XL EDIZIONI: Cose nostre
Confessioni di un brigante
Rosario Mangiameli
Libro
editore: XL EDIZIONI
anno edizione: 2013
pagine: 174
Angelo Pugliese, detto anche don Peppino il lombardo, era un brigante attivo in Sicilia e venne catturato in Tunisia nel 1865. Prima di essere processato nel 1868, rese al magistrato una lunga confessione, che qui viene pubblicata integralmente e diventa un racconto avvincente di gesta brigantesche. Il documento, che fu utilizzato per il primo dei maxiprocessi di Palermo, è un quadro chiaro della genesi della mafia, della sua violenza e delle sue connivenze con la politica. L'autore, prima di lasciarci al testo della confessione, ci spiega e ci racconta con un saggio introduttivo la storia, il contesto, i personaggi. E soprattutto l'intricato reticolo tra politici, mafiosi e briganti che caratterizzò la storia e la società siciliana nell' epoca immediatamente successiva all'Unità d'Italia.
Relazioni mafiose. La mafia ai tempi del fascismo
Vittorio Coco, Manuela Patti
Libro
editore: XL EDIZIONI
anno edizione: 2013
pagine: 224
La mafia può essere conosciuta e studiata? Con questo proposito qui si pubblica un lungo verbale redatto nel 1938 che riesce a incrinare il radicato luogo comune che vorrebbe la mafia definitivamente sconfitta dalla repressione fascista degli anni Venti e rinata soltanto in conseguenza dello sbarco alleato in Sicilia del 1943. In pieno fascismo l'Ispettorato interprovinciale di pubblica sicurezza, una specie di Dia ante litteram, redige un verbale sull'intatta forza della mafia nel palermitano. In quegli anni la retorica del regime fascista imponeva l'immagine di una Sicilia pacificata dove era possibile dormire con le "porte aperte", ma la realtà delle cose era ben diversa. A distanza di dieci anni dalla prima repressione, nota a tutti come "operazione Mori", ne viene attuata una seconda fino a questo momento assolutamente non conosciuta. Il verbale che viene qui pubblicato ne è un resoconto puntuale e dettagliato. Con quasi cinquant'anni di anticipo sulle rivelazioni di Buscetta al giudice Falcone disponiamo di una perfetta descrizione di quella che in seguito sarebbe stata nota come "Cosa Nostra".