In questa silloge dal versificare asciutto, quasi lapidario, la vita si snoda coi suoi tormenti e i suoi sogni acuminati, con il relazionarsi scabro e talvolta insidioso (“un’ombra mi chiede di seguirla”) agli altri, ad altro. È un percorso poetico intriso di abissi e di vertigine (sono termini che ricorrono spesso come metafora e come immagine reale, e frequenti sono pure i termini legati a un’idea di fatica, pianto, impeto, assenza, ma anche accettazione “Come viandanti, obbedienti alla vita…”, desolazione “Povera terra…sanguinante…” sfiducia “Cosa sei tu/se non la crudeltà…”) da cui emerge potente non la volontà di un vivere casuale, ma la tensione a una esistenza determinata e precisa (“Respiro un vivere/di libertà senza sogno/il nulla di un presente/.Quel filo sconosciuto da conquistare”) che si riassume in versi incisivi e potenti alla ricerca di qualcosa che appaghi (“Vorrei scrivere dell’amore”), ricami un sorriso nel forziere della vita o, ancora, apra luminosamente a un ricordo (“tu vivi oltre il mio passo ma ti agiti nel mio silenzio) o al bisogno prepotente di un senso.
Il filo da conquistare
| Titolo | Il filo da conquistare |
| Autore | Susy Gillo |
| Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
| Editore | Kanaga |
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| Pubblicazione | 12/2024 |
| ISBN | 9791280860590 |

