Il titolo stupisce: in una società aggressiva come la nostra, un elogio della dolcezza? E quale dolcezza poi? Quella che - dice l'autore - non è affatto una forma di debolezza, non è un aspetto del non poter fare, anche se rifiuta di essere uno dei volti del potere. Quella che possiede una sua forza, e ci fa vivere con pienezza tutte le facoltà di un'esistenza libera. La lettura di questo curioso libriccino è stimolante. Seguendo il gusto dell'autore per la divagazione e per l'anticonformismo, scopriamo come rendere più lieta la vita, come imparare a godere di istanti, sentimenti ed esperienze raffinati, e d'altro lato impariamo a riflettere sugli aspetti negativi e sgradevoli del nostro panorama sociale, per cercare di evitarli. Citando i testi più vari, e dando prova di un gusto marcato per la trasgressione, Audeguy invita a sottrarsi, senza fanatismi e senza contrapposizioni violente, al totalitarismo della società contemporanea, ai suoi imperativi futili, per recuperare autonomia e uno sguardo disincantato e lucido, ma attento alla dolcezza.
Piccolo elogio della dolcezza
| Titolo | Piccolo elogio della dolcezza |
| Autore | Stéphane Audeguy |
| Traduttore | D. Marin |
| Argomento | Poesia e studi letterari Saggistica |
| Collana | Le mongolfiere |
| Editore | Archinto |
| Formato |
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| Pagine | 130 |
| Pubblicazione | 03/2010 |
| ISBN | 9788877685438 |

