Il libro è stato scritto dopo e soprattutto di fronte alla Guerra di Corea (1950-1953), quando il suo autore si è reso conto che i soldati statunitensi sapevano bene contro chi avevano combattuto (il comunismo), ma male per cosa erano stati pronti a morire o erano morti. Sul loro Paese nutrivano infatti opinioni posticce, spesso false, proprio come i suoi detrattori di oggi. Pubblicato nel 1957, il libro è un “manuale” che torna a spiegare i principì non negoziabili e le scelte prudenziali su cui si fonda il Paese più potente del mondo, offrendone un’immagine autenticamente conservatrice sulle sue fondamenta cristiane, sul suo carattere anti-laicista e anti-ideologico, sul patrimonio di libertà ordinata che lo anima, sul concetto di libertà economica, e sulle sue radici europee classiche e medioevali.
The American cause. Il manuale del buon conservatore
| Titolo | The American cause. Il manuale del buon conservatore |
| Autore | Russell Kirk |
| Curatore | Paolo Mazzeranghi |
| Introduzione | Gleaves Whitney |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
| Collana | Biblioteca di studi conservatori |
| Editore | D'Ettoris |
| Formato |
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| Pagine | 180 |
| Pubblicazione | 12/2021 |
| ISBN | 9788893280570 |

