici figure accessorie – giunge a un progressivo declino: l'affacciarsi di nuovi produttori tra Ottocento e Novecento porta ad una competizione al tempo stesso stimolante e soverchiante, giocata interamente sul terreno dell'ingegno meccanico e fisico e su strategie di comunicazione caustiche e spudorate, al limite della mistificazione. Ripercorrendo la parabola della famiglia Érard, si apre una nuova riflessione critica sullo sviluppo degli strumenti storici e sul loro valore, nell'ottica di un approccio storicamente informato nella prassi esecutiva musicale moderna.
49,00

Chante-moi une chanson d’amour. La musica di Claude Vivier

Chante-moi une chanson d’amour. La musica di Claude Vivier

Giovanni Battista Boccardo

Libro: Libro in brossura

editore: Zecchini

anno edizione: 2022

pagine: XII-172

Questa è la prima biografia in lingua italiana dedicata a Claude Vivier (1948-1983), compositore canadese che ha affascinato critici di respiro internazionale e grandi musicisti della sua generazione (György Ligeti ha esclamato, dopo aver ascoltato la sua musica per la prima volta, “Quest'uomo è un genio!”) ma che è rimasto sostanzialmente escluso dal panorama della musicologia italiana. Nell'arco di soli trentacinque anni Vivier ha prodotto un catalogo ricco di quasi cinquanta opere, caratterizzandosi per uno stile unico, definito dall'impiego di melodie distintive, raffinati timbri orchestrali e complessi spettri armonici. In una prima parte si ripercorre la vita del compositore, senza la quale sarebbe impossibile comprenderne la musica. Una vita breve, tempestosa e instabile, sempre in movimento, alla ricerca di qualcosa che Vivier non esita a definire “amore”. Attraverso una breve disamina dell'esigua letteratura analitica fiorita intorno ai suoi capolavori, l’Autore traccia un quadro generale della sua poetica e delle originali tecniche compositive. Questo libro è una presentazione della musica di Vivier al pubblico italiano e allo stesso tempo un tentativo di elevarla al di sopra delle semplificazioni tentatrici; ridarle lo spessore e la complessità proprie di ogni percorso significativo, qualità che si perdono nelle categorizzazioni di scuole ed etichette. Vivier si è inserito nel panorama contemporaneo in modo affatto personale, coltivando la propria arte con curiosità e senza pregiudizi; grazie ai suoi viaggi in Europa e ai contatti con compositori di diverse generazioni e scuole egli maturò un linguaggio variegato e originale, in continua evoluzione.
27,00

Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter

Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter

Andrej Gavrilov

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Zecchini

anno edizione: 2021

pagine: 338

43,00

Gioconda De Vito. La dea del violino

Gioconda De Vito. La dea del violino

Pierangela Palma

Libro: Libro in brossura

editore: Zecchini

anno edizione: 2019

pagine: 196

29,00

Severino Gazzelloni. Il flauto protagonista

Severino Gazzelloni. Il flauto protagonista

Gian-Luca Petrucci

Libro: Libro in brossura

editore: Zecchini

anno edizione: 2018

pagine: 186

29,00

Giovanni Pennacchio. La vita di un compositore all’ombra di Leoncavallo

Giovanni Pennacchio. La vita di un compositore all’ombra di Leoncavallo

Paola Chillemi

Libro: Libro in brossura

editore: Zecchini

anno edizione: 2018

pagine: 366

29,00

Le opere di Antonio Smareglia

Le opere di Antonio Smareglia

Paolo Petronio

Libro: Copertina rigida

editore: Zecchini

anno edizione: 2018

pagine: 348

Nato a Pola in Istria, suddito austro-ungarico, venne a studiare a Milano, come del resto fecero in tanti. Ma qui, pur facendosi benvolere dalla editrice Giovannina Lucca si schierò decisamente con i filowagneriani entrando in rotta completa con il potente editore Giulio Ricordi. La sua musica è priva di una nazione, perché le terre di cui è stato il cantore sono state ferocemente contese da opposti nazionalismi, dei quali in sostanza rimase vittima, diventando per la storia dell'opera italiana quasi un intruso. Paolo Petronio, musicologo triestino, fin da giovane si è sempre interrogato sulla incredibile vicenda di Antonio Smareglia, stimolato dalla scoperta in un vecchio cassettone di casa di un ingenuo libriccino scritto dal compositore triestino Gastone De Zuccoli nel 1923 dove, con Smareglia ancora vivo, si incitavano i giovani a rendere giustizia allo sfortunato compositore. Non trovando mai una risposta, o persino trovandone tante ma tutte contrastanti, Petronio ha voluto vederci chiaro, non solo in senso musicale ma pure in senso storico e politico.
29,00

Martha Argerich. L'enfant et les sortilèges. Ediz. italiana e francese

Martha Argerich. L'enfant et les sortilèges. Ediz. italiana e francese

Olivier Bellamy

Libro: Libro rilegato

editore: Zecchini

anno edizione: 2017

pagine: 356

“Genio del pianoforte”, “miracolo della natura”, “ciclone argentino”, o ancora “leonessa della tastiera”: non mancano certo le definizioni per evocare la personalità di Martha Argerich. Nata nel 1941, la leggendaria pianista argentina, applaudita sulle scene internazionali da vari decenni, affascina per la potenza delle sue esecuzioni e per il mistero della sua personalità. Il suo temperamento indomabile, il carattere libero e indipendente ne fanno un personaggio davvero atipico nel mondo della musica classica. In una narrazione costellata di aneddoti inediti e di sorprendenti rivelazioni, Olivier Bellamy dipana le fila di una vita ricca di eventi e di sviluppi imprevedibili: dall’infanzia in Argentina, quand’era bambina prodigio a Buenos Aires, passando per gli studi di perfezionamento dapprima a Vienna con Friedrich Gulda e quindi ad Arezzo e Moncalieri con Arturo Benedetti Michelangeli, per arrivare all’esplosivo debutto ad Amburgo, ai trionfi del Premio Busoni di Bolzano e del Concorso “Chopin” di Varsavia, fino agli anni più recenti, caratterizzati anche da momenti di crisi, da rinunce ai concerti e ancora da trionfali ritorni... Di città in città (Buenos Aires, Vienna, Bolzano, Amburgo, New York, Ginevra, Bruxelles, Londra, Rio de Janeiro, Mosca...), attraverso i suoi colleghi musicisti, gli amori, le amicizie, il libro delinea il ritratto intimo di un’artista dalla profonda umanità.
25,00

Maria Grisi. Una voce ritrovata

Maria Grisi. Una voce ritrovata

Marco Angelotti

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Zecchini

anno edizione: 2017

pagine: 160

Nata a Pesaro l'11 febbraio 1873, Maria Grisi si diplomò nell'anno scolastico 1892 alla scuola di canto nella classe di Virginia Boccabadati al Liceo Musicale di Pesaro. In quell'anno si distinse durante le manifestazioni del primo centenario rossiniano, ma il suo vero esordio fu nel Guglielmo Tell, al Teatro Carlo Felice di Genova nel febbraio 1894. Nei primi anni si esibì in opere di Bizet, Leoncavallo, Donizetti, ma soprattutto Verdi (Aida, Un ballo in maschera, Il trovatore, La forza del destino) in diversi teatri italiani, per poi ritornare a Pesaro nel 1896, nella stagione di Carnevale, dove fu Santuzza nella Cavalleria rusticana. Nell'aprile dello stesso anno si sposò con Angelo Ghiselli, nobile di Cesena, e si trasferì in quella città, mantenendo però sempre i rapporti con la nativa Pesaro dove vivevano i suoi famigliari. Dopo tre anni di forzata sospensione dalle scene per la nascita dei tre figli, riprese a cantare nel 1901, con un repertorio quasi esclusivamente verdiano, sia in Italia che all'estero (Corfù, Atene, Città del Messico, L'Avana, Lisbona). Nella stagione d'autunno del Teatro Comunale di Bologna, nel 1905, interpretò Brunilde nel Sigfrido di Wagner insieme a Giuseppe Borgatti e sotto la direzione di Toscanini. Questa fu la sua prima interpretazione di opere wagneriane, che diventarono poi il fulcro del suo repertorio fino alla fine della sua carriera: cantò infatti nelle opere Sigfrido, Valchiria, Tristano e Isotta, Lohengrin in molti teatri Italiani ed esteri (Venezia, Roma, Barcellona, ecc.) fino al 1915, anno in cui si ritirò dalle scene a causa della guerra: ultima sua apparizione in pubblico fu a dicembre a Pesaro, in due concerti organizzati da Giacomo Zanella per i soldati in guerra. Maria Grisi partecipò anche a due sessioni di registrazione con la “Gramophone and Typewriter Company” (prima casa discografica operante in Europa) a Milano nel 1906, sotto la direzione del maestro Sabajno al Teatro a La Scala: registrò arie tratte da opere di Verdi, Meyerbeer ed altri, che ora sono stati recuperati grazie ad un paziente lavoro di restauro dei rari dischi a 78 giri e riversati in digitale per comporre il CD allegato al libro.
25,00

Camille Saint-Saëns. Il re degli spiriti musicali

Camille Saint-Saëns. Il re degli spiriti musicali

Giuseppe Clericetti

Libro: Libro rilegato

editore: Zecchini

anno edizione: 2016

pagine: XII-540

Il saggio di Giuseppe Clericetti costituisce il primo studio pubblicato in Italia su Camille Saint-Saëns, considerato uno dei massimi rappresentanti dell’arte musicale del XIX secolo. Il libro è articolato in due parti: una prima sezione presenta la biografia del compositore, contestualizzato nel mondo culturale francese di metà Ottocento; la seconda parte è dedicata ai suoi scritti. La ricerca evidenzia la figura di intellettuale, attivo nell’àmbito letterario e poetico, acuto osservatore dei fenomeni astronomici e biologici, e soprattutto notevole critico, con 440 contributi pubblicati nel campo musicale. Il volume è completato dall’elenco delle composizioni di Saint-Saëns, la bibliografia, l’indice dei nomi e una serie di preziose fotografie e illustrazioni.
33,00

Francesco Cilea. Un artista dall'anima solitaria

Francesco Cilea. Un artista dall'anima solitaria

Cesare Orselli

Libro

editore: Zecchini

anno edizione: 2016

pagine: XVI-152

Conquistarsi un posto di rilievo nella storia dell'opera con un solo titolo è stato lo strano destino di molti autori di fine Ottocento: Mascagni, Leoncavallo, Giordano, Zandonai. Ed anche al calabrese Francesco Cilea è toccata la stessa sorte, con la sua splendida Adriana Lecouvreur, creata nel 1902, ma presente ancora nei teatri di tutto il mondo e celebrata da indimenticabili interpreti, "umili ancelle del Genio creator". Musicista raffinato, personalità discreta e umbratile, docente e direttore di Conservatorio, Accademico d'Italia, Cilea ha consegnato al teatro altri titoli di spicco, come L'Arlesiana e Gloria, e al repertorio cameristico eleganti pagine pianistiche, romanze da salotto, un Trio e una squisita Sonata per violoncello. Ripercorrere l'esistenza di un personaggio colto e civilissimo, la maturazione creativa di tutta la sua produzione, il terreno da cui è sorto il capolavoro di Adriana Lecouvreur, è l'impegno di queste pagine, nella ricorrenza del 150° dalla nascita di Francesco Cilea.
20,00

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