È noto che l’Antico Testamento contiene elementi di aspra critica nei confronti della cultura urbana sviluppatasi verso la fine del IV millennio in Mesopotamia e da lì esportata in Siria intorno alla metà del III millennio. In Siria-Palestina il modello di sviluppo urbano entrò presto in competizione con un modello alternativo, fondato sull’appartenenza tribale e sui legami gentilizi. La scoperta dei coevi archivi di Emar (odierna Meskene) dimostra che, pressappoco nel medesimo periodo, la stessa concorrenza fra i due modelli di sviluppo era presente nella Siria del Nord, allora sotto il dominio dell’impero ittita. Crisi economica e sociale, indebitamento e conseguente asservimento degli strati più fragili della popolazione, guerre, conflitti sociali e instabilità politica interna: tutti questi fattori fanno da cornice alle centinaia di transazioni e di atti registrati nei testi di Emar. Leggendo tra le righe di un formulario rigidamente codificato emerge la drammatica e lenta agonia di un’intera comunità, dai sovrani locali ai privati cittadini. Il vecchio mondo tramontava, nuove idee attecchivano.
Emar. La crisi delle antiche civiltà del Vicino Oriente nel racconto di una città
Titolo | Emar. La crisi delle antiche civiltà del Vicino Oriente nel racconto di una città |
Autore | Stefano Seminara |
Argomento | Scienze umane Storia |
Collana | Collana di Studi Mediterranei e Orientali, 2 |
Editore | Edizioni Espera |
Formato |
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Pagine | 152 |
Pubblicazione | 04/2024 |
ISBN | 9788899847692 |