Può un dio sparire senza lasciare traccia nella cultura e nel sentimento religioso di un popolo? Come interpretare la scomparsa di una figura religiosa il cui mito incentrato sull'esistenza di una vita eterna dopo la morte sembra anticipare il cristianesimo? A partire da queste domande, il volume di Radu Dragan riesamina le vicende legate al mito di Zalmoxis, sacerdote-legislatore-sciamano-dio dei Geti, di cui indaga le fonti classiche, principalmente greche, e discute le interpretazioni dei commentatori antichi e moderni, fino alla sua riscoperta da parte degli esoteristi rinascimentali, i primi dei quali nella Firenze dei Medici furono Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, fino alla sua diffusione negli ambienti esoterizzanti di lingua tedesca con Johannes Reuchlin e Agrippa di Nettesheim. Questa sorprendente rinascita, dopo secoli di oblio, farà della figura di Zalmoxis non soltanto uno dei grandi riformatori religiosi al fianco di Mosè e Zarathustra, ma anche un padre dell'alchimia, come testimoniano alcuni libri d'emblemi della prima metà del XVII secolo.
Il monte fiorito. Contributi a un'ermeneutica dell'immaginario
| Titolo | Il monte fiorito. Contributi a un'ermeneutica dell'immaginario |
| Autore | Radu Dragan |
| Traduttore | Paola Polito |
| Argomento | Scienze umane Religione e fede |
| Collana | Lo specchio di Dioniso, 16 |
| Editore | Agorà & Co. (Lugano) |
| Formato |
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| Pagine | 308 |
| Pubblicazione | 10/2019 |
| ISBN | 9788889526453 |

