In questo libro Randall Collins suggerisce come la sociologia debba distinguersi dal senso comune e dalle forme più superficiali e scontate di conoscenza, fornendo gli strumenti per comprendere il mondo in maniera più profonda. La sociologia deve assumere uno sguardo "non-ovvio", che consenta di capire e spiegare con profitto i principi fondamentali, gli aspetti spesso più nascosti che organizzano la società. L'autore parte dall'idea che la coesione sociale sia il frutto di processi "non-razionali", di tipo emotivo, che fondano i legami sociali tra le persone compattandole in gruppi differenti, uniti sulla base di sentimenti e ideali condivisi. La solidarietà è assicurata dal rituale sociale, un meccanismo esemplificato dalla religione, ma che agisce in ogni ambito della società cementando al loro interno i vari gruppi, i quali poi vivono spesso tra di loro relazioni conflittuali che danno corpo all'organizzazione e al mutamento sociale. Sulla scorta di questo impianto concettuale, Collins analizza e illumina alcuni temi sociologici fondamentali - il potere, il crimine, il sesso, l'amore, la famiglia individuando le strutture più profonde e paradossali che accompagnano i fatti sociali.
L'intelligenza sociologica
Titolo | L'intelligenza sociologica |
Autore | Randall Collins |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Sociologia e antropologia |
Collana | Manuali, 10 |
Editore | Ipermedium Libri |
Formato |
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Pagine | 148 |
Pubblicazione | 01/2008 |
ISBN | 9788886908801 |