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Skira: Arte moderna. Cataloghi

Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo=sperimentazione. Artopoli. Ediz. italiana e inglese

Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo=sperimentazione. Artopoli. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 368

Pubblicato in collaborazione con il Mart Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, il volume propone un approfondimento - anche con materiali inediti - sulla collaborazione creativa tra lo studioso basilese Gilbert Clavel e il futurista roveretano Fortunato Depero, attraverso l'analisi del loro fondamentale apporto intellettuale all'interno del circolo artistico formatosi a Capri, noto come "Artopoli". Il volume presenta le opere di Fortunato Depero (1892-1960), uno dei protagonisti della storia delle arti visive del Novecento, firmatario con Balla del manifesto Ricostruzione futurista dell'universo, e gli scritti di Gilbert Clavel (1883-1927), studioso il cui contributo nell'ambito della "rivoluzione artistica" di Depero si rivela fondamentale, come si evince da opere quali la novella Un istituto per suicidi (1917) e la realizzazione dei Balli plastici (1918). Nel 1917 Depero soggiorna sull'idilliaca isola di Capri, poi è ospite di Clavel a Villa La Saida e successivamente a Positano alla Torre di Fornillo, luogo di arte, poesia e sperimentazione. Segnato profondamente dal periodo caprese e dalla collaborazione con Gilbert Clavel, il genio futurista Depero riproporrà influssi derivanti da questo periodo per tutta la sua carriera. Attraverso documenti d'archivio, fotografie, disegni, dipinti, schizzi, scambi epistolari e documenti, molti dei quali inediti, il volume ripercorre il complesso rapporto fra le due personalità. I saggi in catalogo sono di Luigi Sansone (storico dell'arte, già direttore del PAC di Milano), Gabriella Belli (storica dell'arte, già direttrice del Mart e dei Musei Civici di Venezia), Francesco Casetti (storico e critico del cinema, Sterling Professor of Humanities and Film and Media presso la Yale University), Federico Zanoner (responsabile del Museo Depero, Rovereto), Ruedi Ankli (studioso di letteratura e arte, grande conoscitore dell'opera di Gilbert Clavel), Nicoletta Ossanna Cavadini (storica dell'architettura e dell'arte, direttrice di m.a.x. museo e Spazio Officina, Chiasso). Il volume è completato da un ricco apparato iconografico di tavole e documenti trascritti dagli originali.
36,00

Yokai. Mostri, spiriti e altre inquietudini nelle stampe giapponesi

Yokai. Mostri, spiriti e altre inquietudini nelle stampe giapponesi

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 192

Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa. Il 1600 segnò infatti la fine del periodo di guerre che vide la disfatta delle truppe avverse al generale Ieyasu Tokugawa. L'assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmo?sfere cupe e terrificanti, come quella del gioco delle cento candele, una prova di coraggio in cui un manipolo di guerrieri si ritrova in una notte estiva a raccontarsi storie di paura popolate da mostri appartenenti alla tradizione nazionale. Il fantastico mondo dei mostri della tradizione nipponica viene illustrato attraverso più di centocinquanta opere inedite del XVIII e XIX secolo, tra stampe antiche, libri rari, maschere, armi e armature appartenenti alle collezioni del Museo Stibbert di Firenze. Dai dispettosi kappa ai temibili tengu, dalle sensuali kitsune agli oni giganti come montagne, un viaggio straordinario alla scoperta della loro storia, della loro importanza nella cultura popolare e delle caratteristiche distintive che li rendono così affascinanti. Una grande opportunità di entrare in contatto con un immaginario profondamente radicato nella cultura giapponese e di esso esplorarne le pieghe più intime, nella quali si nascondono sensazioni, inquietudini, paure e desideri vivi, reali e materici. Un'occasione per immergersi nelle affascinanti atmosfere dell'antico Giappone, ammirando opere d'arte antiche e oggetti tradizionali storici nei quali rivive la potenza evocativa di queste creature leggendarie.
35,00

Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi

Monet. Capolavori dal Musée Marmottan Monet, Parigi

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2024

pagine: 224

Una selezione di capolavori del "padre" dell'impressionismo, provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, raccontano l'intera parabola artistica del maestro francese, letta attraverso le opere a cui Claude Monet teneva di più, le "sue" opere, quelle che lui stesso ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte e dalle quali non ha mai voluto separarsi, tra cui le famosissime e iconiche Ninfee. Il Musée Marmottan Monet possiede infatti la più grande e importante collezione di dipinti dell'artista francese, frutto del generoso lascito fatto dal figlio Michel nel 1966. Opere che costituiscono l'eredità diretta di Claude Monet, attraverso le quali è possibile immergersi nell'esuberante creatività del maestro, cogliere le sue fonti di ispirazione e addentrarsi nella sua intimità. Pubblicato in collaborazione con il museo parigino (da cui proviene l'intero corpus di opere) e curato da Sylvie Carlier, curatrice generale, direttrice delle collezioni e conservatrice capo del patrimonio del Musée Marmottan Monet, Marianne Mathieu, storica dell'arte, e Aurélie Gavoille, conservatrice del Musée Marmottan Monet, il volume presenta i capolavori di Monet affiancati da un nucleo di opere dei suoi maestri e compagni di strada come Boudin, Delacroix, Jongkind, Renoir e Rodin. Un'occasione straordinaria per ripercorrere le varie tappe della ricerca del pittore, dagli esordi sulla costa normanna, passando per i soggiorni in Olanda, in Norvegia e a Londra, fino alla sua opera-testamento, le Ninfee dipinte nella tenuta di Giverny. Opere straordinarie come Passeggiata vicino ad Argenteuil (1875), Il treno nella neve. La locomotiva (1875), Ritratto di Michel Monet con un berretto a pompon (1880), Londra. Il Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), o ancora i cicli degli Iris, delle Ninfee e gli evanescenti Glicini.
35,00

Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo

Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 248

Le vedute del golfo di Napoli e dei magnifici dintorni hanno da sempre affascinato i pittori di ogni epoca, non solo italiani. Napoli al tempo di Napoleone illustra il panorama cosmopolita della città tra la fine del Settecento e il secondo decennio dell’Ottocento; un periodo segnato da numerose personalità di viaggiatori e pittori di paesaggio come Joseph Rebell, Michael Wutky, Pierre-Jacques Volaire, Simon Denis, Alexander Dunouy, Louis de Forbin, Johan Christian Dahl, le cui opere vengono per la prima volta poste a confronto. Tra i protagonisti della pittura di paesaggio tra Neoclassicismo e Romanticismo spicca la figura del pittore austriaco Joseph Rebell (1787–1828), la cui poetica è caratterizzata dall’originalità nell’indagare e interpretare la natura, osservata e sperimentata sul vero; ma anche dalla forza drammatica con cui sa rendere il paesaggio, rappresentato in particolari situazioni atmosferiche. È stato il precursore di una concezione romantica, basata sulla esaltazione dei valori atmosferici e sentimentali, che ha avuto una decisiva influenza sulle sperimentazioni più moderne. Il suo esempio è stato infatti fondamentale per l’olandese Antoon Sminck Pitloo e la generazione degli artisti della cosiddetta Scuola di Posillipo. Formatosi a Vienna, alla scuola di Wutky (protagonista della pittura di paesaggio a Napoli in età illuminista), Rebell arriva nel 1812 a Napoli dove lega la sua affermazione alla corte di Gioacchino e Carolina Murat. Dopo la caduta dei francesi, si trasferisce a Roma, dove nel 1819 per la visita dell’imperatore d’Austria Francesco I a Roma viene allestita una grande mostra di artisti tedeschi a Palazzo Caffarelli. Il sovrano rimase particolarmente colpito dalla bellezza dei suoi paesaggi e gli commissionò una serie di vedute di grandi dimensioni, oggi conservate al Museo del Belvedere a Vienna. Fu Maria Luigia d’Austria, figlia dell’imperatore e duchessa di Parma, a favorire la nomina di Rebell a direttore della Galleria Imperiale e conservatore dei palazzi del Belvedere a Vienna, dove si trasferì definitivamente nel 1824, ottenendo l’incarico di professore di pittura di paesaggio, conservato fino alla sua morte nel 1828.
35,00

Tutta in voi la luce mia. Pittura di storia e melodramma

Tutta in voi la luce mia. Pittura di storia e melodramma

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 272

Un originale dialogo tra la pittura di storia, il romanzo storico e il melodramma. Dalla fine del Settecento e con un prodigioso slancio nel secolo successivo, le vicende e i protagonisti della storia medievale e del romanzo moderno hanno occupato sempre di più l’immaginario occidentale. La rivoluzione romantica ha investito le lettere, le arti, il mondo dello spettacolo sostituendo i miti antichi e le gesta esemplari di Greci e Romani con una nuova mitologia e un’epopea più vicine alla sensibilità contemporanea. Un pubblico man mano più vasto e partecipe si appassiona alle vicissitudini e ai conflitti vissuti da personaggi, in molti casi realmente esistiti, sui quali proiettare i tormenti, gli ideali e le aspirazioni del proprio tempo. Tutta in voi la luce mia (titolo tratto dal celebre duetto dell’Anna Bolena di Gaetano Donizetti) rappresenta questa singolare temperie attraverso la testimonianza privilegiata dei grandi dipinti storici, capolavori di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, che documentano la fortuna trasversale di certi temi e personaggi rievocati tanto nelle tele quanto sulle scene. Pubblicato in occasione dell’esposizione a Bergamo, il volume illustra l’affascinante rapporto tra pittura e melodramma, che pur nella diversità dei linguaggi condividono gli stessi intenti e la stessa forza di coinvolgimento popolare, documentando il comune sentire che tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento attraversò ogni ambito della cultura europea, nella stagione in cui una straordinaria generazione di compositori – Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi – portò l’opera italiana a conquistare il mondo.
35,00

Le Avanguardie. Capolavori del Philadelphia Museum of Art

Le Avanguardie. Capolavori del Philadelphia Museum of Art

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 144

Chagall, Dalí, Duchamp, Kandinskij, Miró, Picasso, Matisse, Mondrian, Klee: una selezione di dipinti e sculture dei grandi maestri delle Avanguardie dal Philadelphia Museum of Art Le opere delle Avanguardie europee sono una parte significativa delle raccolte del Philadelphia Museum of Art. Lo stesso Marcel Duchamp, incaricato di un sopralluogo nei principali musei nordamericani per individuare la migliore collocazione per l'arte del Novecento, aveva indicato Philadelphia come la sede più opportuna. Pubblicato a corredo dell'esposizione pisana, Le Avanguardie presenta una straordinaria selezione di dipinti e sculture dei primi decenni del Novecento provenienti dal Philadelphia Museum of Art, con oltre quaranta opere realizzate dai grandi nomi della storia dell'arte, quali Matisse, Mondrian, Klee, Ernst, Chagall, Dalí, Duchamp, Kandinskij, Miró, Picasso. Accomunati dalla volontà di ricercare nuove strade e nuovi strumenti espressivi, opponendosi al naturalismo e alla mercificazione dell'arte, questi artisti hanno accolto il cambiamento del mondo e incarnato le drammatiche contraddizioni del Novecento. Curato da Matthew Affron, curatore del Philadelphia Museum of Art, Le Avanguardie costituisce un'occasione unica, non solo per ammirare riuniti alcuni punti di riferimento assoluti dell'arte europea, ma anche per tracciare un percorso attraverso alcuni dei momenti salienti del "secolo breve". La panoramica inizia con l'Autoritratto di Picasso del 1906 e termina significativamente con La Crocifissione di Chagall del 1940, seguendo un ordine cronologico che si snoda attraverso molti dei maggiori protagonisti di quegli anni drammatici e che vede l'accostamento di opere di giganti dell'arte di inizio Novecento come Kandinskij, Matisse e Picasso insieme alle sculture di Raymond Duchamp-Villon, Jacques Lipchitz, Jean Arp e alle opere di altri importanti artisti dell'epoca.
35,00

Adriano Pallini. Una collezione di famiglia

Adriano Pallini. Una collezione di famiglia

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2023

pagine: 96

La raccolta di opere d'arte di Adriano Pallini che dagli anni venti, grazie al suo atelier milanese, avviò una delle più importanti collezioni private di pittura e scultura del Novecento Dagli anni venti Adriano Pallini (1897-1955) inizia a collezionare opere d'arte, prima scambiandole con gli abiti realizzati per i pittori e gli scultori clienti della sua sartoria milanese, frequentando l'ambiente delle gallerie d'arte e gli studi degli artisti, poi intraprendendo una vera e propria campagna di importanti acquisizioni. Tra le opere della collezione Pallini si ritrovano così capolavori di Amedeo Modigliani, Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Mario Sironi, Piero Marussig, Arturo Martini, Achille Funi, Filippo de Pisis, Massimo Campigli, Giorgio Morandi, Lucio Fontana e molti altri. Il volume, senza presentare l'intero corpus della raccolta, ora disperso nei principali musei e collezioni internazionali, intende riproporre una serie di opere significative, in alcuni casi mai esposte, la storia delle quali si intreccia con quella del suo animatore. Così il Ritratto di Adriano Pallini di Campigli, donato al FAI da Nicoletta Pallini Clemente, apre la sequenza dei ritratti di famiglia - la moglie Marta e le figlie Adriana e Nicoletta -, tutti dipinti dallo stesso autore, per approdare poi a capolavori assoluti come Il poeta Cechov di Martini, o a un raro busto in terracotta smaltata degli anni trenta di Lucio Fontana, fino alle composizioni astratte di Mauro Reggiani, Guido Somarè, Antonio Corpora. Pubblicato a corredo dell'esposizione milanese a Villa Necchi, questo volume dedicato alla collezione Pallini svela un percorso nella biografia artistica di un uomo, il collezionista, e del suo tempo: il Novecento.
28,00

Han Yuchen Tibet. Splendore e purezza

Han Yuchen Tibet. Splendore e purezza

Nicolina Bianchi

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 96

L'arte del grande maestro della pittura a olio della Cina contemporanea Han Yuchen Il Tibet, la sua gente, i suoi paesaggi, la sua anima. Un'immersione nella bellezza naturale e spirituale del Tibet, il "Tetto del mondo", ma anche una galleria di ritratti di chi quell'immenso altopiano lo vive. Tibet. Splendore e purezza testimonia - attraverso oltre cinquanta opere, molte delle quali di grandi dimensioni - il profondo legame morale e spirituale che unisce la famosa regione autonoma della Cina all'insigne pittore cinese Han Yuchen. Un artista molto legato ai valori tradizionali e alla qualità della pittura ma anche caratterizzato da una fortissima passione per l'arte europea dell'Ottocento, tanto da aver creato nel 2007 il Museo d'Arte Han Yuchen nella città di Handan, con opere di Millet, Corot e Goya, solo per citare tre nomi eccelsi. Ricollegandosi soprattutto all'esempio di Millet, il Maestro cinese ha fatto di una pittura limpida e poetica il suo segno di riconoscimento, una cifra stilistica diretta e semplice come la vita dei tibetani che ha scelto di immortalare, rievocando per certi aspetti un realismo di matrice ottocentesca, ricco di valori etici e ideali, che si fonde con le capacità tecniche sviluppate in Cina nell'ambito della pittura ad olio. Una volta individuati i soggetti più coinvolgenti, Han Yuchen li traduce - attraverso un'indubbia sapienza pittorica e una spiccata capacità di elaborare ampie sintesi paesaggistiche o meticolosi dettagli - in ritratti e opere dove le vesti, gli ornamenti e gli oggetti della vita quotidiana o delle cerimonie ci restituiscono un'immagine emozionante del lontano Tibet.
30,00

Matteo Mezzadri. Rethink the City. Orizzonte degli eventi

Matteo Mezzadri. Rethink the City. Orizzonte degli eventi

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 96

Il catalogo raccoglie le immagini, la poetica e le fasi di realizzazione della grande installazione site-specific realizzata dall'artista parmense Matteo Mezzadri per la Soglia magica di Milano Malpensa. Il progetto è inserito nel contesto di "Orizzonte degli eventi", ciclo di mostre ideate e a cura di Matteo Pacini per la "Porta di Milano" dell'aeroporto di Milano Malpensa. La grande opera, costituita da 6000 laterizi forati, riproduce lo skyline di una città immaginaria dove il mattone diviene matrice, granitica unità di misura modulare e infinitamente riproducile su scale crescenti. Mezzadri si concentra più sul "cosa" che sul "come" sarà la città del futuro e lo fa approfondendo il tema delle relazioni umane in tempi carichi di tensioni, accompagnata da fenomeni di segregazione razziale, etnica e di classe. Con questa installazione si vuole delineare il profilo di un futuro possibile utilizzando il vuoto come potenzialità costruttiva per appianare le disuguaglianze sociali, facendo leva su quell'aspirazione al miglioramento insita nell'essere umano che sta alla base della sua evoluzione e dà un senso al suo stare al mondo. La ricerca artistica di Matteo Mezzadri (1973) spazia dalla fotografia alla video arte con una particolare attenzione alle grandi metropoli contemporanee e alle complesse dinamiche relazionali che le caratterizzano. Nel 2022 è stato invitato dal Padiglione Nazionale del Camerun a realizzare una grande installazione per la 59° Biennale d'arte di Venezia. Matteo Pacini, laureato in Conservazione dei beni culturali, collabora come curatore indipendente con istituzioni ed enti pubblici e privati nell'organizzazione di mostre collettive e personali, in Italia e all'estero. Specializzato in Conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale, ha pubblicato volumi sulla catalogazione del patrimonio industriale e curato cataloghi d'arte con importati case editrici Luciano Bolzoni, architetto milanese, ricercatore e critico di architettura, curatore di mostre d'arte e scrittore, è responsabile delle attività culturali, artistiche e musicali di SEA - Aeroporti di Milano all'interno dei quali dal 2012 sono state allestite mostre dedicate ad artisti contemporanei.
25,00

Conrad Marca-Relli. Il maestro irascibile

Conrad Marca-Relli. Il maestro irascibile

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 140

Un omaggio all'artista italoamericano, figura cardine dell'espressionismo astratto Amico di Jackson Pollock, Franz Kline, Afro, Alberto Burri e Giuseppe Capogrossi, fondatore dell'Eight Street Club e promotore di Ninth Street Show, una delle mostre più importanti dell'arte newyorchese degli anni Cinquanta, ma soprattutto artista a cavallo tra Europa e America, Conrad Marca-Relli (Boston, 1913 - Parma, 2000) è stato una figura cardine dell'Espressionismo astratto americano. p>Pubblicata in collaborazione con l'Archivio Marca-Relli, depositato presso la galleria Niccoli a Parma, la monografia ripercorre le tappe fondamentali della carriera dell'artista italoamericano, documentando il forte impatto della figura e dell'opera di Marca-Relli sulla scena americana e internazionale. Dagli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale Conrad Marca-Relli (Boston, 1913 - Parma, 2000) è stato, infatti, tra i protagonisti della scena artistica newyorkese aderendo prima al Downton Group e poi fondando, nel 1949, l'Eight Street Club con Mark Rothko, Fran Kline e William de Kooning. Amico di Jackson Pollock e Lee Krasner, docente a Yale e alla Berkeley, nel 1967 il Whitney Museum gli dedica una personale. Instancabile viaggiatore tra gli Stati Uniti e l'Europa, nel 1997 si traferisce a Parma, città scelta per la collaborazione che lo legava alla Galleria d'Arte Niccoli, con la quale, nello stesso anno, fonda l'Archivio Marca-Relli, che da allora collabora a tutte le mostre dedicate all'artista, tra cui l'ampia retrospettiva organizzata a Milano, negli spazi della Rotonda di via Besana, nel 2008. Opere di Marca-Relli sono presenti nelle collezioni, tra le altre, del Guggenheim di Bilbao, di The Art Institute, MET, MoMA, Whitney Museum of American Art a New York; del MoMA di San Francisco, Museum of Modern Art di San Francisco, della Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia e della National Gallery of Art, Smithsonian American Art Museum di Washington D.C.
35,00

Yokai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi

Yokai. Le antiche stampe dei mostri giapponesi

Paolo Linetti

Libro: Libro rilegato

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 208

Un viaggio fantastico con storie che miscelano mito, brivido e mistero attraverso duecento opere dei più spaventosi artisti giapponesi del XVIII e XIX secolo Sul sangue di quarantamila teste di nemici mozzate si fondò la lunga Pax Tokugawa. Il 1600 segnò infatti la fine del periodo di guerre che vide la disfatta delle truppe avverse al generale Ieyasu Tokugawa. L'assenza di guerre, allontanando i ricordi e gli orrori dei massacri del passato, favorì lo sviluppo di racconti epici che davano vita ad atmosfere cupe e terrificanti, come quella del gioco delle cento candele, una prova di coraggio in cui un manipolo di guerrieri si ritrova in una notte estiva a raccontarsi storie di paura popolate da mostri appartenenti alla tradizione nazionale. Così le Jorogumo, avvenenti donne che rivelano alle vittime la loro reale natura di enormi ragni; i Tanuki, simpatici tassi trasformisti; i Bakeneko, gatti mostruosi; i Kappa, esseri acquatici che importunano le natanti; le Ningyo, sirene la cui carne profumatissima può donare agli uomini nuova giovinezza o una morte atroce. Il rituale macabro delle cento candele è la grande idea alla base di questo originale progetto che presenta duecento opere del XVIII e XIX secolo, tra stampe, rari libri antichi, abiti, armi, spade, un'armatura samurai, oltre a settantasette preziosi netsuke, piccole sculture in avorio, della collezione privata Bertocchi e a un rotolo a scorrimento lungo dieci metri che racconta la vicenda di Shutendoji, una creatura mitologica (Oni) a capo di un esercito di mostri che infestava il monte Oe nei pressi di Kyoto. Pubblicato in occasione dell'esposizione allestita alla Villa Reale di Monza, il volume si presenta come un vero e proprio viaggio alla scoperta dell'immaginario giapponese e spazia dai famosi quaderni manga di Hokusai (affiancati da altri suoi capolavori) alle opere di Loputyn, l'illustratrice contemporanea molto nota agli hotaku appassionati di manga.
45,00

Isgrò. Dante Caravaggio e la Sicilia

Isgrò. Dante Caravaggio e la Sicilia

Marco Bazzini, Bruno Corà

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2022

pagine: 120

Il dialogo artistico tra Isgrò, Dante e Caravaggio Realizzato in collaborazione con l'Archivio Emilio Isgrò, il volume presenta una selezione di opere a tema dantesco provenienti da collezioni pubbliche e private che, dal 1966 ai lavori più recenti, raccontano sinteticamente il multiforme e profondo rapporto che Emilio Isgrò ha avuto con la cancellatura, che recentemente si è concentrata sulla Vita Nova e sul De vulgari eloquentia di Dante "cancellate" (2021) dall'artista nativo dell'isola. Emilio Isgrò "cancella" per coltivare la memoria. Sembra quasi un ossimoro, ma le cancellature di Emilio Isgrò non sono volte a mettere in evidenza l'immagine di un'opera, ma solo a valorizzare un'opera nei suoi significati più profondi, ovvero in quei significati che sono fondamentali per tradurre l'opera da inanimata rappresentazione di un quid, fino a quel momento inespresso dell'autore, in un oggetto muto, in attesa di entrare in relazione con un Altro dall'autore. Questo volume va ad accrescere e puntualizzare ulteriormente lo sguardo, la lettura poetica e la riflessione critica pluridecennale, rivolta da questo Maestro contemporaneo alle maggiori opere del Sommo Poeta di cui lo scorso anno si sono celebrati i 700 anni dalla morte. Prima di quest'opera, fornitaci ora da Isgrò in forma pittorico-plastica e resa tale mediante l'elaborazione della "cancellatura" del volume scelto tra le edizioni disponibili in libreria, il "libello", espressione altissima della concezione dantesca del sentimento dell'Amore, non era ancora stato oggetto delle diverse incursioni dell'artista siciliano sull'opera dantesca. Un capitolo dedicato al rapporto tra Isgrò e Caravaggio che ha "cancellato" la Natività, una scelta simbolicamente molto forte attraverso la quale dalla tragica assenza del capolavoro del Caravaggio può generarsi un nuovo intervento creativo, un'opera inedita, che pone le radici nel passato, ma che è interamente proiettata nella contingenza della nostra storia. Chiude il volume la sezione dedicata a Seme d'Arancia su pietra siciliana, l'opera di Emilio Isgrò di recente acquisita alla collezione di Fondazione Sicilia.
19,00

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