Skira: Skira Masters
Cézanne
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 192
"Oggi ti vorrei raccontare un poco di Cézanne. Per quanto riguarda il lavoro, così afferma, ha vissuto da bohémien fino ai quarant'anni. Solo più tardi, con la conoscenza di Pissarro, ha preso gusto al lavoro. Ma, allora, fino al punto di passare gli ultimi trent'anni della sua vita non facendo altro che lavorare. Senza gioia invero, come sembra, con una rabbia incessante, in conflitto con ogni sua singola opera, perché nessuna di esse gli sembrava raggiungere ciò che egli riteneva essere la cosa più indispensabile. La chiamava la réalisation, e la trovava nei veneziani che aveva visto e rivisto al Louvre e apprezzava incondizionatamente. Il convincente, il farsi cosa. La realtà sublimata fino a divenire indistruttibile attraverso la propria esperienza dell'oggetto, era questo che gli pareva l'intento più intimo del suo lavoro; vecchio, malandato, ogni sera consunto fino allo spasimo dal regolare lavoro giornaliero (tanto che spesso andava a dormire alle sei, all'imbrunire, dopo una cena mandata giù distrattamente), arrabbiato, diffidente, deriso ogniqualvolta si recava al suo atelier, schernito, maltrattato… sperava un giorno, di raggiungere quel compimento che egli sentiva come l'unico essenziale. In tal modo […] egli aveva esacerbato le difficoltà del suo lavoro nella maniera più ostinata… si muoveva avanti e indietro nel suo studio, che aveva la luce sbagliata, in quanto il capomastro non aveva ritenuto necessario dare ascolto a quel vecchio bizzarro che ad Aix erano tutti d'accordo nel non prendere sul serio […]». Così scriveva il poeta Rainer Maria Rilke a sua moglie Clara Westhoff, scultrice, il 9 ottobre 1907 da Parigi, dopo un'altra intensa visita alla grande retrospettiva che il Salon d'Automne dedica a Paul Cézanne a un anno dalla sua scomparsa." (dal saggio di Stefania Lapenta)
Renoir
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 192
"Nel mio giardino in California, accanto alla porta della cucina, c'è un arancio. Lo guardo e ne aspiro l'aroma. È tutto fiorito. Non posso vedere un arancio in fiore senza pensare a Cagnes; e il pensiero di Cagnes evoca immediatamente in me l'immagine di mio padre. È là che egli trascorse la parte migliore dei suoi ultimi anni; è là che morì. Nella sua casa, ai Collettes, il profumo degli aranci è sempre lo stesso, e i vecchi ulivi non si sono mossi. Ci ravvicina a lui soprattutto l'erba. È un'erba povera ma alta e fitta, grigia salvo in pieno inverno, composta dalle specie più varie e frammista ai più bei fiori selvatici che si possano immaginare. È qualcosa di secco e di rigoglioso, di grigio e di colorato insieme come lo sono spesso le cose nel Mezzogiorno della Francia. Il suo profumo non vi sale con violenza alle narici come l'erba nei dintorni di Aix-en-Provence, è di una qualità più fine ma indimenticabile. Se mi portassero ai Collettes con gli occhi bendati, mi basterebbe sentire quel profumo per riconoscere il luogo. L'ombra degli ulivi spesso è color malva; è sempre mobile, luminosa, piena di gaiezza e di vita. Se ci si lascia andare, si ha l'impressione che Renoir sia ancora lì e che a un tratto lo si possa udir canticchiare mentre strizza l'occhio alla tela. Egli fa parte del paesaggio." (Dalla presentazione di Jean Renoir)
Tiziano
Massimo Zanella
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 192
Tiziano e il nostro punto di vista sulla sua opera e la sua straordinaria vicenda. Nostro punto di vista, il luogo del secolo ventesimo che andiamo attraversando. Il luogo: il brano di un secolo sbranato come mai altro secolo fu; sbranato al punto da ritrovare lacerati i tessuti connettivi di quegli organismi che, nati nel quinto secolo avanti Cristo, avevano imposto un corso (non torrentizio ma fluviale) alla storia dell'uomo, fino a ieri. Se il quinto secolo, colmo di spiriti determinanti (Confucio, Buddha, Platone, Pitagora), vide Lao-Tzû gettare il seme del Tâo col Tâo-tê-king, il nostro secolo, il ventesimo dopo Cristo, assiste nei suoi primi decenni alla fine del taoismo, anzi al suo oblio. La storia colloca il nostro punto di vista su Tiziano in un luogo del tempo lacerato da sismi profondi, illuminato dal tramonto apparente dei soli metafisici preesistenti.
Raffaello
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 192
"Siamo “dentro la pittura” di Raffaello. Ma in questo caso siamo proprio in uno spazio, fisicamente percorribile: una grande architettura il cui significato è quasi più forte di quello dei personaggi che la abitano. È l’opera più rappresentativa e, comunque, quella più piena di significati che Raffaello abbia concepito ed è la Scuola di Atene nelle Stanze Vaticane. Cercheremo di vedere il senso di quest’opera e, da questa, arrivare a capire il percorso e il significato dell’attività di questo grandissimo pittore. Raffaello viene chiamato nel 1508 da Giulio II, il papa, per lavorare nelle Stanze Vaticane. Lavora più o meno nello stesso tempo in cui Michelangelo sta nella Cappella Sistina e si incrociano questi due straordinari artisti con visioni distanti..." (Dal saggio di Vittorio Sgarbi)
Georges de La Tour
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 191
"'Maestro Georges de La Tour, pittore [...] si rende odioso alla gente per la quantità di cani che alleva, tanto levrieri quanto épagneuls, come se fosse il signore del luogo; caccia le lepri fra le messi, rovinandole e schiacciandole'. Questo, il solo giudizio su La Tour che ci sia giunto dai suoi contemporanei. Dove scoprire l’artista che dipinse il Giobbe o il San Sebastiano? Gli archivi hanno tramandato oltre un centinaio di documenti che lo riguardano; documenti che stabiliscono alcuni punti fissi, ma che non possono renderne la psicologia. La nascita di un figlio, l’affitto di una casa, la cessione di una rendita, una firma il giorno in cui un vicino dà in sposa la figlia o prende a prestito qualche staio di grano: moneta spicciola, in un tempo in cui tutto avviene davanti al notaio o al parroco. Ma nessuna lettera, nessuna confidenza di un appassionato d’arte o di un amico. Dobbiamo immaginare La Tour partendo da quelle poche sgradevoli righe." (dalla presentazione di Jacques Thuillier)
Antonello da Messina
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 176
La prima opera firmata e datata di Antonello, il Salvator Mundi della National Gallery di Londra, del 1465, rivela d'acchito una partecipazione diretta al clima di ricerche della Rinascenza italiana, quale in quegli anni mai ci si sarebbe atteso da parte di un pittore di origine e di formazione meridionali. Il dipinto, pur nella sua frontalità assoluta, e più generalmente nella tipologia consueta alla pittura mediterranea del tempo, è contraddistinto curiosamente (ma non è caso unico nel percorso dí Antonello) dalla presenza di un 'pentimento' che vale a chiarire, quasi programmaticamente, il mutar di intendimenti formali: la prima redazione nella positura originaria della mano ancora ben evidente, le dita tese verso l'alto secondo l'accezione corrente, viene corretta in quella definitiva con l'imposto nuovo, in scorcio, delle dita a taglio rispetto al piano del torace. E mai correzione fu più vero segno di una nuova fede rivelata, autentica folgorazione sulla via di Damasco." (Dalla Presentazione di Raffaello Causa)
Gastone Biggi. Catalogo ragionato dei dipinti. Ediz. italiana e inglese
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Skira
anno edizione: 2019
pagine: 736
L’opera di Gastone Biggi (1925-2014), artista singolare e significativo nella storia della pittura dal dopoguerra a oggi. Curato da Arturo Carlo Quintavalle e Gloria Bianchino, il catalogo ragionato delle opere di Gastone Biggi mette in evidenza l’importanza dell’artista e a ricostruirne il ricco, complesso percorso storico. Dal realismo e dall’Informale, al dialogo approfondito con Paul Klee e con Vasilij Kandinskij, infine all’incontro con l’Abstract Expressionism americano, da Kline a Pollock, da Tobey a Cy Twombly, Biggi è stato un consapevole mediatore fra la cultura europea e statunitense. Il catalogo delle opere comprende circa 4000 dipinti dagli inizi al 2014, sui 6000 realizzati dall’artista ma in parte da lui distrutti; a questi pezzi si aggiunge un saggio delle tempere e dei disegni. Nel catalogo vengono presentati in ordine cronologico i diversi cicli, tutti analiticamente schedati e preceduti da una scheda specifica. Al catalogo si aggiunge un’ampia selezione critica dei testi dei maggiori studiosi che hanno scritto di Gastone Biggi e una antologia di testi di dello stesso artista, la cui consapevolezza della propria e delle altrui ricerche è ben nota.
Magritte
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 192
Magritte procede per dissociazione: rompere i legami tra somiglianza e affermazione, stabilire la loro ineguaglianza, fare agire l'una senza l'altra, conservare quella che deriva dalla pittura ed escludere quella che è la più vicina al discorso; proseguire il più a lungo possibile la continuazione indefinita del simile, ma alleggerirla di ogni affermazione che tentasse di dire a che cosa somiglia. Pittura del 'Medesimo' liberata dal 'come se'. Siamo alla massima distanza dal trompe-l'oeil. Quest'ultimo vuole far passare il più pesante carico di affermazione mediante l'astuzia di una somiglianza convincente: "Ciò che vedete sulla superficie di quel muro non è un insieme di linee e di colori; è una profondità, un cielo, delle nuvole che hanno alzato il sipario del vostro tetto, una vera colonna intorno a cui potete girare, una scala che prolunga i gradini su cui vi trovate (e voi fate già un passo nella sua direzione, vostro malgrado), una balaustra di pietra da cui si stanno affacciando per vedervi i volti attenti dei cortigiani e delle dame, che portano nastri e abiti uguali ai vostri, che sorridono al vostro stupore e ai vostri sorrisi, facendo verso di voi dei segni che trovate misteriosi soltanto perché hanno già risposto senza aspettare quelli che voi farete loro". (dalla Presentazione di Michel Foucault)
Klimt
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 192
«Nel 1936 il filosofo tedesco Walter Benjamin pubblicò un saggio dal titolo "L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica". Il libro sostiene l'idea che nel momento in cui un dipinto, una scultura, un disegno non restano più unici, ma la loro immagine viene diffusa su larga scala in libri, cartoline, stampe, essi perdono l'aura, l'alone di sacralità e magia che circonda la creazione artistica. La teoria di Benjamin viene spesso citata a proposito dei dipinti klimtiani, che sono stati usati più volte a scopo pubblicitario. Ognuno di noi ha visto una riproduzione del Bacio, anche se forse non tutti ne conoscono l'autore. Nonostante l'acutezza dell'analisi, le opere di Klimt continuano a sprigionare un grande fascino. Il loro stile raffinato, l'uso dell'oro, la cura dei particolari decorativi stregano ancora lo sguardo dell'osservatore contemporaneo. Soprattutto, Klimt affronta nei suoi dipinti tematiche di respiro universale, che abbracciano la vita, la morte, l'amore, il rapporto tra uomo e donna, i turbamenti della psiche, argomenti che, nella Vienna di Freud, erano di assoluta attualità, ma che risultano tali anche a distanza di un secolo. Hermann Bahr, uno dei personaggi chiave della cultura austriaca di fine Ottocento, ha lasciato un'esemplare definizione di ciò che gli artisti viennesi, guidati da Klimt, cercavano: "Vogliamo osservare i corpi ... in cui vive l'umanità, investigare le leggi alle quali ubbidisce, i destini che sperimenta, da quali nascite e verso quali morti s'incammina"». (dal saggio di Federica Armiraglio)
Hiroshige
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2018
pagine: 191
"Hiroshige appartiene alla generazione, successiva a quella di Utamaro, in cui si assiste al relativo trascolorare dell'importanza del soggetto rispetto alla qualità della concezione e dell'esecuzione, e in cui si afferma quella che per molti versi può essere definita un'arte di generi stabiliti. La fervida maturità ultima di Hokusai indica per certi versi la via, perché decanta la prolificità dei suoi anni precedenti nella ricerca rarefatta della vitalità lineare e coloristica delle immagini giungendo, oltre ogni stilizzazione convenzionale, a un vero e proprio stile, a un pensiero fatto immagine. [...] Hiroshige è figlio di Ando Genuemon, e gli viene dato il nome di Tokutard. Il padre è ufficiale della Brigata del Fuoco, un incarico ereditario che gli viene dal ruolo di samurai di rango minore al servizio dello shògun. Nella caserma dei pompieri vive anche Okajima Rinsai, il primo maestro che già nel 1806 gli insegna i rudimenti della scuola Kano, la pittura tradizionale per eccellenza che Kano Masanobu, il fondatore, aveva orientato nel Quattrocento come evoluzione della pittura cinese, ampliandoli alla conoscenza della prospettiva lineare europea e alle innovazioni naturalistiche introdotte dalla scuola Maruyama-Shijo di Kyoto [...]" (dal saggio di Flaminio Gualdoni). Presentazione di Guy de Maupassant.
Picasso
Maurizia Tazartes, Francesca Toso
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 192
"'Quando ero bambino mia madre mi diceva: 'Se farai il soldato diventerai generale. Se farai il monaco diventerai papa'. Ho voluto essere pittore e sono diventato Picasso.' A ricordare questa orgogliosa affermazione dell'artista è Francoise Gilot ne 'La mia vita con Picasso', scritta con Carlton Lake e uscita nel 1965. Francoise, con altrettanta fierezza, dichiarava in un'intervista di essere 'l'unica amante che si è salvata da Picasso'. Nata nel 1921, pittrice di fama ancora oggi, era riuscita a fuggire da un compagno 'padrone', scappando in America con i due bambini avuti da lui. Tra le compagne importanti di Picasso, più giovane di circa quarant'anni, lo aveva conosciuto nel 1943 e lasciato dieci anni dopo. Si era salvata, mentre le altre, tutte innamoratissime di Pablo, erano finite male, suicide o depresse. A parlare di un padre 'padrone' sono anche figli e nipoti, che del suo ricordo e della sua enorme attività vivono, scrivendo biografie o curando collezioni. Un'eccezionale eredità non solo per la famiglia, ma per il mondo intero perché il genio-Picasso ha aperto alla modernità con nuove forme d'arte e movimenti destinati a ulteriori sviluppi nel XX secolo." (dal saggio di Maurizia Tazartes). Presentazione di Alberto Moravia.
Boldini
Maurizia Tazartes, Veronica Benetello
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 192
"Le donne di Boldini sono esili, eleganti, fruscianti di seta. La vita piccola, le ciglia folte e bistrate, i volti alteri, ironici, al pianoforte o in giardino, sedute su divani impero o sdraiate sensualmente in morbide alcove, sono donne moderne. Lui invece era piccolo e brutto, uno 'gnomo'. L'amico Georges Goursat detto Sem scriveva nell'llllustration' del 31 gennaio 1931 che il pittore, morto venti giorni prima, dipingeva belle donne come compenso alla sua bruttezza. Eppure quelle smilze e trasgressive signore della Belle epoque decretarono il suo successo presso contemporanei e posteri. Una fama meritata perché Boldini è stato un grande artista, eccellente ritrattista, pittore di interni e di paesaggio. Era nato il 31 dicembre 1842 a Ferrara da Benvenuta Caleffi e dal pittore Antonio Boldini. Undici i fratelli, tra maschi e femmine. Cresciuto in una famiglia colta, Giovanni disegna e dipinge sin da piccolo. Il padre, non avendo particolari problemi economici grazie ad alcune cospicue eredità, decide di lasciargli seguire la sua strada artistica."(Maurizia Tazartes). Presentazione di Filippo de Pisis.