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Silvana: I Quaderni del Museo Bernareggi

Francesco Coghetti e la volta del duomo di Bergamo. Un artista per la città, 1833-1853

Francesco Coghetti e la volta del duomo di Bergamo. Un artista per la città, 1833-1853

Libro: Libro in brossura

editore: Silvana

anno edizione: 2022

pagine: 64

Il delicato restauro di cinque cartoni con i disegni preparatori che Francesco Coghetti realizza nel 1853 per dipingere la Gloria di sant'Alessandro nel catino della cupola del duomo di Bergamo è l'occasione per una riflessione sull'importante progetto pittorico che completò l'apparato decorativo della cattedrale orobica. I disegni, oggi di proprietà della parrocchia di San Filastro in Villongo, sono stati definitivamente collocati in una sala del restaurato palazzo Passi, proprio a Villongo. Il recupero dei disegni, promosso grazie alla generosità di offerenti anonimi e con il contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione Adriano Bernareggi, diviene occasione di racconto per i cantieri che videro il più celebre pittore bergamasco dell'Ottocento cimentarsi nella prima e nella seconda decorazione della cupola, collocate a distanza di poco più di un ventennio l'una dall'altra sopra la crociera del duomo. Il contributo prezioso delle restauratrici, protagoniste rispettivamente del restauro dei disegni e del ciclo pittorico poi realizzato, arricchisce l'articolata vicenda narrativa di questa vasta iconografia dei santi e dei patroni bergamaschi che ruota attorno alla Gloria del principale protettore cittadino.
18,00

I Santacroce. Una famiglia di pittori del rinascimento a Venezia

I Santacroce. Una famiglia di pittori del rinascimento a Venezia

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2017

pagine: 101

La località bergamasca Santa Croce ha dato il nome ad alcune prolifiche botteghe di pittori, attive a Venezia tra XV e XVII secolo. Francesco di Simone da Santacroce e Girolamo da Santacroce sono i due principali protagonisti di questa storia, allievi, rispettivamente, di Giovanni e Gentile Bellini. Le loro opere erano in larga parte destinate alle aree periferiche della Serenissima, dal territorio bergamasco, verso il confine occidentale, fino alla sponda orientale del mare Adriatico. Le testimonianze pittoriche dei Santacroce riflettono il momento d'oro del rinascimento veneziano. Con il passare del tempo i pittori ripiegano, sempre più nostalgicamente, verso i modelli di un remoto passato, sentito attuale da una committenza che sarà spazzata via dall'età della controriforma.
20,00

L'ancona dell'Immacolata in Sant'Agata nel Carmine

L'ancona dell'Immacolata in Sant'Agata nel Carmine

FACCHINETTI

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2015

pagine: 64

L'ancona lignea della chiesa di Sant'Agata nel Carmine a Bergamo è un manufatto rinascimentale centrato sul dibatto teologico dell'Immacolata Concezione. Il volume ne descrive la storia e l'iconografia attraverso una rigorosa documentazione storico-archivistica. Gli studi condotti in occasione del recente restauro hanno fatto emergere un'ipotesi di attribuzione a Jacopino Scipioni, uno dei principali protagonisti della scena artistica bergamasca tra XV e XVI secolo.
10,00

Carlo Ceresa (1609-1679). Itinerari bergamaschi

Carlo Ceresa (1609-1679). Itinerari bergamaschi

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2011

pagine: 148

"Carlo Ceresa, il quale andrebbe chiamato il Carlo del Brembana, se n'è restato, autonomo e tetragono, per tutta la vita, chiuso su in valle, con una ben precisa coscienza che là, e solo là, avrebbe potuto metter su la sua indimenticabile "banda" del paese". Le parole ispirate di Giovanni Testori chiariscono il forte radicamento territoriale del maggiore artista bergamasco del diciassettesimo secolo. Sopravvissuto all'ondata di peste del 1630, Ceresa inizia una prolifuca attività come pittore di pale d'altare, distinguendosi al contempo per le abilità di ritrattista. Il volume ripercorre la sua decennale produzione sacra, compresa tra la Pietà coi Santi Rocco, Pietro, Antonio da Padova e Sebastiano di Fuipiano al Brembo (1628) e l'Annunciazione e l'Angelo Custode tra i Santi Serafino e Giorgio di Ardesio (1674). Sono state selezionate venticinque località bergamasche che custodiscono sue opere, molte delle quali ancora oggi inserite nel loro contesto originario.
15,00

Caravaggio. Mecenati e pittori. Catalogo della mostra (Caravaggio, 25 settembre-12 dicembre 2010)

Caravaggio. Mecenati e pittori. Catalogo della mostra (Caravaggio, 25 settembre-12 dicembre 2010)

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2010

pagine: 158

Un processo celebratosi a Roma nella tarda estate del 1603 vede radunati quasi tutti i pittori attivi nella città. L'imputato è Caravaggio, chiamato in causa dal rivale Giovanni Baglione per aver composto versi ingiuriosi ai suoi danni. Gli interrogatori dei testi rappresentano una preziosa occasione per ascoltare il punto di vista degli artisti sulla pittura a Roma in quegli anni. Dalla voce di Caravaggio apprendiamo così quali sono gli amici, i nemici, chi sapeva dipingere e chi no. Tra gli imputati un giovane disegnatore, Ottavio Leoni detto il Padovanino, a distanza di qualche anno, ritrarrà tutti i presenti, così come i mecenati che, con il loro fiuto, seppero offrire occasioni ai pittori radunati in quell'aula. A "rimettere in lieve contatto" quei ritratti è già "sbozzato il romanzo storico della Roma mirabile che crebbe dai tempi del Caravaggio all'apparire del Bernini", come ebbe a dire Roberto Longhi, tra i primi ad accorgersi del talento di Caravaggio e del Padovanino. La mostra raccoglie dunque i protagonisti di quella stagione, ne ripropone i volti attraverso i disegni di Ottavio Leoni e i dipinti in cui gli artisti hanno rappresentato se stessi. Emergono dai secoli le fisionomie dei compagni di avventura del grande pittore lombardo, a narrare quella che fu la storia di una delle più grandi stagioni dell'arte di tutti i tempi.
20,00

Adriano Bernareggi e il Museo Diocesano di Bergamo. Antologia di scritti. Con un carteggio tra Adriano Bernareggi e Gio Ponti
15,00

Fermo Stella e Sperindio Cagnoli seguaci di Gaudenzio Ferrari. Una bottega d'arte nel Cinquecento padano. Catalogo della mostra (Bergamo, settembre-dicembre 2006)

Fermo Stella e Sperindio Cagnoli seguaci di Gaudenzio Ferrari. Una bottega d'arte nel Cinquecento padano. Catalogo della mostra (Bergamo, settembre-dicembre 2006)

Libro: Copertina morbida

editore: Silvana

anno edizione: 2006

pagine: 159

Fra le personalità formatesi nella bottega di Gaudenzio Ferrari, uno dei massimi esponenti dell'arte italiana del XVI secolo, emergono il novarese Sperindio Cagnoli e il caravaggino Fermo Stella, fedeli interpreti dello stile del maestro. Il volume, edito in occasione di una mostra ospitata al museo Bernareggi di Bergamo, intende far luce sul delicato problema attributivo che riguarda alcune tavole conservate nella chiesa bergamasca di Sant'Alessandro della Croce, in cui è stata riconosciuta la mano di Fermo Stella. Le tavole, affiancate ad alcuni pregiati lavori sia di Gaudenzio Ferrari che di Sperindio Cagnoli, consentono di indugiare sulle affinità e sulle differenze dei due pittori, anche rispetto alla lezione del maestro. Le schede delle opere, accompagnate da una biografia degli autori, sono introdotte da un saggio critico dedicato alla figura di Gaudenzio Ferrari e delle personalità che collaborarono nella sua bottega. Completa il volume un intervento sulla dispersione del patrimonio artistico bergamasco tra soppressioni religiose e leggi eversive.
18,00

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